LA BANDIERA ROSSA
La bandiera
rossa è un emblema socialista e comunista, associato in particolare alla
sinistra rivoluzionaria e alle tradizioni socialdemocratiche e sindacali.
Nell'immaginario
collettivo, la bandiera rossa è generalmente associata al movimento comunista
che ne ha maggiormente enfatizzato l'utilizzo pubblico e l'aspetto simbolico.
Fin
dall'età romana e passando per il medioevo la bandiera rossa fu sempre
associata al colore del sangue e quindi l'uso di tale colore voleva intimorire
il nemico e simboleggiava nessuna pietà per lo stesso. Questo significato restò
in uso fino al XVII secolo, quando la bandiera
venne adottata anche dai pirati. Le navi pirata issavano inizialmente la Jolly
Roger[1]
per intimidire i nemici. Se le loro vittime sceglievano di combattere invece
che subire l'abbordaggio, i pirati issavano la bandiera rossa per indicare che
una volta catturata la nave nessuno sarebbe stato risparmiato.
Successivamente
venne a simboleggiare un messaggio meno sanguinario, e indicava semplicemente
la disponibilità a battersi. Sempre nel XVII
secolo la bandiera rossa divenne nota come "bandiera di sfida".
Veniva issata sulle città e i castelli sotto assedio, per indicare che non ci
sarebbe stata resa.
Ma è nella
Rivoluzione francese che si trovano le sue vere origini, anche se inizialmente
la bandiera rossa mantenne ancora il significato prevalentemente tecnico: con
la legge del 20 ottobre 1789 l'Assemblea Nazionale Costituente l'adottò per
comunicare la proclamazione della legge marziale, per ingiungere ai
raggruppamenti popolari di dover disperdersi quando l'ordine sociale era
giudicato minacciato. Il 17 luglio del 1791 il generale Lafayette, comandante
della guardia nazionale francese, issò una bandiera rossa su Campo di Marte, a
Parigi, per indicare che era stata imposta la legge marziale e per invitare i
manifestanti ad allontanarsi. Molti non obbedirono e vennero uccisi. I
giacobini manifestarono allora contro la strage sventolando una bandiera rossa
in onore del «sangue dei martiri» che erano stati uccisi.
Nel 1797,
quando i marinai della Royal Navy (la marina navale della Gran Bretagna) si
ammutinarono sul Nore alla foce del Tamigi, issarono la bandiera rossa su
diverse delle loro navi[2].
L’uso della
bandiera rossa nelle rivolte si rafforzò nel 1831 (assumendo il significato
politico che tutt’oggi conosciamo) durante le proteste a Merthyr Tydfil, in
Galles, quando ci furono duri scontri tra minatori armati e la polizia pagata
dai proprietari delle miniere. Durante gli scontri morirono sia manifestanti
che poliziotti. I minatori in sciopero sventolarono due bandiere rosse, alcuni
raccontarono che si trattava delle camicie insanguinate dei loro compagni
uccisi. Nelle settimane successive, in segno di solidarietà, migliaia di operai
del Regno Unito marciarono sfilando sotto le bandiere rosse, inoltre, quando la
notizia dell'eccidio si sparse il simbolo fu prima adottato dai lavoratori
germanici e poi utilizzata in Francia dagli oppositori repubblicani alla Monarchia
di Luglio.
Socialisti e
repubblicani radicali nella rivoluzione
francese del 1848 adottarono la bandiera rossa come simbolo della loro
causa, mentre i sostenitori della più moderata Seconda
Repubblica francese, che era stata fondata durante la prima fase della
rivoluzione, si riunirono attorno al tricolore.
Le
rivoluzioni del 1848 rafforzarono l’associazione tra rosso e rivoluzionari: le
bandiere rosse vennero sventolate, oltre che durante le proteste in Francia,
anche in Germania, Danimarca, Italia, Austria e Polonia. Sotto di esse
marciavano i rivoluzionari, i democratici, i repubblicani, i marxisti e gli
anarchici (questi ultimi ancora non avevano adottato la bandiera nera – vedasi
capitolo su Louise
Michel).
La bandiera
rossa venne in seguito adottata dalla Comune di
Parigi nel 1871 che ne fece il suo simbolo e divenne «la bandiera della
repubblica universale»
Dopo la
Rivoluzione d'ottobre, la bandiera rossa con la falce e martello venne adottata
come bandiera ufficiale del nuovo governo sovietico, e venne usata dai
movimenti comunisti internazionali. Di conseguenza, diversi giornali comunisti
e socialisti hanno usato come nome La bandiera rossa (forse il più
famoso è Die rote Fahne, il giornale della Lega Spartachista e
successivamente del Partito Comunista Tedesco).
Una delle
immagini più famose della bandiera, la ritrae mentre viene issata sul tetto del
Reichstag da soldati dell'Armata Rossa, alla fine della battaglia di Berlino
durante la seconda guerra mondiale.
[1] Il Jolly Roger è la bandiera
tradizionale dei pirati americani ed europei, raffigurata oggigiorno come due
tibie incrociate sovrastate da un cranio bianco su sfondo nero. Il simbolo del
teschio con le ossa incrociate.
[2] Nel 1797 nella Royal Navy ci furono due grandi ammutinamenti: quello dello Spithead e quello del Nore. Furono i primi focolai di un
significativo aumento della radicalità marittima nel mondo atlantico . Nonostante la loro vicinanza temporale (dal 16
aprile al 15 maggio 1797 il primo, 12 maggio 1797 il secondo), gli
ammutinamenti differivano nel carattere: mentre l'ammutinamento Spithead era
essenzialmente uno sciopero , articolando
lamentele economiche, l'ammutinamento del Nore (un ancoraggio nel Tamigi) è stato più radicale, articolando pure
ideali politici.