ÉDOUARD ANDIGNOUX
Édouard Andignoux è nato il 20 gennaio 1844 a Tolosa[1];
inizialmente sarto ed in seguito commerciante di vino; membro del Comitato
Centrale della Guardia Nazionale; segretario, nel 1870, della sezione Internazionale
del quartiere
Père-Lachaise.
Andignoux (a volte scritto Endignoux o, per errore,
Audignoux), il cui ultimo domicilio noto a Parigi prima del 1871 era in rue de
l'Église numero 13 (alcuni testi riportano
numero 79) nel 15°
arrondissement, era stato condannato a Parigi, il 15 giugno 1870, a 16 franchi
per insulti contro agenti.
Delegato dell'82° battaglione durante la guerra,
fu eletto membro del Comitato della Legione all'inizio del marzo 1871, quindi,
il 15 marzo, membro del Comitato
Centrale della Guardia Nazionale (15°
arrondissement,). Fu licenziato il 21
aprile per aver stampato, con i soldi ricevuti dal municipio del suo quartiere
per le
elezioni alla Comune, dei bollettini a suo nome. Aveva ottenuto 1606 voti
su 6467 elettori (Journal
Officiel de laCommune, 31 marzo).
Sembra che abbia lasciato Parigi due settimane dopo.
Il 17°
Consiglio di Guerra gli inflisse, in contumacia, il 13 settembre 1872, la
pena di deportazione in un carcere fortificato.
Rifugiato a Ginevra, dove arrivò il 24 agosto 1871,
visse sotto il nome di Franck e fu membro del Comitato per la propaganda
rivoluzionaria. Con Dumartheray,
Ostyn
e Perrare,
rappresentò la sezione ginevrina L'Avenir al 6° congresso dell'Internazionale
Anti-autoritaria a Ginevra, il 1-6 settembre 1873, e fu membro della commissione
sullo sciopero generale.
Viveva nella miseria, con la tubercolosi come sua
moglie, una ex cantante con la quale ebbe due fugli. Andignoux fu escluso dall'amnistia
parziale del 1879. Secondo una lettera di Brocher[2]
a Max Nettlau[3], Andignoux tornò in
Francia e rimase con Arthur
Arnould a Parigi, dove morì il 2 dicembre 1883
[1] Capoluogo
della regione Occitania, dipartimento dell'Alta Garonna.
[2] Gustave Brocher (Delle, Alto Reno, poi
Territorio di Belfort, 30 giugno 1850 - a Losanna5 ottobre 1931) era un anarchico,
libero pensatore, libraio e insegnante a Losanna e Fiume.
[3] Max
Nettalau (Neuwaldeg, Austria, 30 aprile 1865 - Amsterdam, 23 luglio 1944)
è stato un anarchico e un importantissimo storico dell'anarchismo e dei
movimenti sociali in genere.