JEAN
BORDE
Jean, Frédéric Borde è nato il
5 gennaio 1837 a Nîmes[1] e faceva
l’imbianchino a Marsiglia.
Sua moglie, una sarta, viveva
a Nîmes. Jean Borde era membro della sezione marsigliese dell'AssociazioneInternazionale dei Lavoratori e fu delegato con Arier[2], nel febbraio e
marzo 1870, della corporazione dei pittori. Perseguitato, nel maggio 1870, a
causa di questa appartenenza all’Internazionale,
ha beneficiato, il 15 settembre, di un ordine di non luogo a procedere. A
settembre gli fu anche concessa un'amnistia per una condanna detentiva di otto
mesi avuta il 28 agosto 1870 a Marsiglia
per aver provocato un raduno notturno. Viveva quindi, in rue Chateaubriand 1,
ad Endoume[3].
Brigadiere di una compagnia di
artiglieria della Guardia Nazionale
di Marsiglia durante la guerra contro la Prussia, Jean Borde partecipò anche all'azionerivoluzionaria dell’8 agosto 1870, dove prese parte all'occupazione
del municipio e all'organizzazione della Comunerivoluzionaria di breve durata guidata da Gaston Crémieux.
Il 23 marzo 1871, quando
scoppiò il secondo movimentoinsurrezionale, Jean Borde si schierò immediatamente con gli insorti
e prese parte all'invasione della prefettura. Il 3 aprile, a capo di una
dozzina di uomini, trascorse la notte alla stazione ferroviaria. Fu arrestato
lì il 4 e fu condannato il 25 luglio 1871 a dieci anni di reclusione. Internato
a Thouars[4] nel 1877, ottenne la grazia
15 gennaio 1879.