mercoledì 6 maggio 2020

02-14-ALD01 - Pierre ALDENHOFF

PIERRE JOSEPH ALDENHOFFE


Pierre, Joseph Aldenhoffe è nato il 20 agosto 1825 a Gand (Belgio); morì il 6 aprile 1881 a Parigi (18° arrondissement); operaio; capitano del 152° battaglione della Guardia Nazionale durante la Comune di Parigi, condannato a morte per complicità nell'assassinio del generale Clément Thomas il 18 marzo 1871, deportato in Nuova Caledonia.
Viveva a Parigi in boulevard de la Chapelle, 11, nel decimo arrondissement; sposato, padre di diversi figli; Pierre Aldenhoffe fu soprannominato «Padre Assenzio». Ufficiale senza commissione nella legione straniera durante il Secondo Impero, fu congedato in seguito a ferite e decorato.
Capitano della Guardia Nazionale, fu lui che, il 18 marzo 1871, condusse il generale Clément Thomas in rue des Rosiers dopo averlo arrestato. Ha riconosciuto il fatto durante il processo fattogli dal 6° Consiglio di Guerra che lo condannò a morte il 18 novembre 1871, per omicidio o aiuto e favoreggiamento dell'assassinio, sentenza commutata il 21 febbraio 1872, in venti anni di lavori forzati; le sue note di buona condotta fecero trasformare la sentenza, il 4 giugno 1879 in dieci anni di esilio. Venne amnistiato l'8 maggio 1880. 
Il caso di Aldenhoffe è curioso perché in realtà era un ex agente provocatorio impiegato dalla polizia politica di Napoleone III, e probabilmente anche dal governo del 4 settembre. È questo il motivo della pena ridotta che ha ricevuto? A ciò si deve aggiungere il persistente enigma che costituisce per gli storici la presenza, durante le la giornata del 18 marzo 1871, di un ufficiale in uniforme della Marina francese, che, apparso in un momento cruciale, spinse i federati a impegnarsi l'irreparabile, poi scomparso.




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