JEAN-MARIE VERNEAU
Jean-Marie Verneau (o Vernaud)
viveva a Le
Creusot e faceva l’operaio. Partecipò a tutte le manifestazioni degli operai
della sua città, quelle del «partito dello sciopero» come lo chiamava il Journal
de Saône-et-Loire, e fu licenziato dalle officine dopo lo sciopero di
gennaio-marzo 1870. Poi andò a Lione con una
raccomandazione di Benoît
Malon da Albert
Richard. Fu arrestato e condannato dalla corte correttiva di Autun[1]
a sei mesi di prigione e cento franchi di ammenda per dimostrazione e urla di
seduziose pronunciate l'8 agosto 1870. Gli altri manifestanti arrestati in quell’occasione
furono: Gaffiot,
Lachaise[2],
Protot,
Victor e Supplissy.
Verneau era un membro della
sezione creusotina dell'A.I.T..
Era uno dei membri della Comune,
proclamato il 26 marzo 1871 a Le Creusot.
[1] Nel
dipartimento della Saona e Loira nella regione della Borgogna-Franca Contea.
[2] Lachaise, coinvolto
nelle manifestazioni operaie a Le
Creusot in
favore della liberazione di Rochefort, l'8 agosto 1870.
Fu arrestato e condannato dal tribunale correttivo di Autun (Saône-et-Loire) a
sei mesi di prigione e ad una multa di cento franchi. per grida sediziose e
violazione della legge sulle assemblee.