LOUIS AUDOUARD
Louis, Jean Audouard, nato il
17 settembre 1823 a Lione-Vaise[1], faceva il sarto;
era un repubblicano, membro dell'A.I.T.
e della Comune
di Lione.
Oppositore del Secondo
Impero, Louis Audouard fu condannato il 18 aprile 1853 dal tribunale penale
di Lione a sei mesi di carcere e 100 franchi di ammenda, per esposizione di
emblema politico sovversivo.
Nel 1867 Audouard fu uno dei
promotori della nascente sezione dell’Internazionale.
Il 4
settembre 1870, fu membro del comitato di sicurezza generale installato
nell’Hôtel de Ville di Lione. In tale
veste, firmò un manifesto di accoglienza per l'arrivo del generale Cluseret
in città e chiedeva l'arresto degli alti funzionari del regime bonapartista
estromesso.
Abitava a Lione in rue
Imbert-Colomès, 14. Partecipò attivamente agli incontri che precedettero il tentativo
comunardo del 30 aprile 1871 e faceva parte della Comune provvisoria
che si trasferì quel giorno nel municipio del Faubourg de La Guillotière. Il
giorno successivo, l'insurrezione fu sconfitta.
Il consiglio
di guerra di Lione lo condannò in contumacia alla deportazione in un
recinto fortificato, il 13 dicembre 1871. Tracce del suo passaggio furono
trovate a Parigi, ma fu in grado di rifugiarsi in Svizzera, grazie a dei
complici tra i dipendenti delle ferrovie. Il 1° aprile 1872, tornato
segretamente a Lione, fu
arrestato a place Bellecour. Stava portando una lettera del delegato della Comune di
Parigi a Lione, Gaston
Caulet du Tayac.
Lo riprocessarono il venerdì 2
agosto 1872 e questa volta il consiglio di guerra lo assolse con 5 voti
favorevoli e 2 contrari. Verso la fine dello stesso anno, entrò a far parte
dell'Internazionale,
alla Sezione de La Guillotière, ricostituita da Dubois[2],
e ha collaborato con la sezione de La Croix-Rousse guidata da Boriasse.
Il 15 agosto 1873, al Congresso regionale di Lione, contro il suo consiglio,
adottò il principio di autonomia di gruppo raccomandato da Gillet[3].
Fu successivamente arrestato e
condannato il 25 aprile 1874, dal tribunale penale di Lione, ad un anno di
carcere, un'ammenda di 50 franchi e alla privazione di cinque anni dei diritti
civili, con l'accusa di aver tentato di ricostituire l'Internazionale
(il cosiddetto caso della cospirazione di Lione[4]).
Nel 1880 Audouard, che allora
viveva nel distretto di Brotteaux, guidò un gruppo socialista, il gruppo
«Égalité». Per questo motivo venne delegato il 10 luglio 1880 al Théâtre de la
Croix-Rousse per il congresso regionale della Federazione dei lavoratori
socialisti, alla cui preparazione aveva lavorato nel comitato organizzatore
come delegato dei sarti.
Non sembra che successivamente
abbia avuto, senza dubbio a causa della sua età, un ruolo politico importante.
Nel 1884 fu direttore del Branle-Bas (numeri 1 e 2), un foglio
blanquista[5].
[1] Vaise è un distretto
di Lione, situato sulle rive della Saona, ai piedi dell'altopiano della
Duchère, a nord-ovest della città.
[2] Pierre Dubois: nato
a Chalon-sur-Saône (Saône-et-Loire) il 1 novembre 1845; residente a Lione, rue
Villeroi, 5; falegname; attivista dell’A.I.T.;
socialista.
[3] Pierre Gillet, nato
a Saint-Étienne (Loire) il 10 marzo 1850; residente in rue du Jeu-de-l´Arc, 9,
a Saint-Étienne;
lavoratore affilatore; organizzatore dell'Internazionale
nel quartiere della rue di Lyon.
[4] Dopo
il sanguinoso episodio della Comune, il
legislatore francese desidera difendersi da qualsiasi organizzazione operaia.
Fu così votato il 14 marzo 1872, su proposta di Thiers,
la legge di Dufaure che criminalizzava l'adesione all'AssociazioneInternazionale dei Lavoratori, anche se non ha svolto alcun ruolo nello
scatenare gli incidenti sia in altre città che a Parigi. Ma la tendenza a
vedere l'Internazionale
all'origine di tutti o quasi i disordini dei lavoratori non era nuova. Inoltre,
l'occupazione del territorio francese da parte delle truppe dell'imperatore
Guglielmo, che durò fino al 16 settembre 1873, e la circolazione dei
viaggiatori germanici alimentarono il mito del complotto ordito contro la
Francia. La conseguenza fu che la legge Dufaure considerava l’A.I.T.
come Stato distinto, i cui membri dovevano quindi scegliere tra quello Stato
senza territorio e il loro Stato di residenza. Il movimento internazionalista
lionese si trovava tuttavia in una situazione difficile ancor prima che il
legislatore si armasse di questa nuova disposizione. L'anno 1872 segnò tuttavia
un rinnovo. Con l'inaugurazione dell'Esposizione universale a Lione, il 7
luglio 1872, gli internazionalisti pensavano che il pretesto sarebbe stato
utile per incontrarsi e organizzarsi di nuovo. E infatti, sono state
ricostituite sezioni a Oullins, a La Croix-Rousse sotto l'impeto di Henri
Boriasse, a La Guillotière grazie a Pierre Dubois[2], ma anche a Saint
Just, Saint
Etienne, Tarare, Grenoble, Villefranche e Roanne. Questi sforzi per
ricostituire l'Internazionale hanno spinto rapidamente la reazione delle
autorità. Due grandi processi collettivi hanno smembrato le sezioni
riorganizzate. Innanzitutto, nel marzo 1873, un primo processo segnò la fine
dell'attività della sezione Oullins, e poi il processo dell'aprile 1874, che fu
la grande e famosa vicenda della cospirazione di Lione a
completare l'uccisione. del movimento operaio internazionalista.
[5] Il blanquismo fu un movimento dottrinale e attivista a
favore, in primo luogo, della Repubblica e, una volta raggiunta, del comunismo
in Francia, che era in vigore durante il
diciannovesimo secolo, penetrò fino in fondo in modo dominante ed eccitante tra
intellettuali e studenti, e fu anche caratterizzato da una forte disciplina
rivoluzionaria combattiva. Deve il suo nome allo
scrittore, politico e leader di questa fazione, il francese Louis
Auguste Blanqui.