sabato 29 agosto 2020

03-05-01 - Balthazard PLACET

 BALTHAZARD PLACET

 

 

Balthazard Placet nato a Lione il 5 luglio 1840, residente lì in rue Masséna, 58 (o 68), possedeva un laboratorio di incisione dove lavoravano tre operai. Attivista dell’Internazionale partecipò alla Comune di Lione.

Dopo la scomparsa della maggior parte delle sezioni lionnesi dell’Internazionale, nel 1868, Placet fece parte della Commissione di iniziativa responsabile della riorganizzazione dell’Internazionale a Lione e, il 25 gennaio 1870, fu nominato con Gaspard Blanc, Guillaume Chol, Louis Palix e Albert Richard ad occuparsi della redazione e della corrispondenza. Il 27 febbraio 1870 intervenne ad un importante incontro dell'A.I.T. a Lione, nella sala delle Folies-Lyonnaises. Il 13 marzo, è stato nominato membro della Commissione federale di quindici attivisti che sono succeduti alla Commissione d’iniziativa. Si prevedeva che questa commissione federale fosse rinnovata annualmente in assemblea generale; due delegati per corporazione aderente dovevano essere aggiunti ai quindici membri eletti.

Arrestato in aprile, a causa della sua appartenenza all’Internazionale, ha beneficiato dell'amnistia al momento della proclamazione della Repubblica.

Come delegato della corporazione degli incisori aderente all’Internazionale firmò, il 5 luglio 1870, una protesta contro il divieto di un incontro dall'A.I.T. programmato a Lione.

Con Charles Beauvoir, François Charvet, Guillaume Chol e Louis Palix, membri come lui dell’Internazionale, Placet faceva parte del Comitato di salvezza pubblica composto anche da repubblicani di altre tendenze che si stabilirono all'Hôtel de Ville di Lione il 4 settembre e fu sostituito il 15 da un consiglio comunale eletto di tendenze moderate. Membro del Comitato centrale per la salvezza della Francia, la cui creazione è stata decisa il 17 settembre, è stato, il 25, uno dei firmatari del manifesto rosso, emanato da questo Comitato, che ha proposto nel suo articolo 1 l'abolizione della «macchina amministrativa e governativa dello Stato» e, nei suoi articoli 5 e seguenti, l'istituzione di comitati rivoluzionari «che eserciteranno tutti i poteri sotto il controllo immediato del popolo».

Placet morì tra settembre 1870 e giugno 1871. Al momento della sua morte, la polizia ha riferito quanto segue: «taglia sotto la media, corporatura piccola, capelli neri, carnagione colorata, viso pieno, piccoli baffi castani».