GASPARD
BLANC
Gaspard, Antoine Blanc è nato
il 18 gennaio
Blanc apparteneva ad una
famiglia di ricchi canut
che possedevano la loro casa. Ha studiato alla scuola Martinière, ed in seguito
nella scuola Ponts et Chaussées.
Dopo la scomparsa della
maggior parte delle sezioni dell'Internazionale,
nel 1868, Blanc apparteneva alla Commissione di iniziativa incaricata della
riorganizzazione dell'Internazionale
a Lione e, il 25 gennaio 1870, fu designato, con Chol,
Palix,
Placet
e Richard, per occuparsi della scrittura e della corrispondenza. Tutti i membri
del Comitato d’iniziativa erano revocabili e rieleggibili, ma Gaspard Blanc,
nonché Bourseau[2],
Chol, Martin Louis[3] e Albert
Richard furono dichiarati inamovibili «fino ad una decisione speciale e
imprevista della sezione».
Il 13 marzo, è stato nominato
membro della Commissione federale composta da quindici militanti che sono
succeduti alla Commissione d’iniziativa. Si prevedeva che questa commissione
federale fosse rinnovata annualmente tramite un’assemblea generale; due
delegati per corporazione aderente dovevano essere aggiunti ai quindici membri
eletti.
A causa della sua appartenenza
all'Internazionale,
fu arrestato il 30 aprile 1870 e licenziato il 30 luglio 1870, dal suo impiego
presso Ponts et Chaussées; ha beneficiato dell'amnistia al momento della proclamazione
della Repubblica.
Collaboratore de La
Solidarité (aprile 1870-maggio 1871), andò a Ginevra ad agosto con sua
moglie, quindi rimase un mese a Neuchâtel; James
Guillaume, che allora lo conosceva, ne L'Internazionale
ha lasciato il seguente ritratto:
«Ancora molto giovane
(ventisei anni), molto piccolo, con i capelli lunghi sulla fronte, che lo
faceva sembrare un artista, aveva un'energia che Richard
non aveva; non era privo di intelligenza e ha scritto parecchio».
Membro del Comitato Centrale
di Salvezza della Francia la cui creazione è stata decisa il 17 settembre, è
stato uno dei firmatari del manifesto rosso, emanazione di questo Comitato, che
ha proposto nel suo articolo
Dopo il fallimento del
movimento insurrezionale del 28 settembre, prese parte alla proclamazione della
Comune di Lione
il 23 marzo 1871 e fece parte, con Garel,
Parraton,
Perret
e Tissot,
del Comitato Provvisorio di undici membri che si sedettero all’Hôtel de Ville.
Il 25 marzo, interrotto il movimento, fu, con Parraton,
uno degli ultimi a lasciare il posto, poi si nascose a Lione. Un mese dopo,
scoppiò una nuova rivolta (30 aprile-1 maggio). Il 30, Gaspard Blanc faceva
parte della Comune
provvisoria di La Guillotière[4]
composto da nove delegati di gruppi rivoluzionari (Louis-Jean
Audouard, Adam
Bergeron, Gaspard Blanc, François
Bourret, Joseph
Brugnot, Joseph Péléa,
Rivoire,
Louis
Joseph Tacussel, Velay)
che si stabilirono nel municipio del faubourg. Il giorno dopo, verso
mezzogiorno, l'insurrezione fu sconfitta. Tuttavia, ricominciò immediatamente
da Croix-Rousse e Blanc faceva ancora parte del Comitato Esecutivo di cinque
membri: Gaspard Blanc, Jean
Drevet, Louis
Guittat, Modeste-Antoine
Pochon, Louis
Raymond che tentò invano di organizzare la resistenza. La rivolta fu
interrotta lo stesso giorno e Gaspard Blanc andò in esilio.
Il 1° Consiglio di Guerra lo
condannò, in contumacia, il 13 agosto 1871, alla deportazione in un recinto
fortificato. Dovette aspettare fino al 30 maggio 1880 per beneficiare della remissione
della sua condanna.
All'inizio del loro esilio,
lui e Albert
Richard avevano «l'idea più folle e mostruosa, la più stupida e
la più malvagia (James
Guillaume, L'Internazionale)»,
quella di offrire i loro servizi a Napoleone
III,
installato a Chislehurst (Inghilterra), e di offrire di riportarlo in Francia
come imperatore degli operai e dei contadini. Dopo una visita al sovrano
deposto che diede loro dei soldi per pubblicare un opuscolo, andarono a
Bruxelles dove stamparono L’Empire et la France nouvelle. Appel du peuple et de la jeunesse à la conscience
française, janvier 1872 (l'Impero e la Nuova
Francia. Appello del popolo e dei giovani alla coscienza francese, gennaio
1872).
Marx non esitò a denunciarli, «agenti
bonapartisti pagati». Furono anche rinnegati dai loro ex compagni e il
Bollettino della Federazione
Giurassiana, n°
1, 15 febbraio 1872, li denunciò in un articolo intitolato «Deux traîtres (Due
traditori)», il cui testo originale e tradotto è qui sotto riportato.
Blanc sembra aver abitato a
Ginevra, dove risiedeva ancora nel
|
BULLETIN DE LA
FÉDÉRATION JURASSIENNE N°1
(15 FÉVRIER 1872)
Deux traîtres |
Deux
internationaux lyonnais, Albert Richard et Gaspard Blanc viennent de passer
au service de Bonaparte. Ils ont cru devoir annoncer au monde ce bel exploit
par une brochure intitulée : l’Empire et la France nouvelle, où
ils développent la théorie du socialisme impérial. Un de nos
amis écrit à ce sujet: «Je viens
d’apprendre la trahison de Robert Macaire-Richard et de son Bertrand Gaspard
Blanc. Ce sont des canailles de la plus vile espèce. Je vous l’avais déjà
dit, à peu près en ces termes, en septembre 1870, à Lyon, à propos de
Richard. Mais tout ce que nous avons appris depuis dépasse l’imagination.
Quel ignoble vilain, et en même temps, quel sot! Il croit s’ouvrir une
nouvelle carrière, et il pourrira dans la boue, dans les bas fonds des
antichambres bonapartistes. Il n’a pas même assez de sens pratique pour
devenir un coquin. Si quelque chose me console, c’est que je lui avait prédit
et cela, à la veille du Congrès de Lyon, en 1870, …. … Si notre
ami C… connaissait leur résidence
actuelle, cela lui donnerait peut-être l’envie de faire un petit voyage pour
leur donner une légère leçon de gymnastique. Oh! les canailles! Oh les lâches
gredins! Il n’y à pas de doute pour moi qu’ils se sont vendus à quelque valet
d’un valet d’un valet de Bonaparte, pour deux ou trois mille francs. Ils sont
si niais, tous les deux, que cela leur paraît immense. Innocents et canailles
à la fois! Quels originaux! Pouah!… »
Tous ceux qui
ont connu Richard et Blanc approuvent ce jugement. |
Due
internazionalisti lionesi, Albert
Richard e Gaspard Blanc, sono appena passati al servizio di Bonaparte.
Hanno creduto di dover annunciare al mondo questa bella impresa con un
opuscolo intitolato: l'Impero e la Francia nuova, dove sviluppano la
teoria del socialismo imperiale. Un nostro amico
scrive: «Ho appena saputo
del tradimento di Robert
Macaire-Richard e del suo Bertrand Gaspard Blanc. Sono canaglie della più
vile specie. Ve l'avevo già detto, in questi termini, nel settembre 1870, a Lione, a
proposito di Richard.
Ma tutto ciò che abbiamo imparato da allora supera l'immaginazione. Che
ignobile cattivo, e allo stesso tempo, che sciocco! Crede di aprirsi una
nuova carriera, e marcirà nel fango, nei bassi fondali delle anticamere
bonapartiste. Non ha nemmeno abbastanza senso pratico per diventare un
furfante. Se c'è qualcosa che mi consola, è che gli avevo predetto e questo,
alla vigilia del Congresso di Lione, nel
1870, .... … Se il nostro
amico C[5]...
conoscesse la loro residenza attuale, questo potrebbe dargli la voglia di
fare un piccolo viaggio per dare loro una leggera lezione di ginnastica. Oh!
Canaglie! Oh, codardi! Non c'è dubbio per me che si sono venduti a qualche
valletto di un valletto di Bonaparte,
per due o tremila franchi. Sono così stupidi, entrambi, che sembra loro
immenso. Innocenti e canaglie allo stesso tempo! Quali originali! Pouah!... »
Tutti coloro che
hanno conosciuto Richard
e Blanc approvano questo giudizio. |
[1] Comune
francese, limitrofo di Lione, nella regione Alvernia-Rodano-Alpi.
[2] Victor Bourseau, nato intorno al
[3] Louis Martin nato il 10 febbraio
[4] La Guillotière è
un quartiere della città di Lione, situato
sulla riva sinistra del Rodano. Il distretto si trova principalmente nel 7°
arrondissement e si estende anche sul 3° arrondissement verso Place Gabriel-Péri
(ex Place du Pont). Per notizie sulla sua Comune provvisoria, vedasi il
capitolo sulla Comune
di Lione.
[5] Camille
Camet, rifugiato a Zurigo in quel momento (informazioni tratte da «L'Internazionale,
documenti e ricordi», di James
Guillaume.