JACQUES
AGIER
Jacques Agier è nato il 18 ottobre
Agier aveva fatto un giro della Francia ed era nel
Var[1]
nel 1870 durante la dichiarazione di guerra.
Troppo giovane per prendere servizio nell'esercito regolare, si arruolò nel
corpo dei garibaldini la cui guarnigione si trovava ad Autun[2].
Dopo l'armistizio tornò a Saint-Étienne,
dove si trovava da diverse settimane quando scoppiò l'insurrezione
del marzo 1871 alla quale partecipò attivamente. Vestito in garibaldino, si
mischiò agli uomini armati che si trovavano, il 25, place del'Hôtel-de-Ville.
Fu uno dei primi ad invadere l'edificio municipale e fu lui a portare la bandiera
rossa alle finestre.
Dopo il fallimento del movimento, si rifugiò a
Ginevra e fu assiduo al ristorante della Marmite
sociale e alle riunioni del Temple Unique dove erano ammessi solo gli affiliati dell'Internazionale.
(Il Temple Unique era
l'antico tempio massonico, in boulevard de Plain-palais. Il Circolo dell'Internazionale
vi si era installato dal 28 marzo 1869). Lasciò Ginevra per andare a lavorare
per qualche tempo ad Aigle[3].
Il 19 febbraio 1872 fu condannato in contumacia alla
deportazione in un recinto fortificato.
Nel gennaio 1874 venne a Parigi e si stabilì a casa
di una signora Lafond, moglie di un capitano del 61º
battaglione federato che aveva conosciuto in Svizzera, con cui era tornato
e presso cui lavorava. Ma, segnalato da agenti francesi al momento della sua
partenza da Ginevra, Lafond fu arrestata il 26 marzo e, il 30, fu la volta di
Agier.
Portato davanti alla corte d'assise del Puy-de-Dôme[4],
Agier fu condannato, il 25 maggio, alla semplice deportazione, commutata l'8
maggio