NAPOLEON ROUSSET
Napoléon Rousset è nato nel
Fu tra coloro che tennero prigioniere le autorità
comunali di Saint-Étienne
nella notte tra il 24 e il 25 marzo 1871, e fu designato dalla sua compagnia
per far parte della Commissione amministrativa provvisoria della città. Era
membro del Comitato Centrale del Club di Rue de la
Vierge e uno degli oratori influenti.
In contumacia, la corte d'assise di Riom[2]
lo condannò, il 29 febbraio 1872, alla deportazione in un carcere fortificato.
In precedenza non aveva subito alcuna condanna.
Molto probabilmente era affiliato all'Internazionale.
Fuggì il 27 marzo 1871 e si rifugiò in Svizzera. Fece
ricorso alla grazia a Basilea il 6 settembre 1878. Fu graziato
l'8 maggio 1879.
Nel 1879, faceva parte del «Circolo del Proletariato
democratico» di sfumatura radicale-socialista. Qualche anno più tardi aderì ad
un gruppo socialista rivoluzionario e poi si unì a Dupin
e Thibaudier
nel comitato repubblicano socialista.
[1] Il passementier è colui che produce passamanerie. Dal
francese passement, anticamente pizzo o merletto, la
passamaneria è composta da molti tipi di bordure che servono per decorare o
rifinire abiti od oggetti (soprattutto d'arredamento).
[2] Nel dipartimento del Puy-de-Dôme nella regione dell'Alvernia-Rodano-Alpi.