ARMAND ANSEL
Bernard, Gabriel Ansel, detto Armand, è nato il 16
ottobre 1840 a Parigi; era un pittore di porcellana e membro dell'Internazionale.
Impiegato in una fabbrica di ceramica a Parigi, Ansel
viveva in rue d'Alsace 35, nel 10°
arrondissement. Fu delegato al terzo congresso dell'A.I.T. a Bruxelles, dal 6 al 13 settembre 1868, come segretario della
società «Le Crédit mutuel de la céramique» di Parigi anche se, in quel periodo,
non apparteneva ancora all'Internazionale.
Con i suoi compagni Benoît Gillot[1]
e Jules
Minet, fece un tour nelle province nel 1869, in particolare nello Cher e
nell'Haute-Vienne, per organizzare delle società di mutuo soccorso. Nel
febbraio 1870 fece parte della sezione Francia Est dell'Internazionale
e, all'inizio del maggio seguente, come membro del Consiglio federale di
Parigi, firmò una protesta stilata dall’anarchico Paul Robin contro l'accusa di
aver preparato una cospirazione; in quella protesta si rivendicava per l'Internazionale
il diritto di essere la «cospirazione permanente di tutti gli oppressi e gli
sfruttati» (La
Marseillaise, 2
maggio 1870). Coinvolto nella persecuzione dei membri più attivi dell'Internazionale
(terzo processo), fu accusato, l'8 luglio, di appartenere ad una società
segreta, di aver fatto parte, a Parigi, dell'A.I.T.
allora fuorilegge, e condannato a due mesi di prigione, 25 franchi di ammenda,
quattro mesi di contrainte par corps (coercizione per corpo)[2] se fosse stato necessario.
Fu come membro della sezione dell’Est francese dell'Internazionale
che firmò il manifesto contro la guerra rivolto ai lavoratori di tutti i paesi,
nel luglio 1870.
Nel settembre dello stesso anno faceva parte del
Sindacato dei Lavoratori della Ceramica, aderente all'Internazionale,
di cui fu segretario.
Ansel fu tra i firmatari dell’Affiche
rouge (6 gennaio 1871), il proclama al popolo di Parigi che denunciava il
«tradimento» del governo del 4
settembre ed evidenziava tre parole d'ordine: Requisizione generale,
razionamento gratuito, sollevazione di massa, e si concludeva con queste
parole: «Potere al popolo! Potere alla Comune!».
Durante la Comune,
Ansel fu un membro del Comitato di vigilanza del 10°
arrondissement e anche membro del comitato municipale del 19°
arrondissement.
Il 5 °
Consiglio di Guerra lo condannò in contumacia il 29 aprile 1873, alla
deportazione in un recinto fortificato.
Rifugiato in Inghilterra, visse a Stoke-upon-Trent
dal 16 ottobre 1871. Si guadagnava da vivere come pittore di porcellane e diede
lezioni di francese. Durante il periodo in cui rimase a Londra, fece parte
della Sezione federalista francese del 1871 di cui ricopriva l'incarico di
segretario di sezione. Lo sostituì Pierre
Teulière (Bollettino
della Federazione del Giura n° 10-11, 15 giugno 1872).
Fu amnistiato
il 24 maggio 1879.
[1] Delegato, nel marzo 1870, dalla
società civile di mutuo credito e solidarietà dei lavoratori della ceramica di
Parigi aderenti all'Internazionale, e degli operai della porcellana di Limoges,
Mehun-sur-Yevre, Bourges, ecc., per aiutarli a formare delle società di mutuo
soccorso che, a quel tempo, svolgevano il ruolo di sindacati, spesso legati
all'Internazionale.
[2] Misura di applicazione legale
consistente nel pretendere a una persona condannata per legge a pagare il
dovuto. Il vincolo per corpo era una misura del carattere primitivo. Nelle
civiltà più antiche era consuetudine ridurre alla servitù un debitore che non
aveva pagato il suo debito: a Roma il creditore non pagato aveva la possibilità
di impossessarsi della persona fisica del suo debitore. Il vincolo per corpo
venne poi trasformato in imprigionamento.