EDMOND
BAZIRE
Edmond Bazire è nato il 9 settembre 1846 a Rouen[1],
ed è stato un giornalista e scrittore
francese.
Come giornalista ha lavorato a La Réforme, poi
a La
Marseillaise. Venne condannato a sei mesi di prigione per aver
gridato: "Viva la Repubblica", mentre si trovava al giardino delle Tuileries
durante la presenza di Napoleone
III, l'8 febbraio 1870.
Partecipò in seguito alla Comune,
collaborò con La Nouvelle République, dal 19
marzo al 1°
aprile 1871, in redazione con l'editore capo Paschal
Grousset. Temendo di essere
perseguitato politicamente come sostenitore della Comune,
nella primavera del 1871 si rifugiò in Svizzera, - attraversando la
frontiere in un carro funebre – e successivamente, in Italia, in Austria, dove lavorò a Vienna per il giornale in lingua
francese Le Danube, che usciva nella capitale austriaca, ed infine in
Belgio, a Bruxelles dove nel 1876
pubblicò la commedia La Bercuse. Rientrò in Francia nel 1876.
Candidato «socialista rivoluzionario» alle elezioni legislative del 1889 nella
circoscrizione di Montluçon-Est, ottenenne 823 voti su 16.214 votanti e 20.803
aventi diritto.
Fu giornalista al Petit Parisien, a L’Homme
libre, al Rappel, a L’Intransigeant. Fu un critico d'arte, firmandosi con lo pseudonimo di Edmond
Jacques. Ha pubblicato romanzi, commedie e poesie sotto vari altri pseudonimi. Ha anche scritto le biografie di Henri
Rochefort e del suo amico Édouard
Manet.
È morto il 29 giugno 1893 a Parigi.
[1] Capoluogo
della Normandia, regione della Francia settentrionale, è una città portuale
sulla Senna.