GUSTAVE
BAZIN
Gustave Bazin è nato
a Passy[1]
il 2 novembre 1842. Era un operaio di bigiotteria e gioielleria, attivista dell'Associazione Internazionale dei Lavoratori, sergente e poi capitano della Guardia
Nazionale durante la Comune di
Parigi, militante sindacalista socialista, fondatore della Camera del
lavoro a Bruxelles, membro del Partito dei Lavoratori e del Partito Socialista
della SFIO.
L'ultima
dimora conosciuta di Gustave Bazin
prima del 1871 era in rue Escudier 57, a Boulogne-sur-Seine [2]. Bazin
si è trovato a far parte dell'Internazionale,
dato che la società operaia dei lavoratori di bigiotteria aveva aderito
collettivamente all’A.I.T..
Non ha subito alcuna condanna politica o di altro tipo prima del 1870.
Durante
l'assedio
di Parigi viveva ancora a Boulogne-sur-Seine ed era membro molto attivo
dell'Unione repubblicana di questa località, fondata da Rossignol; l’Unione
richiedeva la secolarizzazione dello Stato, la formazione della milizia
cittadina, l'elezione dei magistrati, il progressivo miglioramento della vita
dei lavoratori. Bazin era allo stesso tempo sergente del 39° battaglione della Guardia
Nazionale.
Dopo
il 18
marzo 1871, venne nominato conservatore del Bois de Boulogne[3], cercò,
senza successo, di far aderire Boulogne al movimento Comunardo.
Sotto la Comune,
Bazin risiedeva nel 16°arrondissement. Era diventato capitano della Guardia
Nazionale e addetto alla commissione
sulle barricate del suo arrondissement.
Il 3°
Consiglio di guerra lo condannò in contumacia, il 5 gennaio 1874, alla
deportazione in un recinto fortificato.
Fu in grado di fuggire e rifugiarsi
a Ginevra dove esercitò il suo mestiere di operaio bigiottiere e si unì
all'organizzazione professionale locale che faceva parte dell'Internazionale.
Svolse un ruolo importante, specialmente durante lo sciopero del novembre 1872
al marzo 1873, che permise agli operai di ottenere, primi in Svizzera, la giornata
lavorativa di 9 ore. Nell'estate del 1873 era segretario del Comitato federale
regionale svizzero e partecipò al sesto congresso dell'A.I.T.
che si svolse a Ginevra dall'8 al 13 settembre e di cui fu uno dei due
segretari di lingua francese (il secondo era Durand-Savoyat).
Ha ricoperto un ruolo
importante nella Ligue
universelle des corporations ouvrières e ha collaborato al suo organo, L’Union des Travailleurs, di cui Gaston
Buffier (Nostag) era il caporedattore.
Secondo un rapporto della
polizia, fu per trovare aderenti alla Lega
universale delle corporazioni operaie che nell'ottobre 1873 si stabilì a
Bruxelles dove lavorò come operaio di bigiotteria. Il 25 e il 26 dicembre ha
partecipato al congresso della Federazione belga dell’A.I.T..
La sua presenza ha sollevato un incidente perché venne criticato per la sua
collaborazione con l'Unione dei
Lavoratori, ostile all'A.I.T..
Avendo dichiarato che la Lega è stata
creata per fare "una propaganda più fruttuosa" accanto all'A.I.T.
e che le sue opinioni erano autonome e non autoritarie, quindi era
completamente separata dal giornale e dimostrò la sua appartenenza all'A.I.T.,
gli fu permesso di rimanere nella sala. Nella capitale belga, dove aveva
promesso di non occuparsi di politica, era membro della Société du Prêt mutuel, che
riuniva i proscritti della Comune e
in cui erano ammesse le donne. Ma soprattutto, militò all'interno
dell'associazione sindacale dei lavoratori delle bigiotterie, che ha
rappresentato più volte agli incontri dell'Internazionale,
difendendo instancabilmente l'idea della federazione delle società operaie di
Bruxelles.
Legò con César de Paepe[4]
e il giovane Louis Bertrand[5]
su cui ebbe una forte influenza. È con quest'ultimo che Bazin fondò, il 5
gennaio 1875, la "Camera del Lavoro, federazione delle imprese operaie
bruxellesi", dove svolse un ruolo di primo piano. Nel dicembre del 1876 perorò
una unione operaia belga. È stato a favore della campagna di petizioni per la
regolamentazione del lavoro di donne e bambini.
Nel gennaio del 1877, «ricercato
a causa dell’importanza che ha avuto nell'organizzare le associazioni dei
lavoratori», fuggì a Londra, ma a marzo e ad aprile tornò a Bruxelles per
alcune settimane.
Nella capitale inglese, Bazin
aderì alla Société
internationale des joailliers-bijoutiers, un'organizzazione proscritta, ed è
stato attivo nelle «Réunions
socialistes publiques» gruppo costituita nell'aprile 1877, dove cercò di
unire tutte le scuole socialiste.
Il 5 luglio 1877, in un
incontro pubblico al Duke
of York, Bazin si dichiarò favorevole
alla formazione di un partito politico che non avrebbe dato alcuna concessione
alla borghesia, ed ha approvato la partecipazione alle lotte elettorali, pur
affermando la necessità di una rivoluzione violenta.
Partecipò al Congresso
universale dei socialisti a Gand (9-15 settembre 1877), dove rappresentò un gruppo
francese di Londra. Ha votato con i tedeschi e gli inglesi contro i delegati
dell'Internazionale
anarchica. Ha collaborato al giornale Socialisme progressif di Benoît
Malon, per il quale ha raccolto abbonamenti, nonché per il primo Égalité di Jules
Guesde. Sembra essere tornato più volte a Bruxelles, dove la sua presenza è
stata segnalata nel mese di agosto 1878, dove si è sposato, il 19 novembre
dello stesso anno, con la sorella di César de Paepe, Anna.
Il 24 maggio 1879, ricevette l’amnistia.
Di ritorno a Parigi, dove divenne direttore dell’Égalité
(2a serie), venne arrestato il 23 maggio 1880 mentre portava, con
Gabriel Deville[6], una
corona di fiori con la scritta «L’Égalité ai 34.000 fucilati nel maggio 1871». Incolpato di «portare un emblema
sedizioso» ed «eccitazione dei cittadini all'odio», venne successivamente
rilasciato. È stato delegato del Cercle d’études sociales del 1°
e 2°
arrondissement al convegno di Le Havre, nel settembre 1880.
Bazin si schierò con i
collettivisti nel 1882 nel congresso dissidente di Roanne. Fu processato nel 1883 davanti alla corte d'assise di Moulins
(Allier) in compagnia di Guesde
e Paul
Lafargue per incitazione al saccheggio e all’omicidio. Fu delegato al
congresso del P.O.F.[7] a
Roubaix (1884) dai circoli del 1°
e 2°
arrondissement di Parigi, dal sindacato dei tagliatori e dei segatori di
pietra di Parigi e dall'«Égalité» di Le Mans[8].
Già
nel 1881, sotto l'etichetta di socialista rivoluzionario, Bazin era stato
candidato alle elezioni comunali nel 2°
arrondissement di Parigi (distretto Bonne-Nouvelle) dove ha ricevuto 183
voti. Ne ottenne solo 71 nello stesso distretto nel 1884. Nel 1881 viveva in
rue Saint-Sauveur 81 (Parigi, 2°
arrondissement).
Nel
1892, viveva nel 18°
arrondissement. dove era a capo di una piccola fabbrica di giochi molto
prospera che impiegava da dodici a quindici lavoratori. Si inscrisse
al partito socialista. Al congresso socialista di Parigi, sala Japy (1899),
rappresentò il gruppo del P.O.F. di Avenay-Val-d'Or[9].
Fu delegato della Senna al congresso dell'unità socialista di Parigi, sala del
Globo, nel 1905.
[1] Ex
municipio della Senna, oggi 16° arrondissement di Parigi, Francia.
[2] Nel
dipartimento dell'Hauts-de-Seine nella regione dell'Île-de-France.
[3] Il
Bois de Boulogne è un parco situato al limite occidentale del 16°arrondissement della città di Parigi, lungo la Senna e al confine con
Boulogne-Billancourt e Neuilly-sur-Seine.
[4] César de Paepe
(Ostenda 1842 – Cannes 1890). Socialista belga, fu tra i fondatori
dell'Internazionale (1864) e, convertitosi al marxismo,
contribuì nei congressi di Bruxelles(1868) e Basilea (1869) alla vittoria del collettivismo contro i sostenitori del
mutualismo di Proudhon,
di cui prima era stato seguace. Combatté anche le teorie di Bakunin
e sostenne la socializzazione dei servizî pubblici (congresso del 1874). Contribuì alla nascita del Partito belga del lavoro (1885) e patrocinò il suffragio universale e lo sviluppo della
cooperazione.
[5] Louis Bertrand (Molenbeek-Saint-Jean 15 gennaio
1856 - Schaerbeek
17 giugno 1943) è un politico socialista
belga . Nel 1885 fondò il Partito
dei lavoratori belgi e il quotidiano Le Peuple, di cui fu direttore dal
1900 al 1907.
[6] Gabriel
Deville (Tarbes 8 marzo 1854 - Viroflay 28 febbraio 1940) era un teorico, politico e diplomatico socialista
francese. Fu un attivista nel Partito dei lavoratori francesi al fianco
di Guesde fino al 1889.
[7] Il Parti
ouvrier, in seguito ribattezzato Parti ouvrier français (P.O.F.), è un partito
politico francese della Terza Repubblica, il primo partito marxista in Francia,
esistito dal 1882 al 1902.
[8] Capoluogo
del dipartimento della Sarthe nella regione dei Paesi della Loira.
[9] Nel
dipartimento della Marna nella regione del Grand Est.