JEAN-BAPTISTE
CHARDON
Jean-Baptiste Chardon è nato a Souvigny[1]
il 19 luglio 1839 ed è stato un operaio e un attivista politico. Figlio di un
fabbro, dal 1862 lavorò a Ivry-sur-Seine[2]
come operaio della Compagnie du chemin de fer de Paris à Orléans, una antica
società ferroviaria privata francese. A motivo delle sue opinioni politiche blanquista[3],
nel marzo del 1870 fu licenziato, finendo anche in prigione per «istigazione
all'odio contro il governo».
Durante l'assedio
prussiano di Parigi, (settembre 1870-marzo 1871), fu capitano del 133º
battaglione della Guardia
Nazionale, con il quale ha lanciato l'assalto contro il Municipio
di Parigi durante la manifestazione anti-governativa del 31
ottobre 1870 che protestava contro la politica capitolazionista del governo
della Difesa nazionale. Nel novembre 1870 entrò a far parte dell'Associazione
Internazionale dei Lavoratori.
Il 26
marzo 1871, fu eletto al Consiglio
della Comune dal 13°
arrondissement, divenendo membro della Commissione militare, poi della
Commissione sicurezza e infine, alla morte di Emile
Victor Duval, fu nominato capo della Prefettura. Dopo la Settimana
sanguinante fuggì in Svizzera, in compagnia di Eugène
Protot, e la corte
marziale di Versailles lo condannò a morte in contumacia.
A Ginevra s'impiegò in una società di costruzioni
meccaniche che lo mandò a lavorare in Egitto, a Cuba e ad Haiti, dove si
stabilì per diversi anni esercitando il mestiere di restauratore. Rientrò in
Francia nel 1898, poco prima della morte, che avvenne il 24 novembre 1898 a
Vierzon-Village[4].
[1] Nel
dipartimento dell'Allier nella regione dell'Alvernia.
[2] Comune alle
porte di Parigi.
[3] Il blanquismo fu un movimento dottrinale e
attivista a favore, in primo luogo, della Repubblica e, una volta raggiunta,
del comunismo in Francia, che era in vigore durante il diciannovesimo
secolo, penetrò fino in fondo in modo dominante ed eccitante tra intellettuali
e studenti, e fu anche caratterizzato da una forte disciplina rivoluzionaria
combattiva. Deve il suo nome allo
scrittore, politico e leader di questa fazione, il francese Louis
Auguste Blanqui.
[4] Nel
dipartimento del Cher nella regione del Centro.