LUDOVIC
ARMAND HERPIN-LACROIX
Armand Ludovic Herpin-Lacroix è nato l'11 ottobre
1833 a Brest[1], ed era un cartolaio,
litografo, disegnatore e comandante federato.
Figlio di Emile Louis Thomas Herpin-Lacroix e
Célestine Marie-Charlotte Senard, consegnato ad un ospedale, fu dichiarato per
la prima volta trovatello con una biglietto così scritto: «preghiamo di
chiamare questo bambino Armand, non è battezzato», fino a quando non venne
riconosciuto l'11 agosto 1837.
La sua professione era piuttosto vaga; operaio
cartaio, operaio litografo, disegnatore di litografie.
Ha fatto il militare come caporale il 28° battaglione
di linea e è passato fuciliere all'86° di linea. Ha partecipato alla campagna
di Crimea dal 1854 al 1856 dove è stato ferito. Ha ricevuto le onorificenze con
la medaglia di Crimea e la medaglia militare con decreto del 4 agosto 1860.
È stato condannato a Brest l’8 marzo 1861 a 16
franchi di multa per porto armi proibite e a Tours[2],
il 17 dicembre 1866 a 6 mesi di carcere e 50 franchi di multa per la
distruzione di una recinzione, fu sospeso per un anno dal medagliere militare e
gli fu vietato di indossare le sue decorazioni con decreto del 26 marzo 1867.
Dopo aver vissuto a Parigi nel 1870, si arruolò nei «francs-tireurs»[3]
di Loir-et-Cher[4], dove comandò una
compagnia assegnata alla 4ª Brigata dell'Armata dei Vosgi sotto il comando di Ricciotti
Garibaldi[5].
Licenziatosi, tornò a Parigi il 17 marzo 1871 in
cerca della sua famiglia; la mattina del 18
marzo, la folla lo trascinò alla collina
di Montmartre e per la sua uniforme di capitano dei «franchi tiratori», per
la medaglia militare di cui si decorava, gli fu offerto il comando dell’87°
battaglione federato. Il battaglione rimase di guardia ai cannoni di Montmartre;
avvertito di quello che stava succedendo in rue
des Rosiers, nel 18°
arrondissement, in qualità di comandante di battaglione, suggerì alla folla
la creazione di una corte marziale che giudicasse i due generali Thomas
e Lecomte.
Herpin-Lacroix fu accusato davanti al 6°
consiglio di guerra di aver dato a Lagrange
l'ordre di formare un plotone di esecuzione, ma Lagrange
non riconobbe Herpin-Lacroix e quest’ultimo si oppose ai suoi giudici: "Avete decimato la popolazione di Montmartre;
in rue
des Rosiers avete sparato a 42 uomini, tre donne e quattro bambini […]
dovete ascoltare il popolo [...] e oggi sapreste la verità ".
Herpin-Lacroix sembra essere stato una figura
popolare sotto la Comune;
fu soprannominato "Corpo di Bacco" e fu a volte scambiato per Menotti
Garibaldi[6];
spesso venne fotografato in uniforme con la medaglia militare e il grande
cordone del massone. Fu in effetti massone del’ordine di Bordeaux della loggia
«I cavalieri della Confraternita» per dieci anni. A Parigi, ricevette il
diploma di massone il 6 dicembre 1870.
Non fanatico, difese tre religiosi, Fratelli delle
scuole cristiane, facilitandogli la loro partenza da Parigi. Aveva scritto al
commissario distrettuale di Ménilmontant:
«Mio caro amico,
L'affetto che mi hai mostrato finora
mi dà l'opportunità di venire a chiedere un servizio.
Conosci il decreto che pone i
Fratelli delle Scuole Cristiane alla porta delle ambulanze e delle scuole; se
non mi è permesso discuterlo, mi sembra di avere il diritto di reclamare. La
maggior parte dei Fratelli cacciati oggi sono senza risorse e quindi non
possono vivere nella capitale. Ti prego, in nome dell'amicizia che mi hai
sempre dimostrato, di lasciare che i cittadini Paul Anselme, Barthélemy Urbain
e Gustave Gay escano senza ostacoli. Pagherete, per me e per tutti gli
sfortunati feriti, un debito di gratitudine che abbiamo contratto con loro.
Nella speranza che mi verrà risposto
positivamente alla mia richiesta, mi dico sempre il tuo sincero amico.
... Herpin-Lacroix».
«Ho dimenticato di dirti che questi
tre giovani si sono distinti dappertutto e ovunque per la loro dedizione».
Questa lettera ebbe effetto. Il commissario
distrettuale di Ménilmontant rilasciò i pass necessari per lasciare Parigi.
Costrinse persino uno dei fratelli, che indossava l'abito civile quando stava
per lasciare Parigi, a pranzare con lui. I tre uscirono dalla città senza alcun
incidente.
Apparve davanti al 6°
Consiglio di guerra, che lo condannò a morte il 18 novembre 1871. Fu detenuto
a Versailles,
e il 7 dicembre scrisse con Simon
Mayer, al Grande Oriente di Francia per chiedere che organizzare una
sottoscrizione a loro favore.
Herpin-Lacroix venne fucilato a Satory
con Lagrange
e Verdaguer
il 22 febbraio 1872. Quel giorno, alle tre e mezza del mattino, scrisse al
Grande Oriente:
«Tra due ore al massimo sarò morto. Io muoio
innocente del crimine imputato a me. Non mi sono mai allontanato dai doveri che
mi sono stati imposti dai nostri statuti, vale a dire che ho vissuto e che
muoio da uomo onesto.
Saluti fraterni,
A. Herpin La Croix [in due parole].
Con la sottoscrizione, fammi avere
una tomba».
[1] Nel
dipartimento del Finistère nella regione della Bretagna.
[2] Nella Francia centro-occidentale,
è il capoluogo del dipartimento Indre e Loira nella regione Centro - Val della
Loira
[3] Cecchini.
[4] Dipartimento
francese della regione Centro-Valle della Loira.
[5] Figlio
di Anita e Giuseppe Garibaldi.
[6] Primogenito
di Giuseppe e Anita Garibaldi.