BEATRIX EXCOFFON
Julia Béatrix Euvrie è nata a
Cherbourg[1],
il 10 luglio 1849, in una famiglia protestante piuttosto ribelle all'autorità,
dal momento che il padre Angelo Euvrie, un orologiaio repubblicano, è stato
incarcerato, sia pur brevemente, nel 1851 per aver criticato il colpo
di stato di Luigi
Napoleone.
La bionda Beatrix lasciò la
sua famiglia per recarsi a Parigi, li incontrò un tipografo, si chiamava François
Excoffon, con lui visse in un rapporto libero, ebbero due figli e si sposarono
nel 1874. acquisì quindi il cognome del marito, ed è sotto questo nome che
conosciamo Beatrix Excoffon come attivista della Comune.
Dopo 18
Marzo 1871, quando iniziò la Comune di
Parigi, fu membro del Comitato
di vigilanza per le donne nel quartiere di Montmartre, divenne
vicepresidente del Club del Boule
Noire (Club delle Bocce Nere)» e manifestò un convinto anticlericalismo.
Il 3
aprile 1871 alla dimostrazione di circa 800 donne che volevano marciare su Versailles
per spiegare le rivendicazioni dei parigini e per evitare spargimenti di sangue,
convinse la folla che era meglio lottare anziché soccorrere i feriti. Amica di Louise
Michel, come lei ha lavorato come infermiera in un’ambulanza mobile, prima
nel Forte
di Issy e poi nelle barricate di place Blanche aiutando i feriti. Non ha
esitato ad attraversare le linee delle truppe di Versailles
per soccorrere i combattenti di Fort Issy.
Alla caduta della Comune, fu
arrestata e, dopo tre finte esecuzioni di fucilazione, fu finalmente internata
al carcere
di Camp Satory con altre donne. Lei arrivò tra le prime e dormì per 4
giorni su ciottoli. Tra le altre donne c’era anche Louise
Michel, che la prenderà sotto la sua protezione e rimarrà la sua amica,
nonostante la burrascosa relazione. Nel campo
di Satory ha subito brutalità, privazioni e umiliazioni di ogni genere.
Il 13 ottobre 1871, il quarto
Consiglio di guerra l’ha condannata alla deportazione in una fortezza, pena
che verrà sentenziata, il 28 marzo 1872, a 10 anni di detenzione nel carcere
Centrale d'Auberive. Dopo aver fatto atto di sottomissione alle suore, la sua «buona
condotta» l'ha portata ad essere rilasciata il 26 settembre 1878.
Continuò a sostenere le sue
idee, e successivamente troverà Louise
Michel di ritorno dalle galee, con la quale rimarrà amica nonostante la
rabbia nell’occasione della pubblicazione delle opere di Louise
da parte del marito François Excoffon, che divenne un libraio ed editore a
Montmartre. Rimase sempre a fianco della Vergine
Rossa, che l’accompagnerà nella sua ultima dimora nel gennaio del 1905.
La sua data di morte non è
nota con precisione.