lunedì 29 luglio 2019

02-15-E02 - Beatrix EXCOFFON

BEATRIX EXCOFFON



Julia Béatrix Euvrie è nata a Cherbourg[1], il 10 luglio 1849, in una famiglia protestante piuttosto ribelle all'autorità, dal momento che il padre Angelo Euvrie, un orologiaio repubblicano, è stato incarcerato, sia pur brevemente, nel 1851 per aver criticato il colpo di stato di Luigi Napoleone.
La bionda Beatrix lasciò la sua famiglia per recarsi a Parigi, li incontrò un tipografo, si chiamava François Excoffon, con lui visse in un rapporto libero, ebbero due figli e si sposarono nel 1874. acquisì quindi il cognome del marito, ed è sotto questo nome che conosciamo Beatrix Excoffon come attivista della Comune.
Dopo 18 Marzo 1871, quando iniziò la Comune di Parigi, fu membro del Comitato di vigilanza per le donne nel quartiere di Montmartre, divenne vicepresidente del Club del Boule Noire (Club delle Bocce Nere)» e manifestò un convinto anticlericalismo.
Il 3 aprile 1871 alla dimostrazione di circa 800 donne che volevano marciare su Versailles per spiegare le rivendicazioni dei parigini e per evitare spargimenti di sangue, convinse la folla che era meglio lottare anziché soccorrere i feriti. Amica di Louise Michel, come lei ha lavorato come infermiera in un’ambulanza mobile, prima nel Forte di Issy e poi nelle barricate di place Blanche aiutando i feriti. Non ha esitato ad attraversare le linee delle truppe di Versailles per soccorrere i combattenti di Fort Issy.
Alla caduta della Comune, fu arrestata e, dopo tre finte esecuzioni di fucilazione, fu finalmente internata al carcere di Camp Satory con altre donne. Lei arrivò tra le prime e dormì per 4 giorni su ciottoli. Tra le altre donne c’era anche Louise Michel, che la prenderà sotto la sua protezione e rimarrà la sua amica, nonostante la burrascosa relazione. Nel campo di Satory ha subito brutalità, privazioni e umiliazioni di ogni genere.
Il 13 ottobre 1871, il quarto Consiglio di guerra l’ha condannata alla deportazione in una fortezza, pena che verrà sentenziata, il 28 marzo 1872, a 10 anni di detenzione nel carcere Centrale d'Auberive. Dopo aver fatto atto di sottomissione alle suore, la sua «buona condotta» l'ha portata ad essere rilasciata il 26 settembre 1878.
Continuò a sostenere le sue idee, e successivamente troverà Louise Michel di ritorno dalle galee, con la quale rimarrà amica nonostante la rabbia nell’occasione della pubblicazione delle opere di Louise da parte del marito François Excoffon, che divenne un libraio ed editore a Montmartre. Rimase sempre a fianco della Vergine Rossa, che l’accompagnerà nella sua ultima dimora nel gennaio del 1905.
La sua data di morte non è nota con precisione.




[1] Nel dipartimento della Manica nella regione della Normandia.