PARIS LIBRE (PARIGI LIBERA)
Giornale
della sera
Redazione e amministrazione: rue
des Jeûneurs 14.
Direttore; Minetti,
che ha firmato dal n. 20.
Ufficio vendite: rue du Croissant 12
fino al n° 25, e rue du
Croissant 21
dal n° 26 alla fine. Stampato
da Imprimerie nouvelle (Associazione operaia) rue des Jeûneurs 14.
Foglio singolo, grande
formato. Prezzo: cinque centesimi.
Redattore capo: un membro
della Comune
Pierre
Vésinier
Le principali rubriche erano: Ultime notizie, Decreti della Comune,
La lotta, La gogna delle spie, Notizie
da Versailles.
L’editoriale del primo numero, "Parigi
libera in una Francia libera" sviluppava un programma comunardo. «La
Comune
–era scritto nel suo primo numero- deve sostituire il vecchio mondo e
diventare la sede del nuovo mondo. Questo è il grande ruolo che la Comune deve
svolgere nel diciannovesimo secolo. Ruolo che non deve essere diminuito,
ridotto a quello di un comune. La Comune e
il comune sono due istituzioni perfettamente distinte e non devono essere
confuse».
Nel numero 2 si approvano le
misure prese contro la stampa reazionaria, tra cui i "giornali immondi, portatori di controversie" che "uscivano dalle fogne di versagliesi".
Il numero 18 pubblicò i nomi e gli indirizzi di "tutti gli individui che chiesto di essere impiegati come spie sotto
l'Impero". A partire dal 17
maggio, questa lista fu accompagnata da un nuova rubrica, "la storia delle spie".
Paris Libre pubblicò
simultaneamente come romanzi: Les
Proscrits du XIX siècle, di VÈSINIER,
e le Mariage d'une Espagnole,
dello stesso autore. Una nota messo sul giornale del 26
aprile (n° 15) indicò l'inizio di quella serie apparso dal n° 20 al 24 de L’Affranchi.
Fu Paris Libre che ha
pubblicò il famoso Pilori des Mouchards,
lista in ordine alfabetico delle persone che hanno chiesto di lavorare come
spie sotto l'Impero,
dal 4
settembre 1870 fino 18
Marzo 1871.
L’ultimo numero (il 43) di mercoledì
24 maggio era composto da un manifesto e l’appello alle armi e alla
fraternizzazione, che terminava con queste parole:
"ALLE ARMI!
Coraggio, cittadini, uno sforzo supremo e la vittoria è
nostra!
Tutto per la Repubblica!
Tutto per la Comune! "