CYPRIEN ARMAND
Cyprien, Marius Armand è nato
il 12 giugno (o gennaio?) 1842 a Saint-Céré[1].
Domiciliato a Parigi, single,
Cyprien Armand viveva coniugalmente con una portinaia di Clichy[2].
È stato un commerciante e infine un custode.
Sergente maggiore al 31º
reggimento di marcia nell'esercito della Loira, rientrò a Parigi il 25
marzo 1871 e, il 31,
si mise a disposizione di Gustave
Flourens; fu eletto, il 5
aprile, comandante del 34º battaglione con soli 80 voti, ma confermato a
grande maggioranza qualche tempo dopo; fece un servizio attivo agli avamposti
sul lato di Clichy[2]. Dal 7
al 15
aprile, era al ponte di Asnières. Non prese parte alla lotta l'ultima
settimana. Il terzo
consiglio di guerra lo condannò, il 27 novembre 1871, alla semplice
deportazione; la sua pena gli fu consegnata l'11 marzo 1879.
Deportato, Cyprien Armand
rimase in Nuova
Caledonia dopo l'amnistia
del 1879: fu consigliere comunale di Nouméa
nel 1879, presidente dell'«Unione democratica di propaganda anticlericale», e
diresse nel 1896 il giornale le Radical;
Si sposò nel 1883 a Nouméa
con Louise Mourin ed ebbe quattro figli. Alcuni suoi discendenti vivono in Nuova
Caledonia.
È morto nel 1906 a Nanterre[3].
[1] Nel
dipartimento del Lot nella regione dell'Occitania.
[2] Nel dipartimento
dell'Hauts-de-Seine nella regione dell'Île-de-France, confinante col 17°
arrondissement di Parigi.
[3] Nella banlieue nord-ovest di
Parigi, capoluogo del dipartimento Hauts-de-Seine, nella regione
dell'Île-de-France.