sabato 29 agosto 2020

03-05-01 - Jean DREVET

 JEAN DREVET

 

 

Nato a Lione il 23 novembre 1835; vi dimorò in rue de la Visition, 8; tessitore; partecipò al movimento insurrezionale del 30 aprile 1871 (Comune di Lione); verosimilmente appartenne all'Internazionale.

Jean Drevet fece sette anni di servizio militare e lasciò il suo corpo con un certificato di buona condotta. Si era sposato a Lione il 24 giugno 1862 (sua moglie era tessitrice), ed era padre di un figlio. Secondo la testimonianza di commercianti per i quali lavorò, era un «operaio onesto e laborioso».

Fu sottotenente nella 5ª Compagnia del 12º Battaglione della Guardia Nazionale. Il 30 aprile 1871, partecipò all'insurrezione, pretendeva di sostituire il comandante di battaglione, ma incontrò l'opposizione degli ufficiali. Il 1º maggio, fece parte della Commissione esecutiva di cinque membri (G. Blanc, J. Drevet, L. Guittat, M.-A. Pochon, L. Raymond) che si stabilì alla Croix-Rousse e tentò invano di organizzare la resistenza.

Il Consiglio di guerra di Lione lo condannò, in contumacia, il 13 dicembre 1871, alla deportazione in una cinta muraria.

Rifugiatosi con la famiglia a Ginevra poi ad Horgen, vicino a Zurigo, si guadagnò facilmente la vita come tessitore di seta. Il viceconsole di Francia a Zurigo si esprimeva sul suo conto in questi termini, il 16 marzo 1879:

«Di intelligenza media, è ancora del tutto stupito dell'importanza del suo ruolo e del rapido avanzamento che gli ha dato l'insurrezione [...] Ha idee socialiste molto forti che non vengono modificate durante l'esilio. La polizia locale non mi ha dato cattive informazioni su di lui, ma se tornasse in Francia, credo che avrebbe bisogno di essere un po' sorvegliato, perché si lascerebbe trascinare troppo facilmente a dimostrazioni spiacevoli».

Fu graziato l'8 maggio 1879.