giovedì 27 giugno 2019

02-14-BRI22 - Gabriel Marie BRIDEAU

GABRIEL MARIE BRIDEAU


Gabriel Marie Brideau è nato a Mortagne-au-Perche[1] nel gennaio 1844, ed è stato un giornalista e rivoluzionario francese.
Blanquista[2], il 14 agosto 1870 partecipò con Émile Eudes e altri al fallito tentativo di impadronirsi della caserma dei pompieri di La Villette, alla periferia di Parigi, e furono entrambi arrestati e, condotti davanti al tribunale di guerra. Entrambi furono riconosciuti da diversi testimoni, ma che non poterono specificare il ruolo che svolsero nell’assalto alla caserma. Sia Brideau che Eudes non negarono di aver preso parte all’azione, e dichiararono di aver voluto protestare contro l’omicidio di un pelapatate e che volevano rovesciare il governo per cacciare i prussiani. Entrambi furono condannati alla morte il 29 agosto. La caduta dell'Impero, il 4 settembre 1870, gli salvò la vita e il giorno successivo i manifestanti li liberarono dalla prigione.
Delegato al Comitato centrale dei 20° arrondissement, firmò l'Affiche rouge (il Manifesto rosso), stampato il 6 gennaio 1871, affisso sui muri di Parigi assediata dall’esercito prussiano dal settembre 1870, chiedeva le dimissioni del governo provvisorio e la formazione della Comune di Parigi.
Con l'instaurazione della Comune, divenne commissario di polizia e il 14 aprile 1871 firmò l'ordine d'arresto di Gustave Chaudey, vice sindaco di Parigi, presente al municipio durante la manifestazione del 22 gennaio 1871 svoltasi per protestare contro la decisione del Governo della Difesa Nazionale di offrire ai prussiani la capitolazione di Parigi e reo di aver ordinato alle truppe di sparare sulla folla.
Durante la Settimana sanguinante, mentre Parigi cadeva nelle mani dei versagliesi, una spia, di nome Leleu, avendo intravisto il suo revolver sotto il cappotto, lo seguì e lo arrestò, mentre era in compagnia di Eudes. Tuttavia, riuscì a fuggire, mentre il tribunale lo condannava a morte in contumacia il 22 febbraio 1872. Fuggì a Londra, dove morì nel 1875.



[1] Nel dipartimento dell'Orne nella regione della Normandia.
[2] Il blanquismo fu un movimento dottrinale e attivista a favore, in primo luogo, della Repubblica e, una volta raggiunta, del comunismo in Francia, che era in vigore durante il diciannovesimo secolo, penetrò fino in fondo in modo dominante ed eccitante tra intellettuali e studenti, e fu anche caratterizzato da una forte disciplina rivoluzionaria combattiva. Deve il suo nome allo scrittore, politico e leader di questa fazione, il francese Louis Auguste Blanqui.