ÉMILE EUDES
Émile François Désiré Eudes è nato il 12 settembre 1843 a Roncey[1].
Fu
un leader blanquista[2]
eletto membro del comitato centrale e generale della Comune di
Parigi.
Ha iniziato i suoi studi in
medicina presso il collegio di Saint-Lô[3],
ottenne il diploma a diciassette anni e continuò a studiare farmacologia a
Parigi. S’iscrisse alla massoneria e iniziò a frequentare ambienti
rivoluzionari blanquisti.
Come medico e uomo di scienza,
sottoscrisse la filosofia materialista. Fu fortemente anti-clericale e si
associò con i «liberi pensatori» e con il movimento anti religioso associato
all’allora esiliato Victor
Hugo. Diventando un convinto repubblicano ed oppositore del Secondo
Impero francese di Napoleone
III.
Insieme ad altri liberi pensatori, aderì alla 1ª Internazionale. Tuttavia, Eudes è stato attratto da un'ideologia più
radicale dell'umanesimo di Hugo
o della dottrina reciproca dei seguaci di Pierre-Joseph
Proudhon, che dominavano la sezione francese dell'Internazionale.
Successivamente entrò a far parte dei rivoluzionari socialisti del veterano
rivoluzionario imprigionato Louis
Auguste Blanqui. I suoi collaboratori comprendevano radicali come Ernest
Granger, Gustave
Tridon e Anne
e Victor
Jaclard. Nel 1865, i blanquisti riuscirono a organizzare la fuga di Blanqui
dalla prigione in Belgio. Nel 1866 gestiva una libreria progressista e divenne
direttore del giornale La Libre Pensée
(Il Libero Pensiero) fondato il 21 ottobre dello stesso anno.
All’inizio di agosto 1870,
partecipò all'inutile attacco blanquista, alla ricerca di armi, contro la
stazione dei pompieri de La Villette, nel 19°
arrondissement che lo portò ad essere condannato a morte per la prima
volta, nonostante la difesa di Gambetta.
Tuttavia le cose cambiarono in fretta: il 1° settembre Napoleone
III
ha perso la battaglia
di Sedan e fu catturato dai prussiani; il 4
settembre venne proclamata la Terza Repubblica; ed il giorno successivo
Eudes uscì dalla prigione grazie ai manifestanti che liberarono i detenuti
politici del carcere di Cherche-Midi.
Durante l'assedio
di Parigi (settembre 1870 - marzo 1871), divenne collaboratore del giornale
«La
Patrie en danger (La Patria in pericolo)», membro del Comitato
centrale dei venti arrondissement e capitano del 138º battaglione della Guardia
Nazionale. Eudes si oppose con violenza ai negoziati di pace intrapresi dal
nuovo governo repubblicano di Adolphe
Thiers. Il 31
ottobre 1870 partecipò ad una insurrezione senza successo contro il governo
di Difesa Nazionale di Thiers, a causa di ciò venne destituito dal suo
incarico al Comitato
centrale.
Il 18
marzo 1871 comandò i Federati
di Belleville
alla presa dell'Hôtel
de Ville e propose senza successo di marciare subito ed attaccare Versailles,
dove era appena fuggito Thiers
con tutto il suo governo. Il 24
marzo, il Comitato
centrale della Guardia Nazionale lo nominò delegato alla guerra insieme ad Émile-Victor
Duval e Paul
Antoine Brunel. Il 26
marzo, venne eletto membro del Comitato
Centrale della Comune nell’11°
arrondissement con 19.276 voti su 25.183 elettori. Fu uno dei fautori della
proposta che fece prendere all’Assemblea municipale il nome di «Commune». Gli fu attribuito il
grado di generale per i suoi sforzi nella difesa di Parigi. Il più notevole di
questi sforzi, però, fu l'offensiva della Comune
contro il governo di Versailles
il 3
aprile 1871, offensiva che fallì disastrosamente. Il 20
aprile divenne ispettore generale dei forti della riva sinistra della
Senna, il 5 maggio comandò la II brigata di riserva e pose il suo quartier
generale nel palazzo della Legione d'Onore. Il 9
maggio Eudes votò con la maggioranza per istituire un Comitato
di Salute pubblica, modellato su quello della prima rivoluzione francese, e
ne divenne uno dei suoi membri; durante la Settimana
sanguinante Eudes partecipò attivamente ai combattimenti distinguendosi
sulle barricate di rue de Rennes, allo svincolo della Croce Rossa (attuale
Place Michel-Debré), prima di ritirarsi al municipio dell’11°
arrondissement.
Il 28
maggio, la resistenza cessò, ed iniziò la repressione selvaggia (arresti ed
esecuzioni di massa). In qualche modo egli ne sfuggì recandosi prima in
Svizzera e poi a Londra; si trovava nella capitale inglese quando il 3°
Consiglio di Guerra francese lo condannava a morte in contumacia.
Tomba di Eudes |
Tornò a Parigi dopo l’amnistia
generale del 1880; nella capitale francese si affrettò a riprendere le sue
attività rivoluzionarie fondando l'associazione «Ni Dieu, ni maître (Né Dio né padrone)» con l’omonimo giornale, e
diventò vice presidente della «Ligue pour
l'abolition de l'armée permanente (Lega per l'abolizione dell'esercito
permanente)».
Dopo la morte di Blanqui,
fondò con Édouard
Vaillant «L'Homme libre (L’Uomo
Libero)». Fu membro della Massoneria, essendo stato iniziato nella loggia «L'Ecossaise (Lo Scozzese)» e nel 1881
divenne membro del Comitato Centrale Rivoluzionario Blanquista, fondato nello
stesso anno.
Ha continuato la sua lotta
rivoluzionaria fino al suo ultimo respiro, il 5 agosto 1888, Eudes tenne un
discorso particolarmente ardito, a favore degli sterratori parigini in
sciopero, durante una riunione presso la Salle Favié, quando, a causa di
un’aneurisma, gli venne un'emorragia cerebrale che gli causò la morte. Il suo
funerale, al cimitero di Père Lachaise, fu seguito da una folla enorme e ci
furono incidenti con la polizia; alla sua tomba Louise
Michel ed altri Comunardi
gli resero l’ultimo omaggio. La sua tomba si trova nello stesso cimitero di Père
Lachaise.
[1] Nel
dipartimento della Manica nella regione della Bassa Normandia.
[2] Il blanquismo fu un movimento dottrinale e
attivista a favore, in primo luogo, della Repubblica e, una volta raggiunta,
del comunismo in Francia, che era in vigore durante il diciannovesimo
secolo, penetrò fino in fondo in modo dominante ed eccitante tra intellettuali
e studenti, e fu anche caratterizzato da una forte disciplina rivoluzionaria
combattiva. Deve il suo nome allo
scrittore, politico e leader di questa fazione, il francese Louis
Auguste Blanqui.