ZÉPHIRIN CAMÉLINAT
Zéphirin Rémy Camélinat è nato a Mailly-la-Ville[1], il
14 settembre 1840 ed è stato un operaio e politico francese. Fu uno dei
firmatari del Manifesto dei Sessanta[2] e
fondatore dell’A.I.T..
Figlio di operai, Il padre chiamato «Camélinat il rosso» era scalpellino, si trasferì a Parigi all'età di 17 anni e
ha lavorato presso un produttore di tubi in rame, poi come operaio montatore in
bronzo e cesellatore nelle decorazioni dell'Opéra. Amico di Proudhon,
aderente all'Internazionale
e attivo sindacalista, fu più volte arrestato dalla polizia bonapartista.
Guardia nazionale durante l'assedio
di Parigi, con la Comune fu
nominato, il 3
aprile 1871, direttore della Zecca. Fece coniare, con la fusione di una
parte dell’argento imperiale, recuperato nei palazzi, i pezzi di nuove monete
di 5 franchi di alta qualità tipo Dupré[3],
dette Hercule au trident. Ne furono coniate e diffuse 256.410 esemplari
durante il breve periodo della Comune e
sono rimaste famose e popolari ancora oggi nel mondo della numismatica. Si fa
notare che era di un’onestà rigorosa e, con sua partenza per l'esilio, non un
centesimo è mancato nelle casse o una moneta nelle collezioni.
Combatté durante la Settimana
sanguinante ed evitò la repressione versagliese rifugiandosi a Londra,
mentre la corte
marziale lo condannava alla deportazione.
Graziato
nel 1879, tornò in Francia l’anno seguente ed entrò a far parte dell'Alleanza
repubblicana e socialista di Charles
Longuet, genero di Karl Marx.
Deputato all'Assemblea Nazionale dal 1885 al 1889, collaborò al giornale Le
Cri du peuple nel 1892.
Partecipò anche alla fondazione della SFIO[4],
divenendone tesoriere.
Al congresso di Tours[5] del
1920 si unì alla maggioranza fondando il Partito Comunista Francese che ebbe
per organo ufficiale il quotidiano L'Humanité grazie alla donazione al
Partito delle azioni da lui detenute.
Nel
1924, all'età di 84, è diventato il primo candidato comunista nella elezioni
presidenziali. Morì a Parigi il 5 marzo 1932, e venne sepolto a
Mailly-la-Ville.
[1] Nel dipartimento della Yonne nella
regione della Borgogna.
[2] Il Manifesto dei sessanta, così chiamato perché firmato da sessanta
operai, fu scritto da parte del lavoratore incisore Henri Tolain, presentato
nel 1864 questo era un programma di rivendicazioni sociali e politiche degli
operatori sotto il Secondo Impero , denunciando l'ipocrisia della
disuguaglianza sociale e la richiesta di una vera democrazia politica ,
economica e sociale, Sotto il Secondo Impero il diritto di sciopero fu permesso
da una legge del 25 maggio 1864, ma a condizione di non «attentare alla libertà
del lavoro» e di non provocare violenze. Il Manifesto dei sessanta, è un
testo importante nella storia del movimento operaio.
[3] Con tipo Dupré (in francese type Dupré) si intende il tipo
monetario riapparso ripetutamente nella monetazione francese moderna. Il nome è
preso dal medaglista Augustin Dupré che ne è l'autore.
[4] La Sezione Francese
dell'Internazionale Operaia (Section française de l'Internationale ouvrière).
[5] Nel
dipartimento Indre e Loira nella regione Centro - Val della Loira.