giovedì 27 giugno 2019

02-14-CAM07 – Zéphirin Rémy CAMÉLINAT

ZÉPHIRIN CAMÉLINAT


Zéphirin Rémy Camélinat è nato a Mailly-la-Ville[1], il 14 settembre 1840 ed è stato un operaio e politico francese. Fu uno dei firmatari del Manifesto dei Sessanta[2] e fondatore dell’A.I.T..
Figlio di operai, Il padre chiamato «Camélinat il rosso» era scalpellino, si trasferì a Parigi all'età di 17 anni e ha lavorato presso un produttore di tubi in rame, poi come operaio montatore in bronzo e cesellatore nelle decorazioni dell'Opéra. Amico di Proudhon, aderente all'Internazionale e attivo sindacalista, fu più volte arrestato dalla polizia bonapartista.
Guardia nazionale durante l'assedio di Parigi, con la Comune fu nominato, il 3 aprile 1871, direttore della Zecca. Fece coniare, con la fusione di una parte dell’argento imperiale, recuperato nei palazzi, i pezzi di nuove monete di 5 franchi di alta qualità tipo Dupré[3], dette Hercule au trident. Ne furono coniate e diffuse 256.410 esemplari durante il breve periodo della Comune e sono rimaste famose e popolari ancora oggi nel mondo della numismatica. Si fa notare che era di un’onestà rigorosa e, con sua partenza per l'esilio, non un centesimo è mancato nelle casse o una moneta nelle collezioni.
Combatté durante la Settimana sanguinante ed evitò la repressione versagliese rifugiandosi a Londra, mentre la corte marziale lo condannava alla deportazione.
Graziato nel 1879, tornò in Francia l’anno seguente ed entrò a far parte dell'Alleanza repubblicana e socialista di Charles Longuet, genero di Karl Marx. Deputato all'Assemblea Nazionale dal 1885 al 1889, collaborò al giornale Le Cri du peuple nel 1892.
Partecipò anche alla fondazione della SFIO[4], divenendone tesoriere.
Al congresso di Tours[5] del 1920 si unì alla maggioranza fondando il Partito Comunista Francese che ebbe per organo ufficiale il quotidiano L'Humanité grazie alla donazione al Partito delle azioni da lui detenute.
Nel 1924, all'età di 84, è diventato il primo candidato comunista nella elezioni presidenziali. Morì a Parigi il 5 marzo 1932, e venne sepolto a Mailly-la-Ville.





[1] Nel dipartimento della Yonne nella regione della Borgogna.
[2] Il Manifesto dei sessanta, così chiamato perché firmato da sessanta operai, fu scritto da parte del lavoratore incisore Henri Tolain, presentato nel 1864 questo era un programma di rivendicazioni sociali e politiche degli operatori sotto il Secondo Impero , denunciando l'ipocrisia della disuguaglianza sociale e la richiesta di una vera democrazia politica , economica e sociale, Sotto il Secondo Impero il diritto di sciopero fu permesso da una legge del 25 maggio 1864, ma a condizione di non «attentare alla libertà del lavoro» e di non provocare violenze. Il Manifesto dei sessanta, è un testo importante nella storia del movimento operaio.
[3] Con tipo Dupré (in francese type Dupré) si intende il tipo monetario riapparso ripetutamente nella monetazione francese moderna. Il nome è preso dal medaglista Augustin Dupré che ne è l'autore.
[4] La Sezione Francese dell'Internazionale Operaia (Section française de l'Internationale ouvrière).
[5] Nel dipartimento Indre e Loira nella regione Centro - Val della Loira.