giovedì 27 giugno 2019

02-14-CHA114 – Henry Louis CHAMPY

HENRY LOUIS CHAMPY


Henry Jean Louis Champy è nato il 23 febbraio 1846 a Clamart[1]. Operaio in una fabbrica di coltelli, mantenne dei rapporti con la Prima Internazionale ma non vi aderì. Durante l'assedio di Parigi da parte dei prussiani (settembre 1870-marzo 1871) fece parte del 203º battaglione della Guardia Nazionale. Durante la Comune, è stato eletto al Consiglio della Comune da parte del 10° arrondissement ed è stato membro della Commissione dei Sussidi. Dopo la Settimana sanguinante, venne arrestato il 7 luglio dai versagliesi, davanti alla corte marziale sostenne di essere stato eletto contro la proprio volontà e di aver sempre difeso la Chiesa. Fu condannato alla deportazione nella penisola Ducos in Nuova Caledonia, dove rifiutò di presentare domanda di grazia in quanto «ex-membro della Comune».
Dopo l'amnistia del 1880, ritornò in Francia, riprese la sua professione e divenne presidente della Solidarité des proscrits de 1871 (Solidarietà dei proscritti del 1871), che diventerà l'Association des Amis de la Commune de Paris (1871) (Associazione degli amici della Comune di Parigi). È entrato a far parte del Partito socialista rivoluzionario dei lavoratori di Jean Allemane e scrisse sul suo giornale, Le Parti ouvrier. Quando morì, a Parigi il 11 agosto 1902, faceva il gioielliere.



[1] Nel dipartimento dell'Hauts-de-Seine nella regione dell'Île-de-France.