BARTHÉLEMY
CIRODE
Nato il 30 ottobre 1843 a Nevers[1],
era un modellista e scultore membro dell'Internazionale,
fu delegato delle sezioni parigine di Vaugirard e Grenelle (entrambe nel 15°
arrondissement).
Alla fine di aprile 1870, la polizia dell'Impero,
che stava preparando il plebiscito dell'8 maggio, arrestò i principali
dirigenti dell'Internazionale
con la doppia accusa di cospirazione e di associazione segreta. Robin,
che aveva scritto una protesta, con i suoi compagni del Consiglio federale
parigino che l’hanno firmata, protestò pubblicamente contro quell’accusa e
sostenne per l'internazionale il diritto di essere la "cospirazione
permanente di tutti gli oppressi e gli sfruttati" (La
Marseillaise, 2 maggio 1870).
Incriminato al terzo processo dell'Internazionale,
Barthélemy Cirode, l’8 luglio 1870, venne giudicato per aver aderito a una
società segreta, e condannato per avere fatto parte, a Parigi, dell’A.I.T.
(dichiarata illegale) e condannato a due mesi di carcere e 25 franchi di
ammenda.
Condotto il 28 agosto 1870 nel carcere di Beauvais
(Oise[2]),
venne rilasciato il 5 settembre. Con Chalain
Combault
e Langevin,
tutti e quattro membri dell’Internazionale,
e col sindaco Anthine Corbon (designato sindaco il 7 settembre dal governo di
Difesa nazionale). Sotto la Comune, fu
commissario di polizia del quartiere di Saint-Lambert, 15°
arrondissement. Il 4°
Consiglio di guerra lo condannò in contumacia, il 5 ottobre 1872, a
vent'anni di lavori forzati e a 5.000 franchi di ammenda.
Rifugiatosi a Londra, Barthélemy Cirode fu un membro
della sezione federalista francese del 1871, e apparteneva alla loggia «La
Révolution».
Senza dubbio fu lui che, a Londra, nell’ottobre 1879
che parlando con un gruppo di esiliati Comunardi,
li incoraggiò a partecipare al congresso dei lavoratori socialisti di Marsiglia.
[1] Nel dipartimento
della Nièvre, nella regione Borgogna-Franca Contea.
[2] Dipartimento
francese della regione dell'Alta Francia.