venerdì 28 giugno 2019

02-14-COM02 – Amédée COMBAULT

AMÉDÉE COMBAULT


Amédée, Benjamin, Alexandre Combault è nato a Tours[1] il 16 novembre 1837; è stato un gioielliere, massone e uno dei membri fondatori dell'Internazionale.
Trasferitosi a Londra nel 1865, divenne presto affiliato alla loggia massonica di proscritti conosciuta come «le Filadelfie», di cui divenne uno dei membri più attivi.
Ritornò in Francia nel 1868. Durante il suo soggiorno in Inghilterra, appartenne per due anni al Consiglio Generale dell'Internazionale, dal 1866 al 1867.
Dopo le dimissioni il 19 febbraio 1868, a causa della persecuzione di cui erano oggetto, i quindici membri che componevano la commissione che dirigeva l'Ufficio di Parigi dell'Internazionale, una nuova commissione di nove membri venne eletta l'8 marzo che comprendeva Antoine Bourdon[2], Pierre Charbonneau, Amédée Combault, Léopold Granjon[3], Jean-Baptiste Humbert[4], Gabriel Mollin[5] e tre segretari corrispondenti: Émile Landrin, Benoît Malon ed Eugène Varlin. Per l'appartenenza all’Internazionale, società non autorizzata che raggruppava più di venti persone, tutti e nove sono stati condannati il 22 maggio a tre mesi di carcere e ad una multa di 100 Franchi. Questa condanna venne confermata in appello il 24 giugno.
Detenuto nel carcere di Sainte-Pelagie, Amédée Combault firmò, il 17 settembre 1868, la dichiarazione che i suoi compagni di prigionia e lui stesso, unendosi a Gustave Paul Cluseret, avevano elaborato un comunicato per protestare contro la risoluzione adottata dal 3° Congresso dell'Internazionale (Bruxelles, 6-13 settembre 1868) sostenendo che la Lega della pace e della libertà non aveva più motivo di esistere. I detenuti avevano ritenuto che "il diritto di credersi come l'unica espressione delle aspirazioni di un'epoca non può appartenere a nessuna associazione isolata" (Bourdon e Charbonneau non hanno firmato per ragioni sconosciute).
La Federazione francofona dell'Internazionale pubblicò un settimanale a Ginevra dal 23 gennaio 1869. Combault ne fu tra i collaboratori. Viveva allora in rue Lecourbe, numero 79, nel 15° arrondissement.
Dopo l'assassinio di Victor Noir, 10 Gennaio 1870, e l'arresto di Rochefort, il 7 febbraio, Amédée Combault fu tra coloro che esortarono i lavoratori alla calmare al fine di non compromettere l'esito della lotta per un’azione troppo precipitosa (appello del 9 febbraio).
Il 18 marzo 1870, partecipò alla riunione in cui venne sviluppato un progetto di statuto della Federazione parigina, discusso e adottato un mese dopo, il 19 aprile 1870. Nel corso delle riunioni, Combault, con Louis Chalain, rappresentava la sezione di Vaugirard la cui seggio era al numero 289 della via omonima, nel 15° arrondissement (Combault venne nominato 8 Febbraio 1870, dal Consiglio Generale a Londra, corrispondente della sezione nel mese di aprile, rappresentò anche la sezione della Villette ..) Nel corso della riunione del 19 aprile, disse: "Dobbiamo occuparci di politica, dal momento che il lavoro è soggetto alla politica. Va detto a voce alta, una volta per tutte, che vogliamo la Repubblica Sociale con tutte le sue conseguenze”.
Alla fine di aprile, la polizia dell'Impero, che stava preparando il plebiscito dell'8 maggio, arrestò i principali dirigenti dell'Internazionale sotto la doppia accusa di cospirazione e di società segreta. Robin, che ha scritto una protesta, e i suoi compagni del Consiglio federale di Parigi protestarono pubblicamente contro quest’accusa e ha sostenuto per l’Internazionale il diritto di essere la"cospirazione permanente di tutti gli oppressi e gli sfruttati." (La Marseillaise, 2 maggio 1870).
Due mesi dopo, Amédée Combault fu tra gli imputati al 3° processo dell'Internazionale, lavorava a Bruxelles ma venne al processo. L'8 luglio, venne condannato ad un anno di carcere, 100 franchi di ammenda e ad un anno di privazione dei diritti civili. Lo stesso mese, Amédée Combault firmò il manifesto contro la guerra franco-prussiana rivolto ai lavoratori di tutti i paesi. Trasferito nel carcere di Beauvais (Oise[6]), il 28 agosto 1870, fu rilasciato il 5 settembre 1870 grazie alla proclamazione della Repubblica avvenuta il giorno prima.
Capitano di una compagnia sedentaria durante l’assedio prussiano a Parigi, Amédée Combault faceva parte del Comitato repubblicano del 15° arrondissement, che ne è stato il delegato, con Louis Chalain, Barthélemy Cirode e Camille Langevin, tutti e quattro membri dell’Internazionale, e col sindaco Anthine Corbon (designato sindaco il 7 settembre dal governo di Difesa nazionale). Oratore nelle riunioni pubbliche, partecipò, il 3 maggio, all'apertura del club de la Révolution sociale nella chiesa di Saint-Michel, in rue Saint-Jean a, Batignolles, 17° arrondissement. È stato introdotto nella loggia inglese delle Filadelfie, ed intervenne il 26 aprile, allo Châtelet[7], alle riunioni dei massoni di Parigi che organizzarono la manifestazione del 29 a favore della Comune di Parigi.
All'inizio del 1871, Amédée Combault diresse la sezione dei Batignolles dell'Internazionale, la cui sede era in rue des Dames numero 3, nel 17° arrondissement. Viveva allora, in rue Dombasle 54 (15° arrondissement) e probabilmente continuò a gestire la sezione di Vaugirard. Amédée Combault non riuscì a farsi eleggere nelle elezioni della Comune del 26 marzo e del 16 aprile. Amico di Varlin e di François Jourde, fu nominato delegato del 17° arrondissement, poi direttore generale delle imposte dirette. Il 6° Consiglio di guerra lo condannò in contumacia, il 23 novembre 1872, alla deportazione in un carcere fortificato.
Rifugiatosi a Londra, Amédée Combault fu, secondo Testut[8], "una delle influenze della proscrizione francese". Ha organizzato una raccolta di fondi per i Comunardi deportati in Nuova Caledonia e, dopo aver frequentato i "Federati" ostili al Consiglio Generale, sarebbe stato, a Manchester, il vice di Anthime Dupont, che dirigeva una sezione inglese dell’Internazionale e appartenente al Consiglio federale inglese. Nel febbraio 1873 fu nominato dalla sezione francese di Nottingham per rappresentarla come delegato al Consiglio federale britannico (centralista). Pochi mesi dopo, era a Londra come corrispondente del Consiglio Generale dell'A.I.T. installato a New York.
Ha beneficiato dell’amnistia il 27 novembre 1879. Molto probabilmente non ne ha approfittato per tornare in Francia, come si evince da una lettera che scrisse a La Revue socialiste di Benoît Malon, datata Londra, 20 dicembre 1884.
Senza dubbio morì all'inizio di gennaio del 1895: secondo un rapporto del rilevatore «Jarvis» datato Londra, 16 gennaio 1895, i compagni dovevano incontrarsi al Cimitero di Finchley per seppellire Combault.
In un altro rapporto del 21 gennaio, si afferma che un centinaio di persone hanno partecipato alla cerimonia; molti anarchici tra cui Malatesta[9], Pouget[10], Lapie[11], Charpentier[12] e Louise Michel.




[1] Nel dipartimento Indre e Loira nella regione Centro-Valle della Loira.
[2] Nato il 6 novembre 1842 a Fleurieu-sur-Saône (Rodano); incisore in metallo; membro dell'Internazionale.
[3] Nato a Metz (Mosella) il 27 agosto 1845; morì a Parigi (6° arrondissement) il 2 luglio 1874; operaio; membro dell'Internazionale.
[4] Nato ad Abreschviller (Meurthe) il 29 aprile 1832; operaio; membro dell'Internazionale.
[5] Nato il 15 settembre 1835 a Bourges (Cher), morto il 18 ottobre 1912; doratore su metalli; membro del Circolo dei Proletari Positivisti e aderente dell'Internazionale.
[6] Dipartimento francese della regione dell'Alta Francia.
[7] Il théâtre du Châtelet è uno dei due teatri siti in place du Châtelet, a Parigi. Esso si trova lungo la rive droite della Senna nel 1° arrondissement di Parigi.
[8] Charles Testut è nato ad Auxerre (Yonne, Francia) il 20 marzo 1816, e morto il 1° luglio 1892 a New Orleans, in Louisiana; medico, giornalista e scrittore; membro del circolo libertario formato da Joseph Déjacque a New Orleans (Louisiana); spiritista; fondatore nel 1871 del quotidiano socialista L'Équité e membro della sezione 15 dell'A.I.T..
[9] Errico Malatesta (S.Maria Capua Vetere, Caserta, 14 dicembre 1853 - Roma, 22 luglio 1932) è stato il teorico e il rivoluzionario anarchico italiano più importante della storia dell'anarchismo. Insieme a Pierre-Joseph Proudhon, Michail Bakunin, Benjamin Tucker e Petr Kropotkin è in assoluto uno degli anarchici che hanno più di tutti diffuso nel mondo gli ideali dell'anarchia.
[10] Nato il 12 ottobre 1860 a Pont-de-Salars (Aveyron), morto il 21 luglio 1931 a Lozère (Seine-et-Oise); militante anarchico e sindacalista rivoluzionario; fondatore di Père Peinard, de La Sociale e de La Révolution; Assistente segretario della sezione federazioni della C.G.T. dal 1901 al 1908.
[11] Armand Lapie è nato a Saint-Erme (Aisne) il 26 aprile 1865, e moryo a Lione il 30 maggio 1940. Anarchico, ed editore.
[12] Attivista della Lega dei diritti umani di Seine-et-Oise [Essonne].