giovedì 25 luglio 2019

02-14-JOF03 – Jules JOFFRIN

JULES LOUIS ALEXANDRE JOFFRIN


Tomba di Jules Joffrin
(cimitero Père Lachaise, divisione 95)
Jules Louis Alexandre Joffrin è nato a Vendeuvre-sur-Barse[1], il 16 marzo 1846, ed è stato un politico francese.
Ha combattuto durante la guerra franco-prussiana del 1870. Nel 1871 sostenne la Comune di Parigi e il suo amico, l'avvocato Eugène Protot, capo del Ministero della Giustizia. Dopo la Settimana sanguinante, fu costretto all'esilio e scappò in Inghilterra come rifugiato politico per undici anni. Fece parte del gruppo possibilista del partito socialista, che si opponeva alle posizioni ortodosse di Jules Guesde. Dopo l'amnistia del 1880, ritornò in Francia e divenne membro del consiglio comunale di Parigi nel 1882, e vicepresidente dello stesso nel 1888 e nel 1889.
Nel 1888, in reazione al boulangismo[2], Clemenceau, Arthur Ranc e Joffrin crearono la Société des Droits de l'Homme et du Citoyen (Società dei diritti dell’Uomo e del Cittadino) contro il cesarismo e il plebiscito del generale Boulanger[3]: "A queste diverse manifestazioni dell'indignazione repubblicana provocate dagli inizi del boulangismo, è stata fatta una conclusione pratica. Da ogni parte si capiva. In primo luogo, la gioventù repubblicana si è organizzata nella Lega anti-plebiscitaria, alla quale tutti i repubblicani del parlamento e della stampa hanno immediatamente aderito. Un'altra società si fonderà presto, in mezzo ad un profondo entusiasmo, tra le tonalità più diverse e finora più divise dell'opinione repubblicana. Sull’appello dei signori Clemenceau, Joffrin e Ranc, è stata fondata la Società dei Diritti dell'Uomo e del Cittadino"[4].
Attaccato violentemente dagli organi Boulangisti, L'Intransigeant[5] e La France, vinse contro di loro una causa per diffamazione, e nel 1889 contese il 18° arrondissement di Parigi al Generale Boulanger, che ottenne una maggioranza di 2.000 voti, ma venne dichiarato ineleggibile.
Joffrin venne ammesso alla Camera sono dopo una accesa discussione, e continuò ad essere attaccato dai nazionalisti. Morì a Parigi il 15 settembre 1890 ed è stato sepolto presso il Cimitero del Père-Lachaise (95ª Divisione).
A lui è stata dedicata una stazione della metropolitana di Parigi.



[1] Nel dipartimento dell'Aube nella regione del Grand Est.
[2] Movimento politico francese, a carattere nazionalista, che, nella Terza Repubblica, ebbe a capo il generale G.-E. Boulanger (1837-1891), da cui prese il nome.
[3] Georges-Ernest-Jean-Marie Boulanger, generale e uomo politico francese, nato a Rennes il 29 aprile 1837, morto a Bruxelles il 30 settembre 1891. Si presentò come candidato alla deputazione nel dipartimento del Nord, e fu eletto (1888). Nel suo programma elettorale aveva propugnata la revisione della costituzione del 1875. Malgrado l'appoggio di partiti filo monarchici e bonapartisti, la sua proposta di revisione fu respinta dalla camera dei deputati e lo spettacolo dell'ibrida coalizione che lo sosteneva risvegliò le diffidenze dei repubblicani moderati, che furono spinti a riavvicinarsi ai radicali per la difesa del regime. L'allarme divenne più forte quando la stessa capitale rinnovò l'investitura di Boulanger, nominandolo deputato a grande maggioranza. Il generale non nascose il suo proposito d'aspirare alla presidenza della Repubblica, ritenuta dai più una semplice tappa verso la restaurazione della monarchia. Il ministro dell'Interno, Constant, iniziò silenziosamente una procedura giudiziaria, imputando del delitto di alto tradimento il Boulanger; il quale, preso d'un tratto dal panico, fuggì a Bruxelles il 1° aprile 1889.
[4] Lissagaray, Le bilan de Boulanger.
[5] L'Intransigeant era un quotidiano francese, fondato a Parigi nel luglio 1880 da Eugène Mayer, direttore di La Lanterne, e da Henri Rochefort, che divenne il suo primo editore. Inizialmente un giornale di opposizione di sinistra, fu stampato in circa 70.000 copie quando fu creato nel 1880 e formato da 4 pagine vendute per 5 centesimi Si spostò verso destra durante l'affare Boulanger (Rochefort sostenne Boulanger) e divenne un importante giornale di destra negli anni '20. evolvendosi rapidamente verso posizioni nazionaliste. Nel 1898, partecipò al coro della stampa antisemita ostile a Dreyfus. L'Instransigeant cessò la pubblicazione l'11 giugno 1940, dopo la debacle del 40 giugno. Conobbe una breve ricomparsa, dal 13 maggio 1947, con Paul Gordeaux , direttore. Il titolo fu assorbito il 30 settembre 1948 da Paris-Presse, che prese il titolo Paris Presse, L'Intransigeant. A sua volta, questo titolo fu assorbito da France-Soir nel 1970.