JULES LOUIS ALEXANDRE JOFFRIN
Tomba di Jules Joffrin (cimitero Père Lachaise, divisione 95) |
Jules Louis Alexandre Joffrin è nato a Vendeuvre-sur-Barse[1],
il 16 marzo 1846, ed è stato un politico francese.
Ha combattuto durante la guerra
franco-prussiana del 1870. Nel 1871 sostenne la Comune di
Parigi e il suo amico, l'avvocato Eugène
Protot, capo del Ministero della Giustizia. Dopo la Settimana
sanguinante, fu costretto all'esilio e scappò in Inghilterra come rifugiato
politico per undici anni. Fece parte del gruppo possibilista del partito
socialista, che si opponeva alle posizioni ortodosse di Jules
Guesde. Dopo l'amnistia
del 1880, ritornò in Francia e divenne membro del consiglio comunale di
Parigi nel 1882, e vicepresidente dello stesso nel 1888 e nel 1889.
Nel 1888, in reazione al
boulangismo[2], Clemenceau,
Arthur
Ranc e Joffrin crearono la Société des Droits de l'Homme et du Citoyen
(Società dei diritti dell’Uomo e del Cittadino) contro il cesarismo e il
plebiscito del generale Boulanger[3]:
"A queste diverse manifestazioni dell'indignazione repubblicana
provocate dagli inizi del boulangismo, è stata fatta una conclusione pratica.
Da ogni parte si capiva. In primo luogo, la gioventù repubblicana si è
organizzata nella Lega anti-plebiscitaria, alla quale tutti i repubblicani del
parlamento e della stampa hanno immediatamente aderito. Un'altra società si
fonderà presto, in mezzo ad un profondo entusiasmo, tra le tonalità più diverse
e finora più divise dell'opinione repubblicana. Sull’appello dei signori Clemenceau,
Joffrin e Ranc,
è stata fondata la Società dei Diritti dell'Uomo e del Cittadino"[4].
Attaccato violentemente dagli organi Boulangisti, L'Intransigeant[5]
e La France, vinse contro di loro una causa per diffamazione, e nel 1889
contese il 18°
arrondissement di Parigi al Generale Boulanger, che ottenne una maggioranza
di 2.000 voti, ma venne dichiarato ineleggibile.
Joffrin venne ammesso alla Camera sono dopo una accesa
discussione, e continuò ad essere attaccato dai nazionalisti. Morì a Parigi il
15 settembre 1890 ed è stato sepolto presso il Cimitero del Père-Lachaise
(95ª Divisione).
A lui è stata dedicata una stazione della metropolitana di Parigi.
[1] Nel
dipartimento dell'Aube nella regione del Grand Est.
[2] Movimento politico francese, a
carattere nazionalista, che, nella Terza Repubblica, ebbe a capo il generale
G.-E. Boulanger (1837-1891), da cui prese il nome.
[3] Georges-Ernest-Jean-Marie Boulanger,
generale e uomo politico francese, nato a Rennes il 29 aprile 1837, morto a
Bruxelles il 30 settembre 1891. Si presentò come candidato alla deputazione nel
dipartimento del Nord, e fu eletto (1888). Nel suo programma elettorale aveva
propugnata la revisione della costituzione del 1875. Malgrado l'appoggio di
partiti filo monarchici e bonapartisti, la sua proposta di revisione fu
respinta dalla camera dei deputati e lo spettacolo dell'ibrida coalizione che
lo sosteneva risvegliò le diffidenze dei repubblicani moderati, che furono
spinti a riavvicinarsi ai radicali per la difesa del regime. L'allarme divenne
più forte quando la stessa capitale rinnovò l'investitura di Boulanger,
nominandolo deputato a grande maggioranza. Il generale non nascose il suo
proposito d'aspirare alla presidenza della Repubblica, ritenuta dai più una
semplice tappa verso la restaurazione della monarchia. Il ministro
dell'Interno, Constant, iniziò silenziosamente una procedura giudiziaria,
imputando del delitto di alto tradimento il Boulanger; il quale, preso d'un
tratto dal panico, fuggì a Bruxelles il 1° aprile 1889.
[4] Lissagaray, Le bilan de
Boulanger.
[5] L'Intransigeant era un quotidiano
francese, fondato a Parigi nel luglio 1880 da Eugène Mayer, direttore di La
Lanterne, e da Henri Rochefort, che divenne il suo primo editore. Inizialmente
un giornale di opposizione di sinistra, fu stampato in circa 70.000 copie
quando fu creato nel 1880 e formato da 4 pagine vendute per 5 centesimi Si
spostò verso destra durante l'affare Boulanger (Rochefort sostenne Boulanger) e
divenne un importante giornale di destra negli anni '20. evolvendosi
rapidamente verso posizioni nazionaliste. Nel 1898, partecipò al coro della
stampa antisemita ostile a Dreyfus. L'Instransigeant cessò la pubblicazione
l'11 giugno 1940, dopo la debacle del 40 giugno. Conobbe una breve ricomparsa,
dal 13 maggio 1947, con Paul Gordeaux , direttore. Il titolo fu assorbito il 30
settembre 1948 da Paris-Presse, che prese il titolo Paris Presse,
L'Intransigeant. A sua volta, questo titolo fu assorbito da France-Soir nel
1970.