LOUIS-JULES TROCHU
Louis-Jules
Trochu era stato un generale e politico francese. È nato a Le Palais[1]
il 12 marzo 1815, mentre Napoleone Bonaparte si apprestava a marciare
trionfalmente su Parigi per la seconda volta. Suo zio Benjamin Clemançon, fu
una figura fondamentale nella sua vita e lo avviò alla carriera militare avendo
egli stesso servito nelle armate napoleoniche.
Trochu venne
educato all'École spéciale militaire de Saint-Cyr, ove uscì nel 1837 per poi
essere promosso tenente nel 1840 e capitano nel 1843. Egli prestò servizio col
grado di capitano in Algeria al comando del maresciallo Thomas Robert Bugeaud
de la Piconnerie il quale, in riconoscimento del valore dimostrato nelle
battaglie di Sidi Yussuf e Isly, lo nominò suo aiutante di campo personale
conferendogli importanti commissioni. Promosso maggiore nel 1845, Trochu venne
nominato colonnello dal 1853 e prese quindi parte alla Guerra di Crimea
dapprima come aiutante di campo del maresciallo Jacques Leroy de Saint Arnaud e
poi come generale di brigata. In questo stesso periodo egli ricevette la commenda
della Legion d'Onore e venne nominato poi generale di divisione a seguito del
suo ferimento durante l'Assedio di Sebastopoli. Durante la campagna in Italia
del 1859, ottenne il comando della 2ª divisione e si guadagnò il titolo di
Grand'Ufficiale della Legion d'Onore dopo aver combattuto valorosamente a
Magenta ed a Solferino alla testa dei propri uomini.
Nel 1866
Trochu divenne ispettore d'esercito in preparazione della riorganizzazione
degli schemi militari dell'impero e pubblicò anonimamente quello stesso anno il
volume L'Armée française en 1867, lavoro ispirato da sentimento
orleanisti che raggiunse le dieci riedizioni nel giro di pochi mesi e giunse a
venti nel 1870. La fama acquisita gli aprì le porte della corte imperiale ed
egli ricoprì un ruolo sempre più rilevante nei preparativi alla guerra
franco-prussiana. Dopo i primi disastri del 1870, egli venne nominato dall'imperatore
in persona primo comandante delle truppe del campo di Châlons e poco dopo, il
17 agosto, divenne governatore di Parigi e comandante in capo di tutte le forze
destinate alla difesa della capitale, forze che includevano 120.000 soldati
regolari, 80.000 mobili e 330.000 membri della Guardia
Nazionale.
Trochu lavorò
alacremente per la difesa di Parigi e anche durante l'assedio
di Parigi egli diede prova di essere un maestro delle tecniche di difesa
passiva. Allo scoppio della rivoluzione il 4
settembre di quell'anno, egli divenne presidente del Governo
della Difesa Nazionale sebbene una manifestazione popolare il 31
ottobre di quell'anno si scagliò contro la sua presenza al governo, essendo
egli sentito come una rappresentanza di quell'imperatore
che durante la battaglia
di Sedan qualche tempo prima era stato catturato e dichiarato decaduto. Il
suo piano per difendere la città venne però alla fine vanificato ed egli
dovette dimettersi dalla carica di governatore di Parigi il 22 gennaio 1871
consegnando la carica al generale Joseph
Vinoy, mantenendo la presidenza del governo sino all'armistizio firmato nel
febbraio di quell'anno. Dopo la disastrosa Battaglia di Buzenval, infatti, la
popolazione stessa richiese la rimozione di Trochu dal governo, ritenuto
responsabile del fallimento di una parte cruciale della guerra
franco-prussiana.
Egli venne
eletto all'Assemblea Nazionale in otto dipartimenti, ma decise di rappresentare
Morbihan[2].
Nell'ottobre del1871 egli venne eletto anche presidente del consiglio generale
per Morbihan[2]. Nel luglio del 1872 si ritirò dalla vita politica e nel 1873
anche dall'esercito. Pubblicò nel 1873 l'opera Pour la vérité et pour la
justice, una giustificazione pubblica del Governo
della Difesa Nazionale, e nel 1879 L'Armée française en 1879, par un
officier en retraite, una sorta di supplemento al suo lavoro del 1867.
Trochu morì a
Tours nella notte tra il 6 ed il 7 ottobre 1896. I funerali, tenutisi il 10
ottobre successivo nella chiesa di Saint Pierre des Corps, vennero celebrati
dall'arcivescovo di Tours, René François Renou. Secondo la sua volontà, venne
sepolto in una tomba spartana nel cimitero de la Salle.
Victor
Hugo lo ha segnato con una definizione graffiante: «Trochu, participio
passato del verbo Trop Choir». In L’année
Terrible, sotto gennaio 1871, poema XII, il poeta
scrive:
«Ma, di nuovo, chi è allora
per questo pover'uomo
Consegnata
questa Parigi che contiene Sparta e Roma?
Dove stiamo
cercando questa guida?
Chi, allora,
ai nostri terribili destini l'ha mescolato? (...)
Prendiamo per
leader e per ausiliari
Non sappiamo
cosa sia il pessimo conduttore oscuro
Lento e
fedele, avendo alle spalle la notte
Il cui
istinto supremo sarebbe di essere immobile (...)
senza
tattiche, senza scopo, senza rabbia, senza arte
(...) piccolo
camminatore umile, noioso e ventoso,
Sognatore come la talpa, utile come l'asino».