DOMINIQUE
CASIMIR BOUIS
Dominique Casimir Bouis è nato a Tolone[1] il 3 settembre d è stato un giornalista,
scrittore, politico, avvocato e membro attivo della Comune di
Parigi. Ha studiato legge a Parigi e ha lavorato come avvocato a Tolone.
Amico di Blanqui,
collaborò al suo giornale La
Patrie en danger e durante il periodo della Comune fu
uno dei principali redattori del quotidiano Le
Cri du Peuple, fondato da Jules
Vallès.
Se lo stile di questi, come quello di Pierre
Denis, era improntato a un realismo semplice e rigoroso, lo stile di Bouis,
come quello di Jean-Baptiste
Clément, indulgeva spesso a un'eloquenza sentimentale e ad una facile
indignazione.
Così, nel n°
32 di Le Cri du Peuple scriveva: «Noi vogliamo vivere, alla fine ... Noi
siamo stati i diseredati eterni, noialtri. Noi siamo quel popolo di sfruttati
che durante seimila anni ha sanguinato su tutte le strade, rantolato su tutti i
calvari, e noi dobbiamo prendere la nostra rivincita - la rivincita della
giustizia».
Fu tra i firmatari dell'Affiche
Rouge, esposto sulle mura di Parigi il 7 gennaio 1871, che denunciava
l'incapacità del governo e chiedeva, per la prima volta, la costituzione della Comune.
Alla caduta della Comune
cercò di espatriare in Belgio, ma fu arrestato e condannato alla deportazione
nell’Isola dei Pini in Nuova
Caledonia. Il 16 luglio 1873 cercò di fuggire. Fu ripreso, e venne
nuovamente imprigionato il 4 maggio 1875. Fu amnistiato
nel 1879 e in ottobre ospitò Blanqui
nella propria casa di Tolone. Si candidò nel 1883 all'Assemblea Nazionale ma
non venne eletto e lasciò la politica.
È morto a Tolone il 6 ottobre 1916.
[1] Città
del sud est della Francia, capoluogo del dipartimento del Var, parte della
regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra.