venerdì 6 settembre 2019

03-04-01 - Jean-Baptiste DUMAY

JEAN-BAPTISTE DUMAY

 


Nato a Le Creusot il 10 Settembre del 1841, Jean-Baptiste Dumay era un operaio tornitore; sposato, padre di famiglia, attivista dell’Internazionale e deputato socialista. Figlio postumo di un mastro miniatore delle miniere di carbone della Società Schneider ucciso dal grisou. Da bambino, ha frequentato un insegnante licenziato dal Secondo Impero ed ex deportato dal dicembre 1851.

Allievo delle scuole primarie della Società Schneider, entrò in officina all'età di tredici anni come apprendista tornitore meccanico. Ne fu cacciato all’età di diciannove anni per aver incitato gli apprendisti a fare delle rivendicazioni per le loro condizioni di lavoro. Ne approfittò per fare un giro nella Francia operaia, arrangiandosi a lavorare come operaio a Lione, Marsiglia, Parigi, Digione[1] e in altre città. 

Nel 1860 dovette svolgere cinque anni e mezzo di servizio militare nell'esercito del Secondo Impero, a Cherbourg[2], poi nell'arsenale di Rennes[3], a Lione e infine a Saint-Etienne.

Rientrò a Le Creusot nel 1868, dove tornò a lavorare nelle officine di Schneider, e diventò il capo di un comitato repubblicano che faceva propaganda a Le Creusot contro Napoleone III e il suo amico Eugène Schneider.

Partecipò all'organizzazione dei grandi scioperi dei metallurgici e dei minatori creusottini nel gennaio e nel marzo 1870, ma, malato, dovette lasciare la direzione della lotta ad Assi. In quest’occasione, incontrò Benoît Malon, inviato speciale del giornale La Marseillaise (La Marsigliese), che divenne suo amico e che su di lui esercitò una profonda influenza. Organizzò quindi la lotta repubblicana a Le Creusot alla fine dell'Impero: creò, il 18 marzo 1870, con l'aiuto di Eugène Varlin, una sezione della PrimaInternazionale di cui era segretario-corrispondente; partecipò alla campagna contro il plebiscito dell'8 maggio 1870 (a Le Creusot maggioranza fu dei «NO»); partecipò alla dimostrazione di strada, l’8 agosto, contro la dichiarazione di guerra alla Prussia. Questa azione lo ha portato a essere rimosso definitivamente dalle officine di Schneider. Benoît Malon, in una lettera a Combault, del 12 aprile 1870, lo segnalò come pieno di «capacità lavorativa».

La caduta dell'Impero costrinse Eugène Schneider all'esilio in Inghilterra e all'ascensione dei repubblicani al potere locale. Jean-Baptiste Dumay animò il Comitato di Difesa nazionale che organizzò la lotta contro i prussiani secondo le istruzioni di Gambetta. Il nuovo prefetto lo nominò sindaco provvisorio di Le Creusot nel settembre 1870. Rifornì gli eserciti del centro che venivano a combattere verso Dijon[1], coprendo Le Creusot, - organizzò la Guardia Nazionale dei Lavoratori, resistette agli attacchi dei dirigenti delle officine che cercarono di portarlo dentro lo spirito di Gambetta; diresse il Comitato repubblicano socialista che scatenò un'intensa vita politica a Le Creusot: esisteva un Club dove Dumay si rivelò un eccellente oratore. Candidato alle elezioni legislative dell'8 febbraio 1871, nella lista dei repubblicani gambettisti guidati da Garibaldi, ottenne 44.000 voti in Saône-et-Loire[4], ma la sua lista fu battuta.

Quando a Parigi fu proclamata la Comune, Dumay si schierò dalla sua parte contro Thiers e i versaigliesi. Aiutato da Albert Leblanc, delegato della Comune nelle province, preparò con cura l'annuncio della Comune di Le Creusot, che ebbe luogo il 26 marzo 1871. Ma, proprio il giorno successivo, il prefetto occupò nuovamente Le Creusot con la truppa. Dumay, fatto prigioniero, riuscì a fuggire, nascondendosi a Le Creusot in attesa della fine della lotta tra Versailles e Parigi. Eletto consigliere il 30 aprile con tre della sua stessa lista, non poté prendere parte alle sedute municipali e venne dimesso nel 1873. Si unì ai rivoluzionari creusottini in esilio a Ginevra dove lui stesso arrivò il 10 luglio 1871. La corte d'assise di Chalon-sur-Saône[5] lo condannò in contumacia, il 9 settembre 1871, ai lavori forzati a vita, dopo aver assolto a giugno tredici accusati che si erano presentati al processo. 

Durante il suo soggiorno in Svizzera, lavorò nelle officine per la riparazione delle macchine che servivano per lo scavo del tunnel del San Gottardo. Nello stesso periodo, militò in una sezione di propaganda e d’azione rivoluzionaria socialista di Ginevra, istituita l'8 settembre 1871 su iniziativa di proscritti francesi e ostili al ConsiglioGenerale dell'Internazionale tenutosi a Londra.

Egli rappresentò questa sezione al Congresso della Federazione del Giura tenutosi a Le Locle il 19 maggio 1872.

Rientrato in Francia nel 1879, dopo l’amnistia, tornò a Le Creusot dove assunse la direzione del movimento operaio della città e dove creò la Federazione operaia della Saône-et-Loire[1], che aveva lo scopo di riunire gli attivisti delle associazioni sindacali con quelli del giovane Partito laburista, ed organizzò uno sciopero a Montceau-les-Mines[6].

Nel 1882, si trasferì a Parigi, andando ad abitare in rue de la Mare, 67. Nel 1884, fu candidato alle elezioni comunali nel distretto di Belleville (20° arrondissement di Parigi) dove ottenne il 24 e poi il 27% dei voti. Nell'ottobre 1886, partecipò come delegato al congresso costitutivo della Federazione nazionale dei sindacati che si tenne a Lione. Rappresentava gli orafi, i fabbri, gli operai delle fonderie di rame e tornitori ottici di Parigi. Ha militato nella Federazione dei lavoratori socialisti guidata da Paul Brousse, quindi, dopo la scissione del 1890, nel Partito operaio socialista rivoluzionario guidato da Jean Allemane.

Fu eletto consigliere comunale nel 1887 con il 35,92% di voti nel 1° turno, e deputato di Belleville nel 1889. Nello stesso anno, fu delegato al congresso di fondatore della Seconda Internazionale.

Il 4 Maggio 1891 nell’interpellanza al Ministro degli Interni Constans circa le fucilazioni di Fourmies[7], esclamò: "Dico a coloro che hanno altrimenti ordinato, almeno preparato queste infamie, coprendo in anticipo i loro subordinati, che non possono sottrarsi alle loro responsabilità. Ci dirà tra poco, signor Ministro degli Interni [...] qual è la sua parte di responsabilità. Ma che ne abbiate poco o che ne abbiate molto, che si trovi anche in questa assemblea una maggioranza per assolvervi, sono ben certo che nel mondo operaio non vi sarà concesso il beneficio delle circostanze attenuanti e che vi porterete, per tutta la vita i segni di Fourmies come l'Impero porterà i segni de La Ricamarie[8]”. L'ordine del giorno sulla fiducia del governo è stata votata con 356 voti favorevoli e 33 contrari.

Nel 1892, Dumay si recò in Algeria insieme ad Allemane per riorganizzare e organizzare dei gruppi. Per ragioni poco note, lasciò il suo posto come deputato nel 1893 per recarsi a Saint-Étienne.

Dal 1896 al 1905 è stato direttore della Borsa del Lavoro a Parigi, nel 1906, è stato Segretario della Camera consultiva dei sindacati.

Nel 1914, andò a vivere a Chelles[9], quando i tedeschi si avvicinarono alla città, Dumay fu nominato sindaco ad interim e organizzò la resistenza della città durante la 1ª Guerra Mondiale.. Nel 1924, apparteneva alla sezione S.F.I.O.[10] della città e fu candidato alle elezioni senatoriali del marzo 1924 nel dipartimento.

Jean-Baptiste Dumay morì a Parigi il 27 aprile 1926. Le sue ceneri si trovano nel colombario del cimitero di Père-Lachaise cassa 5562.



[1] Capoluogo del dipartimento della Côte-d'Or e prefettura della regione Borgogna-Franca Contea.

[2] Nel dipartimento della Manica nella regione della Normandia.

[3] Capoluogo della Bretagna e prefettura del dipartimento dell'Ille-et-Vilaine.

[4] Dipartimento francese della regione Borgogna-Franca Contea.

[5] Nel dipartimento della Saona e Loira nella regione della Borgogna-Franca Contea.

[6] Nel dipartimento della Saona e Loira nella regione della Borgogna-Franca Contea.

[7] Le fucilate di Fourmies, comune francese situato nel dipartimento del Nord nella regione del Nord-Passo di Calais, fu un evento che ebbe avuto luogo il 1° maggio del 1891. Quel giorno, terminò nel sangue ad una manifestazione pacifica di lavoratori che chiedevano la giornata lavorativa di 8 ore. Il bilancio fu di nove morti e 35 feriti.

[8] La Ricamarie è un comune francese situato nel dipartimento della Loira nella regione Auvergne-Rodano-Alpi. La città era un centro della lotta dei minatori francesi per migliorare le loro condizioni di vita). L'evento principale ebbe luogo il 6 giugno 1869, in un luogo chiamato La Brule, quando il 4° Reggimento di Fanteria sparò sulla popolazione raccolta nel burrone Brûlé: la sparatoria di Brûlé fece 14 morti tra cui un bambino di 16 mesi e molti feriti.

[9] Nel dipartimento di Senna e Marna nella regione dell'Île-de-France.

[10] La Sezione Francese dell'Internazionale Operaia è stato un partito politico francese, di natura socialista, attivo dal 1905 al 1969.