JEAN-BAPTISTE
DUMAY
Nato a Le Creusot
il 10 Settembre del 1841, Jean-Baptiste Dumay era un operaio tornitore;
sposato, padre di famiglia, attivista dell’Internazionale
e deputato socialista. Figlio postumo di un mastro miniatore delle miniere di carbone
della Società Schneider ucciso dal grisou. Da bambino, ha frequentato un
insegnante licenziato dal Secondo
Impero ed ex deportato dal dicembre 1851.
Allievo delle scuole primarie della Società Schneider, entrò in officina all'età di tredici anni come apprendista tornitore meccanico. Ne fu cacciato all’età di diciannove anni per aver incitato gli apprendisti a fare delle rivendicazioni per le loro condizioni di lavoro. Ne approfittò per fare un giro nella Francia operaia, arrangiandosi a lavorare come operaio a Lione, Marsiglia, Parigi, Digione[1] e in altre città.
Nel 1860 dovette svolgere
cinque anni e mezzo di servizio militare nell'esercito del Secondo
Impero, a Cherbourg[2],
poi nell'arsenale di Rennes[3],
a Lione e
infine a Saint-Etienne.
Rientrò a Le Creusot
nel 1868, dove tornò a lavorare nelle officine di Schneider, e diventò il
capo di un comitato repubblicano che faceva propaganda a Le Creusot
contro Napoleone
III
e il suo amico Eugène Schneider.
Partecipò
all'organizzazione dei grandi scioperi dei metallurgici e dei minatori creusottini
nel gennaio e nel marzo 1870, ma, malato, dovette lasciare la direzione della
lotta ad Assi.
In quest’occasione, incontrò Benoît
Malon, inviato speciale del giornale La
Marseillaise (La Marsigliese),
che divenne suo amico e che su di lui esercitò una profonda influenza.
Organizzò quindi la lotta repubblicana a Le Creusot
alla fine
dell'Impero: creò, il 18 marzo 1870, con l'aiuto di Eugène
Varlin, una sezione della PrimaInternazionale di cui era segretario-corrispondente; partecipò alla
campagna contro il plebiscito dell'8 maggio 1870 (a Le Creusot maggioranza fu
dei «NO»); partecipò alla dimostrazione di strada, l’8 agosto, contro la
dichiarazione di guerra
alla Prussia. Questa azione lo ha portato a essere rimosso definitivamente dalle
officine di Schneider. Benoît
Malon, in una lettera a Combault,
del 12 aprile 1870, lo segnalò come pieno di «capacità lavorativa».
La caduta
dell'Impero costrinse Eugène Schneider all'esilio in Inghilterra e all'ascensione
dei repubblicani al potere locale. Jean-Baptiste Dumay animò il Comitato di
Difesa nazionale che organizzò la lotta contro i prussiani secondo le
istruzioni di Gambetta.
Il nuovo prefetto lo nominò sindaco provvisorio di Le Creusot
nel settembre 1870. Rifornì gli eserciti del centro che venivano a combattere verso
Dijon[1], coprendo Le Creusot,
- organizzò la Guardia
Nazionale dei Lavoratori, resistette agli attacchi dei dirigenti delle officine
che cercarono di portarlo dentro lo spirito di Gambetta;
diresse il Comitato repubblicano socialista che scatenò un'intensa vita
politica a Le Creusot: esisteva un Club dove
Dumay si rivelò un eccellente oratore. Candidato alle elezioni legislative
dell'8 febbraio 1871, nella lista dei repubblicani gambettisti guidati da Garibaldi,
ottenne 44.000 voti in Saône-et-Loire[4],
ma la sua lista fu battuta.
Quando a Parigi fu proclamata la Comune, Dumay si schierò dalla sua parte contro Thiers e i versaigliesi. Aiutato da Albert Leblanc, delegato della Comune nelle province, preparò con cura l'annuncio della Comune di Le Creusot, che ebbe luogo il 26 marzo 1871. Ma, proprio il giorno successivo, il prefetto occupò nuovamente Le Creusot con la truppa. Dumay, fatto prigioniero, riuscì a fuggire, nascondendosi a Le Creusot in attesa della fine della lotta tra Versailles e Parigi. Eletto consigliere il 30 aprile con tre della sua stessa lista, non poté prendere parte alle sedute municipali e venne dimesso nel 1873. Si unì ai rivoluzionari creusottini in esilio a Ginevra dove lui stesso arrivò il 10 luglio 1871. La corte d'assise di Chalon-sur-Saône[5] lo condannò in contumacia, il 9 settembre 1871, ai lavori forzati a vita, dopo aver assolto a giugno tredici accusati che si erano presentati al processo.
Durante il
suo soggiorno in Svizzera, lavorò nelle officine per la riparazione delle
macchine che servivano per lo scavo del tunnel del San Gottardo. Nello stesso
periodo, militò in una sezione di propaganda e d’azione rivoluzionaria
socialista di Ginevra, istituita l'8 settembre 1871 su iniziativa di proscritti
francesi e ostili al ConsiglioGenerale dell'Internazionale tenutosi a
Londra.
Egli
rappresentò questa sezione al Congresso della Federazione
del Giura tenutosi a Le Locle il 19 maggio 1872.
Rientrato in
Francia nel 1879, dopo l’amnistia,
tornò a Le
Creusot dove assunse la direzione del movimento operaio della
città e dove creò la Federazione operaia della
Saône-et-Loire[1], che aveva lo scopo di riunire gli attivisti delle associazioni
sindacali con quelli del giovane Partito laburista, ed organizzò uno sciopero a
Montceau-les-Mines[6].
Nel 1882, si
trasferì a Parigi, andando ad abitare in rue de la Mare, 67. Nel 1884, fu
candidato alle elezioni comunali nel distretto di Belleville
(20°
arrondissement di Parigi) dove ottenne il 24 e poi il 27% dei voti.
Nell'ottobre 1886, partecipò come delegato al congresso costitutivo della
Federazione nazionale dei sindacati che si tenne a Lione.
Rappresentava gli orafi, i fabbri, gli operai delle fonderie di rame e
tornitori ottici di Parigi. Ha militato nella Federazione dei lavoratori
socialisti guidata da Paul
Brousse, quindi, dopo la scissione del 1890, nel Partito operaio socialista
rivoluzionario guidato da Jean
Allemane.
Fu eletto consigliere comunale
nel 1887 con il 35,92% di voti nel 1° turno, e deputato
di Belleville nel 1889. Nello stesso anno, fu delegato
al congresso di fondatore della Seconda Internazionale.
Il 4 Maggio
1891 nell’interpellanza al Ministro degli Interni Constans circa le fucilazioni
di Fourmies[7], esclamò: "Dico a coloro che hanno altrimenti
ordinato, almeno preparato queste infamie, coprendo in anticipo i loro
subordinati, che non possono sottrarsi alle loro responsabilità. Ci dirà
tra poco, signor Ministro degli Interni [...] qual è la sua parte di
responsabilità. Ma che ne abbiate poco o che ne abbiate molto, che si trovi
anche in questa assemblea una maggioranza per assolvervi, sono ben certo che nel mondo operaio non vi sarà concesso
il beneficio delle circostanze attenuanti e che vi porterete,
per tutta la vita i segni di Fourmies come l'Impero
porterà i segni de La
Ricamarie[8]”.
L'ordine del giorno sulla fiducia del governo è stata votata con 356 voti
favorevoli e 33 contrari.
Nel 1892, Dumay si recò in
Algeria insieme ad Allemane
per riorganizzare e organizzare dei gruppi. Per ragioni poco note, lasciò il
suo posto come deputato nel 1893 per recarsi a Saint-Étienne.
Dal 1896 al
1905 è stato direttore della Borsa del Lavoro a Parigi, nel 1906, è stato
Segretario della Camera consultiva dei sindacati.
Nel 1914, andò a
vivere a Chelles[9], quando
i tedeschi si avvicinarono alla città, Dumay fu nominato sindaco ad interim e
organizzò la resistenza della città durante la 1ª
Guerra Mondiale.. Nel 1924, apparteneva alla sezione S.F.I.O.[10]
della città e fu candidato alle elezioni senatoriali del marzo 1924 nel
dipartimento.
Jean-Baptiste Dumay morì a Parigi il 27 aprile 1926. Le sue ceneri
si trovano nel colombario del cimitero di Père-Lachaise
cassa 5562.
[1] Capoluogo del dipartimento della
Côte-d'Or e prefettura della regione Borgogna-Franca Contea.
[2] Nel dipartimento della Manica nella
regione della Normandia.
[3] Capoluogo della Bretagna e
prefettura del dipartimento dell'Ille-et-Vilaine.
[4] Dipartimento
francese della regione Borgogna-Franca Contea.
[5] Nel
dipartimento della Saona e Loira nella regione della Borgogna-Franca Contea.
[6] Nel dipartimento della Saona e Loira nella regione
della Borgogna-Franca Contea.
[7] Le fucilate di Fourmies, comune
francese situato nel dipartimento del Nord nella regione del Nord-Passo di
Calais, fu un evento che ebbe avuto luogo il 1° maggio del 1891. Quel giorno,
terminò nel sangue ad una manifestazione pacifica di lavoratori che chiedevano
la giornata lavorativa di 8 ore. Il bilancio fu di nove morti e 35 feriti.
[8] La Ricamarie è un comune francese situato
nel dipartimento della Loira nella regione Auvergne-Rodano-Alpi. La città era
un centro della lotta dei minatori francesi per migliorare le loro condizioni
di vita). L'evento principale ebbe luogo il 6 giugno
[9] Nel
dipartimento di Senna e Marna nella regione dell'Île-de-France.
[10] La
Sezione Francese dell'Internazionale Operaia è stato un partito politico
francese, di natura socialista, attivo dal 1905 al 1969.