mercoledì 17 marzo 2021

02-14-AND32 - Henri Émile ANDRIEUX

 HENRI ANDRIEUX

 

 

Il Comunardo Henri, Émile Andrieux è nato il 1º settembre 1851 a Parigi. Aveva lavorato come borsista in apprendistato ma non rimase a lungo presso i suoi padroni. Arrestato più volte per vagabondaggio, fu detenuto per diverse settimane alla Petite Roquette su richiesta di sua madre. Durante la guerra con la Prussia, si arruolò nell'ottavo reggimento cacciatori. Fu mandato a Philippeville in Algeria dove rimase una quindicina di giorni, poi fu trasferito a Montpellier[1] e poi a Tolosa. Assegnato al 16º corpo d'armata, partecipò senza combattere alla battaglia di Le Mans[2].

Dimesso il 16 marzo 1871, si arruolò nella 4ª compagnia di marcia del 176º battaglione federato il 23 marzo. Servì a Neuilly[3]. Il 18 maggio, era con la sua compagnia alla porta di Vanves. All'entrata dei versaigliesi, era dietro le barricate delle porte di Versailles e di Sèvres[4] dove affrontò gli uomini del 26º battaglione di cacciatori a piedi e quelli del 37º reggimento di marcia. Risalì verso nord da Parigi e giunse a Belleville dove sparò alle barricate di rue de Montreuil e di rue de Puebla prima di essere arrestato, il 28 maggio con il fucile a tracolla.

Condannato l'11 maggio 1872, dall'11º Consiglio di guerra, alla semplice deportazione con circostanze attenuanti per fatti insurrezionali, il 1º ottobre 1872, fu trasportato dalla motonave Var e arrivò il 15 febbraio 1873 in Nuova Caledonia.

Il suo fascicolo penitenziario menziona che la sua condotta fu «soddisfacente» al momento del trasporto. Insieme ad altri tre deportati, Henri Althaus, Ernest Lamouche e Isidore Perrot, membri di un'associazione chiamata "La Tierce", o "Les casquettes bleues", «prese in odio» il detenuto consigliere Saint-Bris, (uno dei tre delegati eletti incaricati dell'amministrazione degli altri detenuti) la cui autorità superava di molto quella dei guardiani. Il 20 luglio 1873, lo minacciarono e lo malmenarono a più riprese, prima di sfondare la porta in serata e di spaccargli la testa con quattro colpi di un enorme manganello di fortuna. Condannati a morte il 13 gennaio 1874 dal consiglio di guerra di Nouméa, tutti e quattro furono fucilati davanti a circa 900 deportati all'isola dei Pini il 26 gennaio successivo.



[1] Capoluogo del dipartimento dell'Hérault nella regione dell'Occitania.

[2] Capoluogo del dipartimento della Sarthe nella regione dei Paesi della Loira.

[3] Nel dipartimento dell'Hauts-de-Seine nella regione dell'Île-de-France, confinante col 17° arrondissement di Parigi..

[4] Nel dipartimento dell'Hauts-de-Seine nella regione dell'Île-de-France.