HENRI ANDRIEUX
Il Comunardo Henri, Émile
Andrieux è nato il 1º settembre 1851 a Parigi. Aveva lavorato come borsista in
apprendistato ma non rimase a lungo presso i suoi padroni. Arrestato più volte
per vagabondaggio, fu detenuto per diverse settimane alla Petite
Roquette su richiesta di sua madre. Durante la guerra
con la Prussia, si arruolò nell'ottavo reggimento cacciatori. Fu mandato a
Philippeville in Algeria dove rimase una quindicina di giorni, poi fu trasferito
a Montpellier[1] e poi
a Tolosa.
Assegnato al 16º corpo d'armata, partecipò senza combattere alla battaglia di
Le Mans[2].
Dimesso il 16 marzo 1871, si
arruolò nella 4ª compagnia di marcia del 176º battaglione
federato il 23
marzo. Servì a Neuilly[3].
Il 18
maggio, era con la sua compagnia alla porta di Vanves. All'entrata dei
versaigliesi, era dietro le barricate delle porte di Versailles
e di Sèvres[4] dove
affrontò gli uomini del 26º battaglione di cacciatori a piedi e quelli del 37º
reggimento di marcia. Risalì verso nord da Parigi e giunse a Belleville
dove sparò alle barricate di rue de Montreuil e di rue de Puebla prima di
essere arrestato, il 28
maggio con il fucile a tracolla.
Condannato l'11 maggio 1872,
dall'11º
Consiglio di guerra, alla semplice deportazione con circostanze attenuanti
per fatti insurrezionali, il 1º ottobre 1872, fu trasportato dalla motonave Var e arrivò il 15 febbraio 1873 in Nuova
Caledonia.
Il suo fascicolo penitenziario
menziona che la sua condotta fu «soddisfacente» al momento del trasporto.
Insieme ad altri tre deportati, Henri
Althaus, Ernest
Lamouche e Isidore
Perrot, membri di un'associazione chiamata "La Tierce", o
"Les casquettes bleues", «prese in odio» il detenuto consigliere Saint-Bris,
(uno dei tre delegati eletti incaricati dell'amministrazione degli altri
detenuti) la cui autorità superava di molto quella dei guardiani. Il 20 luglio
1873, lo minacciarono e lo malmenarono a più riprese, prima di sfondare la
porta in serata e di spaccargli la testa con quattro colpi di un enorme
manganello di fortuna. Condannati a morte il 13 gennaio 1874 dal consiglio di
guerra di Nouméa, tutti e quattro furono fucilati davanti a circa 900 deportati
all'isola
dei Pini il 26 gennaio successivo.
[1] Capoluogo del dipartimento dell'Hérault nella
regione dell'Occitania.
[2] Capoluogo
del dipartimento della Sarthe nella regione dei Paesi della Loira.
[3] Nel dipartimento
dell'Hauts-de-Seine nella regione dell'Île-de-France, confinante col 17°
arrondissement di Parigi..
[4] Nel
dipartimento dell'Hauts-de-Seine nella regione dell'Île-de-France.