domenica 30 giugno 2019

02-14-DA 04 – Gaston DA COSTA

GASTON DA COSTA


Gaston Da Costa, nato a Parigi il 15 dicembre 1850, è stato un insegnante e un attivista politico francese.
Studente di diritto, fece parte dei gruppi blanquisti[1], ed abbracciò presto, all'età di 20 anni, la causa della Comune di Parigi partecipando agli eventi nella capitale fino alla caduta degli insorti. Era legato d'amicizia con Raoul Rigault che, divenuto procuratore della Comune di Parigi, lo fece suo segretario e poi capo-gabinetto e sostituto alla Prefettura di polizia.
Da Costa, insieme ad Eugène Protot, fece eseguire la decisione presa dal Comitato di Salute Pubblica di distruggere la casa di Adolphe Thiers. Di fronte l'ostilità della folla, e la riluttanza dei lavoratori mandati ad effettuare la demolizione, egli diede i primi colpi di piccone al palazzo, quando Protot iniziò a rompere le finestre della veranda. Ci volle l'arrivo della compagnia dei Vengeurs de Flourens[2] per disperdere la manifestazione ostile e affinché gli operai iniziassero a lavorare.
Alla caduta della Comune venne arrestato dai versagliesi a La Varenne Saint-Hilaire[3] nel giugno del 1871. Fu processato nel luglio 1872 per "l'attacco alle istituzioni volto a cambiare la forma di governo, complicità con omicidi, arresti illegali con minacce di morte". Durante gli interrogatori, rivelò i nascondigli di diversi Comunardi ma, malgrado la sua collaborazione, il 27 giugno 1872, il consiglio di guerra lo condannò a morte. Dopo un nuovo processo che ha confermato la prima sentenza e un appello al Consiglio di Grazia nel gennaio 1873, Da Costa ha visto la sua pena commutata in ergastolo nella colonia penale nell'isola di Nou in Nuova Caledonia dove venne inviato immediatamente.
Amnistiato nel 1880, venne rimpatriato a bordo della Loira che arrivò a Brest il 7 giugno 1881.
Nel 1889 pubblicò un nuovo metodo d’insegnamento della grammatica e diversi manuali scolastici. Si allontanò dal socialismo per aderire al movimento reazionario del generale Boulanger nel 1889, condivise le idee di Ernest Granger, di Ernest Roche[4] ed Henri Rochefort con cui collaborò al giornale l'Intransigeant.
Dal 1903 al 1905 pubblicò i suoi ricordi e i suoi giudizi sugli eventi a cui ha partecipato, sulla sua esperienza politica con i tre volumi de “La Commune vécue”.
È morto a Parigi, a Bois-le-Roi, l’11 dicembre 1909.





[1] Il blanquismo fu un movimento dottrinale e attivista a favore, in primo luogo, della Repubblica e, una volta raggiunta, del comunismo in Francia, che era in vigore durante il diciannovesimo secolo, penetrò fino in fondo in modo dominante ed eccitante tra intellettuali e studenti, e fu anche caratterizzato da una forte disciplina rivoluzionaria combattiva. Deve il suo nome allo scrittore, politico e leader di questa fazione, il francese Louis Auguste Blanqui.
[2] Un'unità militare della Comune battezzata, in onore di Gustave Flourens comandante della 20ª Legione incaricato della difesa di Parigi rivoluzionaria, "Vendicatori di Flourens".dopo la sua crudele uccisione da parte dei versagliesi.
[3] Antico villaggio della Île-de-France
[4] Ernest Roche (Bordeaux 29 ottobre 1850 -  Parigi 27 dicembre 1917)era un incisore e politico francese, socialista e boulangista.