GASTON
DA COSTA
Gaston Da Costa, nato a Parigi il 15 dicembre 1850, è
stato un insegnante e un attivista politico
francese.
Studente di diritto, fece
parte dei gruppi blanquisti[1],
ed abbracciò presto, all'età di 20 anni, la causa della Comune di
Parigi partecipando agli eventi nella capitale fino alla caduta degli
insorti. Era legato d'amicizia con Raoul
Rigault che, divenuto procuratore della Comune di
Parigi, lo fece suo segretario e poi capo-gabinetto e sostituto alla
Prefettura di polizia.
Da Costa, insieme ad Eugène
Protot, fece eseguire la decisione presa dal Comitato
di Salute Pubblica di distruggere la casa di Adolphe
Thiers. Di fronte l'ostilità della folla, e la riluttanza dei lavoratori
mandati ad effettuare la demolizione, egli diede i primi colpi di piccone al
palazzo, quando Protot
iniziò a rompere le finestre della veranda. Ci volle l'arrivo della compagnia
dei Vengeurs de Flourens[2]
per disperdere la manifestazione ostile e affinché gli operai iniziassero a
lavorare.
Alla caduta della Comune
venne arrestato dai versagliesi a La Varenne Saint-Hilaire[3]
nel giugno del 1871. Fu processato nel luglio 1872 per "l'attacco alle
istituzioni volto a cambiare la forma di governo, complicità con omicidi,
arresti illegali con minacce di morte". Durante gli interrogatori, rivelò
i nascondigli di diversi Comunardi
ma, malgrado la sua collaborazione, il 27 giugno 1872, il consiglio di guerra
lo condannò a morte. Dopo un nuovo processo che ha confermato la prima sentenza
e un appello al Consiglio di Grazia nel gennaio 1873, Da Costa ha visto la sua
pena commutata in ergastolo nella colonia penale nell'isola di Nou in Nuova
Caledonia dove venne inviato immediatamente.
Amnistiato
nel 1880, venne rimpatriato a bordo della Loira
che arrivò a Brest il 7 giugno 1881.
Nel 1889 pubblicò un nuovo
metodo d’insegnamento della grammatica e diversi manuali scolastici. Si allontanò
dal socialismo per aderire al movimento reazionario del generale Boulanger nel
1889, condivise le idee di Ernest
Granger, di Ernest Roche[4]
ed Henri
Rochefort con cui collaborò al giornale l'Intransigeant.
Dal 1903 al 1905 pubblicò i
suoi ricordi e i suoi giudizi sugli eventi a cui ha partecipato, sulla sua
esperienza politica con i tre volumi de “La Commune vécue”.
È morto a Parigi, a
Bois-le-Roi, l’11 dicembre 1909.
[1] Il blanquismo fu un movimento dottrinale e
attivista a favore, in primo luogo, della Repubblica e, una volta raggiunta,
del comunismo in Francia, che era in vigore durante il diciannovesimo
secolo, penetrò fino in fondo in modo dominante ed eccitante tra intellettuali
e studenti, e fu anche caratterizzato da una forte disciplina rivoluzionaria
combattiva. Deve il suo nome allo
scrittore, politico e leader di questa fazione, il francese Louis
Auguste Blanqui.
[2] Un'unità militare della Comune
battezzata, in onore di Gustave Flourens comandante della 20ª Legione
incaricato della difesa di Parigi rivoluzionaria, "Vendicatori di
Flourens".dopo la sua crudele uccisione da parte dei versagliesi.
[3] Antico
villaggio della Île-de-France
[4] Ernest Roche (Bordeaux 29 ottobre 1850 - Parigi 27 dicembre 1917)era un incisore e politico francese, socialista e
boulangista.