ALFRED-ÉDOUARD
BILLIORAY
Alfred Billioray è nato a
Napoli il 1° maggio 1841, è stato un pittore e attivista francese. Fu una
personalità della Comune di
Parigi.
Questo artista fu allievo di
Rosa Bonheur[1], ma
non fu mai riconosciuto per le sue opere, il Salon[2]
rifiutò l'invio dei suoi dipinti.
Durante l'assedio
di Parigi da parte dei tedeschi (settembre 1870-marzo 1871), si arruolò
nella Guardia
Nazionale e fece parte del Consiglio di vigilanza del 14°
arrondissement.
Senza essere candidato, il 26
marzo 1871 fu eletto al Consiglio
della Comune dal 14°
arrondissement. Fu membro della Commissione di servizio pubblico (29
marzo) e della Commissione delle finanze (21
aprile).
Il 1º
maggio votò a favore della costituzione del Comitato
di Salute pubblica e ne fece parte dall'11
maggio dove sostituì Charles
Delescluze. Arrestato durante la Settimana
sanguinante, fu condannato alla deportazione in Nuova
Caledonia ma, per le sue gravi condizioni di salute, fu lasciato in
carcere. Riuscì a evadere nel marzo del 1875 ma fu ripreso e inviato deportato
a Numea, in Nuova
Caledonia, dove morì poco dopo, il 27 febbraio 1877.
[1] Marie
Rosalie Bonheur (Bordeaux, 16 marzo 1822 – Thomery, 25 maggio 1899) è stata una
pittrice francese. Fu famosa sia in Francia che nel Regno Unito e negli Stati
Uniti d'America. Come George Sand e Sarah
Bernhardt fu un personaggio rappresentativo degli inizi del femminismo.
[2] Il
Salon fu un'esposizione periodica di pittura e scultura, che si svolse al
Louvre di Parigi, con cadenza biennale fino al 1863 ed annuale in seguito
(decreto imperiale del 13 novembre 1863), dal XVII al XIX secolo. I Salon furono proprio coloro che decidevano
se un quadro potesse essere messo o meno in esposizione alla stessa stregua.