martedì 3 settembre 2019

02-20-85 - Le Rappel

LE RAPPEL (IL RICHIAMO)
Giornale politico quotidiano

Redazione: rue de Valois 18.
Amministrazione: boulevard Montmartre 15.
Direttore: Albert Barbieux.
Tipografia del Rappel: rue de Valois 18.
Foglio singolo, grande formato. Prezzo: dieci centesimi.
Redattori: (sono numerosi gli appartenenti alla redazioe de Le Rappel, qui riportiamo solo quelli che fecero parte della Comune) Ernest Lefèvre, André Léo, Nadaud, Arthur Arnould, Philippe Burty, Édouard Lockroy, Henry Maret, Henri Rochefort, Louis-Augustin Rogeard, Auguste Vermorel.
Le Rappel era un giornale francese, fondato il 4 maggio 1869 e che uscì fino al 1933. All'inizio della Terza Repubblica, incarnava una tendenza radical-repubblicana. Il giornale, che approfittò della legge dell'11 maggio 1868 sulla stampa, fu fondato su iniziativa di Victor Hugo alla vigilia delle elezioni generali.
I cinque fondatori ufficiali furono Charles Hugo, François-Victor Hugo, i due figli dello scrittore, nonché Auguste Vacquerie, Paul Meurice[1] ed Henri Rochefort. Diversamente da L'Événement del 1848, Victor Hugo non voleva apparire tra i redattori, ma inviò una lettera che apparve nella prima pagina del primo numero pubblicato il 4 maggio 1869.
Anche se l'Impero, senza nemmeno aspettare la comparsa del primo numero, ne vietò la pubblica uscita a questo nuovo giornale, Le Rappel fin dall'inizio ha stampato, un numero relativamente elevato di copie (fino a più di 50.000 copie nel 1880) ed ha trovato il modo per penetrare ovunque così grande è stata l'attrazione che i nomi dei fondatori hanno esercitato sul pubblico. Nella lettera che apparve in testa al primo numero de Le Rappel, Victor Hugo sviluppò il programma del nuovo giornale. Rochefort contribuì a dare al giornale il suo carattere di pubblicazione inconciliabile e ad attrarre verso di lui innumerevoli lettori de La Lanterne.
Dal 12° numero, l'Impero ha iniziato a lanciare azioni legali e sequestri contro il giornale.
All'epoca delle elezioni legislative del 1869, Le Rappel sostenne con la massima energia le candidature radicali. È stato in particolare il caso di Rochefort, l'autore di Chroniques de partout pubblicato dal giornale, che dopo essere stato battuto nel primo turno, ha sostenuto, nelle elezioni complementari del 21 e 22 novembre, le candidature di Ledru-Rollin[2], Barbès[3] e Felix Pyat. Questi ultimi, oltre ad Édouard Lockroy, si erano uniti al giornale che pubblicava articoli ostili all'Impero e al dispotismo imperiale.
Verso la fine del 1870, Le Rappel mostrò la sua mancanza di fiducia in Ernest Picard[4], ministro delle finanze, e Louis Jules Trochu, presidente del governo della difesa nazionale. Tuttavia, in nome della concordia, disapprovò le dimostrazioni, il cui scopo era quello di costringere le autorità a misure energetiche, o anche di convocare altri uomini al governo. Dopo la guerra franco-prussiana del 1870 e l’armistizio firmato dal governo, Le Rappel sostenne la lista radicale delle elezioni legislative del febbraio 1871. Nel marzo 1871, si oppose all'abolizione, da parte del governatore di Parigi Joseph Vinoy, dei sei giornali e che successivamente riapparsero dopo il 18 marzo. Ironia della sorte, Le Rappel, che era ancora un giornale d'avanguardia, passò gradualmente a  giornale di secondo rango, eclissato dai giornali come Le Père Duchêne, Le Cri du Peuple Le Mot d'ordre o Le Combat.
Alla fine di marzo del 1871, durante la Comune di Parigi, il giornale si oppose a Versailles e ai Comunardi parigini, e si dichiarò per Parigi: nel numero 709, numero in cui Le Rappel fu stampato solo su un lato, Paul Meurice[1] (uno della redazione) fece questa affermazione. "L'abbiamo sempre detto e lo ripetiamo, siamo contrari all'Assemblea, ma non siamo per la Comune. Ciò che difendiamo, ciò che ci piace, ciò che ammiriamo è Parigi".
All’inizio della Settimana sanguinante, il 22 maggio 1871, Le Rappel sospese la pubblicazione, i suoi redattori vennero arrestati e alcuni di loro inviati in esilio.
Il 1° novembre 1871 Le Rappel riapparve per un brevissimo periodo fino a quando Adolphe Thiers, allora presidente della Terza Repubblica, ne autorizzò la sospensione. Il 1° marzo dell'anno successivo, Le Rappel riapparve e sopravvisse attraverso mille difficoltà e nuove sospensioni che durano da quindici giorni a due mesi.
Nel 1899, venne pubblicato accoppiato con Le XIXe siècle.


Copie de Le Rappel dal 1° gennaio al 23 maggio 1871







































































































































[1] Paul Meurice, amico di Victor Hugo, (Parigi il 7 febbraio 1818). Redattore principale de L’Événement (30 luglio 1848-1 dicembre 1851). Era in prigione al momento del colpo di stato. Redattore de Le Rappel  nel 1869. Drammatico autore e romanziere.
[2] Alexandre-Auguste Ledru-Rollin (Parigi, 2 febbraio 1807 – Fontenay-aux-Roses, 31 dicembre 1874) è stato un avvocato e politico francese, di parte democratica e repubblicana.
[3] Armand Barbès (18 settembre 1809 a Pointe-à-Pitre - L'Aia 26 giugno 1870) è stato un attivista repubblicano francese, oppositore della monarchia di luglio.
[4] Louis Joseph Ernest Picard (Parigi, 24 dicembre 1821 – Parigi, 13 maggio 1877) è stato un politico francese.