HIPPOLYTE
FERRÉ
Hippolyte, Louis, Philippe "Henri" Ferré è
nato il 13 gennaio 1848.
Fratello di Théophile
Ferré, di cui fu il segretario sotto la Comune, e
nello stesso tempo il capitano del 76°
battaglione federato, Hippolyte Ferré fu arrestato dopo la sconfitta della Comune,
internato a Sainte-Anne e poi rilasciato. Approfittando del rilascio, fuggì in
Svizzera. Venne condannato, in contumacia, alla deportazione in un carcere
fortificato, dal 16°
Consiglio di guerra nel maggio 1873.
Rifugiato a Zurigo, dove si è sposato, poi a La
Chaux-de-Fonds, Hippolyte Ferré, che allora si faceva chiamare Henri, si
guadagnò da vivere come tappezziere e militò nelle file degli internazionali
anti-autoritari. Partecipò al Congresso della Federazione
del Giura e fu segretario del congresso tenutosi a la Chaux-de-Fonds, il 6
e il 7 aprile 1874. Nel 1877 fu costituita una Federazione francese dell'A.I.T.,
e Ferré fece parte del suo consiglio con Alerini,
Dumartheray[1], Jeallot
e Pindy.
Nel novembre del 1884, Hippolyte Ferré fu con Tony
Graillat, Hemery Dufoug e Constant
Martin, uno degli anarchici membri della giuria formata da rappresentanti
delle varie correnti rivoluzionarie per giudicare Druelle, detto Sabin[2], accusato di essere un informatore dal
quotidiano Le
Cri du peuple, accusa confermata dalla giuria il 27 novembre.
Hippolyte Ferré, nel settembre 1885, apparve su una
lista elettorale rivoluzionaria presentata a Parigi da Lissagaray,
al quale scrisse in una lettera del 28 settembre: "Vedo ne La Bataille di
oggi apparire il mio nome sul tuo elenco rivoluzionario. Sei consapevole che io
sono anarchico e che accettando una candidatura, negherei le mie intime
convinzioni e mentire a tutte le mie dichiarazioni pubbliche. Convinto della
totale impotenza del parlamentarismo per risolvere i problemi io sono uno di
quelli che pensano che la classe operaia dovrebbe, sempre di più, abbandonare
le urne e mettere tutti i suoi sforzi nel campo economico "(tratto da: Né
Dio né Padrone, Bruxelles).
Nell'autunno del 1885 fu segretario della Commissione
dei prigionieri politici.
In una nota della polizia del 20 maggio 1887, in cui
era descritto come "settario e malvagio come il suo defunto padre",
era considerato uno dei "seri anarchici" della regione di Parigi con
insieme ai noti Jean-Baptiste Louiche[3], Murjas[4], Ricois[5], Martin[6] e Deherme[7].
Fu un membro del gruppo Le Combat che includeva, tra
gli altri, anche gli anarchici Louiche, Tortelier[8]
e Gallais[9].
Hippolyte Ferré fu il tesoriere della Société
fraternelle des anciens combattants de la Commune Società fraterna dei vecchi
combattenti della Comune
fondata nel 1889. Nel 1892 abitava al numero 54 di rue Frazillan, poi al numero
2 di rue Launois a Levallois; fu ancora segnalato come anarchico dalla polizia
che annotò in un rapporto che "sarebbe stato tranquillo per qualche
tempo".
È morto a Parigi nel 1913.
[1] François Dumartheray, nato a
Collonges (Alta Saona) il 27 gennaio 1842
e morto all'inizio di settembre 1931, è stato un
rappresentante commerciale e un libertario comunista militante. Collaborò con
Pierre Kropotkin nel quotidiano Le Revolté. È stato
membro dell'Associazione internazionale dei lavoratori e della Federazione del
Giura.
[2] Druelle venne accusato di essere un agente provocatorio dai
giornali Le Cri du Peuple e L'Intransigeant, il suo caso fu
esaminato il 27 novembre 1884 da una giuria d'onore composta da 16 personalità
di tutte le correnti rivoluzionarie, tra cui gli anarchici su citati. Fu stabilito che Druelle entrò al servizio della polizia il 30
dicembre 1883, che aveva preso come nome in codice "Sabin",
dal nome del santo di quel giorno, ricevendo 300 franchi al mese dal quartier
generale della polizia. Tra le prove un frammento di una lettera, con la
sua calligrafia, indirizzata alla Prefettura. Il verdetto venne pubblicato su Le Cri du peuple del 2 dicembre 1884: "I sottoscritti
convocati da Le Cri du peuple dichiarano all'unanimità,
dopo i documenti forniti e la testimonianza udita, che il Druelle di nome è un
agente segreto della 2ª brigata di ricerca". Poche ore dopo, Druelle venne
arrestato dalla polizia (forse un modo classico per esaltare un boccino
"bruciato"). Ulteriori indagini furono successivamente richieste
dagli anarchici della giuria rivoluzionaria (vedi Terre et liberté, d’Antoine
Rieffel, del 6 dicembre 1884).
Il caso non è mai stato chiarito.
[3] Anarchico; animatore del
Syndicat des hommes de peine.
[4] Nato il 4 gennaio 1860 ad
Alais (Gard), deceduto il 2 agosto 1894 a Parigi; sarto poi giornalista;
anarchico.
[5] Nato il 21 marzo 1846 a Orleans; impiegato nel Journal officiel; gestore di giornali
anarchici nella regione di Parigi.
[6] Nato il 16 agosto 1856 a Vienna (Isère), morto a Parigi il
6 agosto 1916; tessitore, quindi fotografo di viaggio; anarchico; animatore
della Federazione rivoluzionaria libertaria e comunista negli anni '10 del 1900.
[7] Nato il 17 aprile 1867 a Parigi (17° secolo), è morto a
Bruxelles il 25 gennaio 1937; operaio di intaglio del legno, quindi tipografo;
anarchico individualista, fondatore delle università popolari.
[8] Nato a Bain-de-Bretagne (Ille-et-Vilaine) nel 1854; è morto
a Eaubonne (Seine-et-Oise) il 1° dicembre 1925; falegname operaio; anarchico,
propagandista dello sciopero generale.
[9] Anarchico, tesoriere della Commissione di Soccorso per le
famiglie dei prigionieri politici.