CHARLES LIMOUSIN
Charles, Mathieu Limousin è nato il 24 ottobre 1840 a
Saint-Étienne;
sposato, padre di diversi figli era giornalista e figlio di Antoine Limousin[1],
uno dei fondatori della Prima Internazionale; cooperatore; massone.
Notiamo innanzitutto che non è sempre facile
distinguere, all'origine dell'Internazionale,
quella che fu l'opera rispettiva di Antoine[1] e di Charles Limousin. Quest'ultimo,
firmatario nel febbraio del Manifesto dei Sessanta, sembra aver sostituito suo
padre alla fine dell'anno o all'inizio del 1865, quando si organizzò il primo
ufficio parigino dell'Internazionale
che si stabilì in rue des Gravilliers, 44, l'8 gennaio 1865. In febbraio firmò
una dichiarazione «operaista». Tre segretari-corrispondenti dirigevano l'ufficio
di Parigi: Tolain,
Fribourg[2]
e Charles Limousin che sostituì suo padre Antoine[1] impedito dal suo cattivo
stato di salute. Antoine non sarà più segretario-corrispondente dopo il
congresso di Ginevra, primo congresso dell'Internazionale,
settembre 1866; fu sostituito da Varlin
e la sua presenza nell'Internazionale
fu di breve durata.
Charles Limousin fu amministratore della Tribune
ouvrière, pubblicata dall'ufficio parigino dell'A.I.T.,
il cui 5, 4 giugno-9 luglio 1865, stampato a Bruxelles, fu sequestrato, e fu
condannato a un mese di prigione. Partecipò alla Conferenza di Londra, 25-29
settembre 1865, di cui firmò con Fribourg[2] un resoconto che fu pubblicato da L’Opinion
nationale, 8 ottobre, L'Avenir national, 12 ottobre, Le Siècle,
14 ottobre. Fu riprodotto anche in un opuscolo senza data (1866), sotto il
titolo Le Congrès ouvrier, pubblicazione dell'ufficio parigino dell'A.I.T.
che si proponeva di essere periodico, ma fu ridotto a questo numero unico che
conteneva, oltre a questo resoconto, lo statuto provvisorio dell'associazione, il
programma proposto dall'ufficio parigino per il congresso che doveva tenersi a
Bruxelles e non ebbe luogo, ecc. Nello stesso anno 1866, il 13 aprile, Charles Limousin
scriveva a Émile de Girardin, proprietario e direttore de La Liberté, per
sollecitare la sua assunzione presso la tipografia del suo giornale. «Non
potendo combattere al vostro fianco in pieno giorno, con le armi dello spirito,
scriveva, vorrei farlo oscuramente, con un lavoro puramente manuale, di
essere uno dei servi della moneta che lancia il vostro fulmine». Assicurando
al suo corrispondente la sua considerazione «molto rispettosa», Charles Limousin
si firmava: «Ex-gerente del Forum operaio, ex redattore dell' Association,
e de La Liberté, redattore de La Mutualité e del Journal de l'Association internationale
des Travailleurs de Genève.
Charles Limousin abbandonò l'Internazionale
nel corso del 1866, almeno come elemento dirigente, ma continuò ad interessarsi
al movimento operaio e a seguire da vicino le questioni sociali. Questo è come
ha riferito ne Le Siècle del terzo e quarto congresso dell'Internazionale,
Bruxelles settembre 1868, Basilea settembre 1869.
Dal 6 settembre al 16 ottobre 1870 fu vicesindaco del
14°
arrondissement. e successivamente chiese di essere ascoltato dalla
commissione d'inchiesta sul governo del 4
settembre.
Il 9 settembre 1870 partecipò, insieme al
caporedattore, Pierre, Etienne Brun, dei compositori, Louis Ledrux, Lespinasse
e Martin, alla cerimonia d’investitura degli ufficiali eletti che comandarono
il battaglione dei tipografi della Guardia
Nazionale. Questa sessione è stata presieduta dall'ex atelierista, tipografo
e prote, Leneveux[3], anche sindaco del 14°
arrondissement.
Gustave
Lefrançais afferma che «il giorno dopo la proclamazione della Comune»,
«una folla di amici... perfettamente sconosciuti, e di altri troppo noti
venivano allora [...] ad offrire le loro devozioni... con appoggi». Tra
loro, si sarebbe trovato Limousin. Charles Limousin è tuttavia dato come
collaboratore del Journal
officiel de la République française sotto la Comune, ma
forse questa collaborazione fu effimera. Membro dirigente, con Jules Amigues, dell'Union
nationale des Chambres syndicales, che raggruppa diverse migliaia di
industriali e di commercianti, Charles Limousin tentò senza successo un ruolo
di conciliazione verso la fine della guerra tra Parigi e Versailles.
Nel 1873, Limousin era segretario della Società di
studi e di propaganda per lo sviluppo delle Associazioni cooperative. Teneva
anche la rubrica «Il movimento sociale» in La Gironde, quotidiano
pubblicato a Bordeaux.
Dal 1872 al 1879 scrisse il Bulletin du Mouvement social che prese il
nome di Revue du Mouvement social dal 1880 al 1887: pubblicò annunci
riguardanti le attività cooperative e sindacali.
Il 28 febbraio 1874, Charles Limousin annunciò nel Bulletin
du Mouvement sociale, la conclusione di un accordo tra le Camere sindacali
padronali e operaie, che prevede per la prima volta l'istituzione di una
commissione mista incaricata di risolvere amichevolmente i conflitti di lavoro.
Nel 1903 fondò L'Acacia, rivista di studi e d'azione
massonici, sociali e filosofici, che diresse fino alla morte.
Charles Limousin è morto l'8 settembre 1909 a Parigi;
fu cremato al Père-Lachaise.
[1] Antoine Limousin, operaio
passementiere; membro dell'A.I.T.
di Parigi. partecipò con Perrachon e Tolain alla riunione londinese del 22
luglio 1863 a favore della Polonia. Un anno dopo, il 28 settembre 1864, era
presente anche alla riunione nella Sala Saint Martin che segnò la fondazione
della Prima Internazionale, e fu nominato alla carica di corrispondente segretario per
Parigi.
[2] Ernest, Édouard Fribourg (Parigi,
26 marzo 1834 - Neuilly-sur-Marne, 26 maggio 1903) era un operaio
incisore-decoratore, massone della loggia L'Avenir, uno dei fondatori dell'Internazionale
in Francia.
[3] Henri, Charles Leneveux
(Parigi, 9 febbraio 1817 - Parigi 11 maggio 1893) era un tipografo e
pubblicista. Direttore de L'Atelier, 1840 circa; radunò la frazione
moderata dell'opposizione repubblicana sotto il Secondo
Impero.
Sindaco del 14° arrondissement di Parigi dopo il 4
settembre,
consigliere comunale di Parigi nel 1872.