venerdì 26 luglio 2019

04-01-L9 – Charles LIMOUSIN

CHARLES LIMOUSIN

 

 

Charles, Mathieu Limousin è nato il 24 ottobre 1840 a Saint-Étienne; sposato, padre di diversi figli era giornalista e figlio di Antoine Limousin[1], uno dei fondatori della Prima Internazionale; cooperatore; massone.

Notiamo innanzitutto che non è sempre facile distinguere, all'origine dell'Internazionale, quella che fu l'opera rispettiva di Antoine[1] e di Charles Limousin. Quest'ultimo, firmatario nel febbraio del Manifesto dei Sessanta, sembra aver sostituito suo padre alla fine dell'anno o all'inizio del 1865, quando si organizzò il primo ufficio parigino dell'Internazionale che si stabilì in rue des Gravilliers, 44, l'8 gennaio 1865. In febbraio firmò una dichiarazione «operaista». Tre segretari-corrispondenti dirigevano l'ufficio di Parigi: Tolain, Fribourg[2] e Charles Limousin che sostituì suo padre Antoine[1] impedito dal suo cattivo stato di salute. Antoine non sarà più segretario-corrispondente dopo il congresso di Ginevra, primo congresso dell'Internazionale, settembre 1866; fu sostituito da Varlin e la sua presenza nell'Internazionale fu di breve durata.

Charles Limousin fu amministratore della Tribune ouvrière, pubblicata dall'ufficio parigino dell'A.I.T., il cui 5, 4 giugno-9 luglio 1865, stampato a Bruxelles, fu sequestrato, e fu condannato a un mese di prigione. Partecipò alla Conferenza di Londra, 25-29 settembre 1865, di cui firmò con Fribourg[2] un resoconto che fu pubblicato da L’Opinion nationale, 8 ottobre, L'Avenir national, 12 ottobre, Le Siècle, 14 ottobre. Fu riprodotto anche in un opuscolo senza data (1866), sotto il titolo Le Congrès ouvrier, pubblicazione dell'ufficio parigino dell'A.I.T. che si proponeva di essere periodico, ma fu ridotto a questo numero unico che conteneva, oltre a questo resoconto, lo statuto provvisorio dell'associazione, il programma proposto dall'ufficio parigino per il congresso che doveva tenersi a Bruxelles e non ebbe luogo, ecc. Nello stesso anno 1866, il 13 aprile, Charles Limousin scriveva a Émile de Girardin, proprietario e direttore de La Liberté, per sollecitare la sua assunzione presso la tipografia del suo giornale. «Non potendo combattere al vostro fianco in pieno giorno, con le armi dello spirito, scriveva, vorrei farlo oscuramente, con un lavoro puramente manuale, di essere uno dei servi della moneta che lancia il vostro fulmine». Assicurando al suo corrispondente la sua considerazione «molto rispettosa», Charles Limousin si firmava: «Ex-gerente del Forum operaio, ex redattore dell' Association, e de La Liberté, redattore de La Mutualité  e del Journal de l'Association internationale des Travailleurs de Genève.

Charles Limousin abbandonò l'Internazionale nel corso del 1866, almeno come elemento dirigente, ma continuò ad interessarsi al movimento operaio e a seguire da vicino le questioni sociali. Questo è come ha riferito ne Le Siècle del terzo e quarto congresso dell'Internazionale, Bruxelles settembre 1868, Basilea settembre 1869.

Dal 6 settembre al 16 ottobre 1870 fu vicesindaco del 14° arrondissement. e successivamente chiese di essere ascoltato dalla commissione d'inchiesta sul governo del 4 settembre.

Il 9 settembre 1870 partecipò, insieme al caporedattore, Pierre, Etienne Brun, dei compositori, Louis Ledrux, Lespinasse e Martin, alla cerimonia d’investitura degli ufficiali eletti che comandarono il battaglione dei tipografi della Guardia Nazionale. Questa sessione è stata presieduta dall'ex atelierista, tipografo e prote, Leneveux[3], anche sindaco del 14° arrondissement.

Gustave Lefrançais afferma che «il giorno dopo la proclamazione della Comune», «una folla di amici... perfettamente sconosciuti, e di altri troppo noti venivano allora [...] ad offrire le loro devozioni... con appoggi». Tra loro, si sarebbe trovato Limousin. Charles Limousin è tuttavia dato come collaboratore del Journal officiel de la République française sotto la Comune, ma forse questa collaborazione fu effimera. Membro dirigente, con Jules Amigues, dell'Union nationale des Chambres syndicales, che raggruppa diverse migliaia di industriali e di commercianti, Charles Limousin tentò senza successo un ruolo di conciliazione verso la fine della guerra tra Parigi e Versailles.

Nel 1873, Limousin era segretario della Società di studi e di propaganda per lo sviluppo delle Associazioni cooperative. Teneva anche la rubrica «Il movimento sociale» in La Gironde, quotidiano pubblicato a Bordeaux. Dal 1872 al 1879 scrisse il Bulletin du Mouvement social che prese il nome di Revue du Mouvement social dal 1880 al 1887: pubblicò annunci riguardanti le attività cooperative e sindacali.

Il 28 febbraio 1874, Charles Limousin annunciò nel Bulletin du Mouvement sociale, la conclusione di un accordo tra le Camere sindacali padronali e operaie, che prevede per la prima volta l'istituzione di una commissione mista incaricata di risolvere amichevolmente i conflitti di lavoro.

Nel 1903 fondò L'Acacia, rivista di studi e d'azione massonici, sociali e filosofici, che diresse fino alla morte.

Charles Limousin è morto l'8 settembre 1909 a Parigi; fu cremato al Père-Lachaise.



[1] Antoine Limousin, operaio passementiere; membro dell'A.I.T. di Parigi. partecipò con Perrachon e Tolain alla riunione londinese del 22 luglio 1863 a favore della Polonia. Un anno dopo, il 28 settembre 1864, era presente anche alla riunione nella Sala Saint Martin che segnò la fondazione della Prima Internazionale, e fu nominato alla carica di corrispondente segretario per Parigi.

[2] Ernest, Édouard Fribourg (Parigi, 26 marzo 1834 - Neuilly-sur-Marne, 26 maggio 1903) era un operaio incisore-decoratore, massone della loggia L'Avenir, uno dei fondatori dell'Internazionale in Francia.

[3] Henri, Charles Leneveux (Parigi, 9 febbraio 1817 - Parigi 11 maggio 1893) era un tipografo e pubblicista. Direttore de L'Atelier, 1840 circa; radunò la frazione moderata dell'opposizione repubblicana sotto il Secondo Impero. Sindaco del 14° arrondissement di Parigi dopo il 4 settembre, consigliere comunale di Parigi nel 1872.