venerdì 26 luglio 2019

02-14-PI01 – Paul PIA

PAUL PIA


Paul Pia è nato il 19 marzo 1831 a Rouen[1]; sotto la Comune è stato controllore generale delle ferrovie.
Pia era, prima della guerra franco-prussiana, direttore del traffico nella compagnia ferroviaria di Orleans. Durante l'assedio, è stato capitano del 119° battaglione della Guardia Nazionale e membro del club dei Défenseurs de la République; il 12 febbraio 1871 venne nominato cavaliere della Legion d'onore.
Guardia nazionale del 4° arrondissement di Parigi durante la Comune (nel 94° battaglione), Pia fu eletto (172 voti su 186 votanti e 207 presenti) membro della commissione di inchiesta per le pensioni da concedere alle vedove ed ai figli delle guardie nazionali decedute al servizio della Comune. Mise le sue conoscenze tecniche al servizio della Comune e, in qualità di Controllore generale delle ferrovie, si mostrò molto attivo: soppresse i troppi certificati rilasciati per compiacere ai ferrovieri e li esentò dal servizio della Guardia Nazionale (18 aprile); ma implorò gli uffici della guerra di evitare requisizioni delle merci nelle stazioni, che scoraggiavano il commercio; il 29 aprile, difese alla Gare de Lyon l'uscita di vini e liquidi, merci, munizioni.
Dal 22 al 24 maggio, in piena Settimana sanguinante, si nascose vicino alla porta di Champerret; poi si recò in Svizzera passando dal Belgio; il 3° Consiglio di guerra lo condannò in contumacia, il 6 dicembre 1872, alla deportazione nel carcere fortificato.
In Svizzera, dalla primavera del 1872 al maggio 1873, Pia fu incaricato della liquidazione della società francese Laurent e Bergeron, che era stata a lungo responsabile dell'operatività della rete ferroviaria. della Svizzera occidentale. Pia ha assunto i suoi compagni Lefrançais, Clemence, Montels, Teuliere (da Londra), Jaclard, ed altri. Approfittarono della loro presenza a Losanna per risuscitare la sezione dell’Internazionale di questa città, che fu presto raggiunta da Pindy che arrivò a Losanna alla fine di marzo 1872.
Successivamente, Pia lavorò come rivenditore di quadri a Ginevra e poi gestì a Grône una miniera di antracite. Dopo l'amnistia, ritornò in Francia trovando un posto da superiore nelle ferrovie dello Stato. Morì, pensionato, sull'isola di Oléron[2] nel 1897.



[1] Capoluogo del dipartimento della Senna Marittima e della regione della Normandia.
[2] L’Isola d'Oleron è un'isola della costa atlantica della Francia di fronte l’arrondissement di Rochefort, nel dipartimento della Charente Marittima, appartenente alla regione della Nuova Aquitania.