JULES MARTELET
Jules
Martelet è nato a Saint-Brice-Courcelles[1]
il 27 settembre 1843, è stato un socialista e pittore francese.
Pittore su
vetro, si trasferì a Parigi nel 1863 e aderì alla Prima Internazionale. Durante l'assedio
di Parigi del 1870 si arruolò nel 136º battaglione della Guardia
Nazionale e prese parte alle insurrezioni del 31
ottobre 1870 e del 22
gennaio 1871 contro il governo
di difesa nazionale.
Durante la rivolta del 18
marzo Martelet occupò il municipio del 14°
arrondissement. Il
26 marzo fu eletto al Consiglio
della Comune e fece parte della Commissione servizi pubblici, e fu nominato
amministratore del 14°
arrondissement.
Dopo la Settimana
sanguinante fuggì in Svizzera, mentre la corte
marziale di Versailles,
nel 1873, lo condannava alla deportazione in contumacia. Insegnò disegno a La
Chaux-de-Fonds[2], poi
si trasferì in Belgio e nel 1873 negli Stati Uniti[3].
Tornò in Francia dopo l'amnistia
del 1880 e aderì al Partito operaio socialista rivoluzionario di Jean
Allemane. È morto all'ospizio di Ivry[4]
il 26 aprile 1916.
[1] Nel dipartimento della Marna nella regione del
Grand Est.
[2] Città svizzera che si trova nel Canton Neuchâtel,
nella regione del Giura. È nota per la presenza di diverse industrie orologiere.
[3] Quest’ultima
notizia potrebbe non essere vera, forse il Merlet trasferito negli Stati Uniti
è un omonimo.
[4] Situato nel dipartimento della Val-de-Marne nella regione dell'Île-de-France.