lunedì 29 luglio 2019

02-14-RO02 – Jean-François Eugène ROBINET

JEAN-FRANÇOIS EUGÈNE ROBINET
 
Jean-François Eugène Robinet nel 1867

Jean-François Eugène Robinet, più comunemente chiamato Dottor Robinet, è nato il 24 Aprile 1825 a Vic-sur-Seille[1] ed è stato un medico, giornalista, storico e politico francese, membro della Ligue d'union républicaine des droits de Paris e fece parte per pochi giorni del Consiglio della Comune di Parigi.
Studiò medicina a Parigi e prese parte alla Rivoluzione del 1848, durante la quale fu ferito.
Fu convinto allievo del positivista Auguste Comte[2], di cui ne divenne amico e medico. Nel 1851 divenne membro della Société positiviste. Alla morte di Comte, nel 1857, ne fu l'esecutore testamentario.
Esercito il mestiere di ostetrico nel 6° arrondissement di Parigi, dove divenne molto popolare, e dove offrì sessioni mediche gratuite più volte alla settimana.
Repubblicano e avversario del Secondo Impero fondato da Napoleone III nel 1852, nel dicembre del 1851 combatté sulle barricate contro il colpo di Stato di Luigi Bonaparte.
Sostenne la costruzione di un monumento in onore di Alphonse Baudin, ucciso su una barricata mentre si opponeva al colpo di stato 2 dicembre 1851, e nelle elezioni legislative del 1869 sostenne la candidatura del repubblicano moderato Jules Ferry[3], eletto nel sesto arrondissement. Il 7 giugno 1869, il giorno del secondo turno di elezioni, fu arrestato per "oltraggio agli agenti".
Alla proclamazione della Repubblica, nel 1870, divenne sindaco del 6° arrondissement di Parigi, dimettendosi per l'accusa di aver favorito l'insurrezione del 31 ottobre.
Il 26 marzo 1871, durante le nuove elezioni municipali messe in atto dalla Comune di Parigi, fu eletto, con 3.904 voti su 9.499 votanti. Entrò a far parte della Commissione degli insegnanti, ma, per motivi di salute si dimise qualche giorno dopo.
Fu parte integrante nella Ligue d'union républicaine des droits de Paris (Lega d’unione repubblicana dei diritti di Parigi)[4], organizzazione politica che voleva favorire la mediazione tra i Comunardi e Versailles; propose la distruzione della colonna Vendôme, monumento napoleonico, e durante la Settimana sanguinante del maggio 1871, salvò, insieme ad altri positivisti, molti Comunardi, favorendone la fuga dalla Francia.
In seguito alla severa repressione della Comune, Jean-François Robinet sfuggì incriminazione giudiziaria.
Dal 1872 collaborò alla rivista La Politique Positive e pubblicò diversi scritti su Comte[2], sulla Rivoluzione francese e su Danton[5] in particolare.
Morì 3 novembre 1899 a Parigi; fu sepolto due giorni dopo nel cimitero di Père Lachaise (19ª divisione).



[1] Nel dipartimento della Mosella nella regione del Grand Est.
[2] Auguste Comte, nome completo Isidore Marie Auguste François Xavier Comte (Montpellier, 19 gennaio 1798 – Parigi, 5 settembre 1857), è stato un filosofo francese, considerato il fondatore del Positivismo. Discepolo di Henri de Saint-Simon, che fu il primo a usare il termine, è generalmente considerato l'iniziatore di questa corrente filosofica. Comte coniò il termine "fisica sociale" per indicare un nuovo campo di studi. Questa definizione era però utilizzata anche da alcuni altri intellettuali suoi rivali e così, per differenziare la propria disciplina, inventò la parola sociologia.
[3] Jules François Camille Ferry (Saint-Dié-des-Vosges, 5 aprile 1832 – Parigi, 17 marzo 1893) è stato un politico francese, oppositore di Napoleone III e tra le più eminenti personalità del partito repubblicano nella Terza Repubblica francese. Attraverso una serie di articoli denunciò le speculazioni finanziarie operate dal barone Haussmann per il rinnovamento urbanistico di Parigi. Grazie a questa sua iniziativa il barone venne successivamente estromesso dai poteri concessi. D'altra parte egli stesso, «avvocato squattrinato», divenuto sindaco di Parigi alla proclamazione della Repubblica nel settembre 1870, «riuscì a spremersi un patrimonio dalla carestia» della città assediata dai prussiani. Ferry, comprendendo che la Germania era troppo potente, per perseguire l'idea di acquistare un grande impero coloniale si fece promotore di una politica di collaborazione con Otto von Bismarck al fine di guadagnarne una «benevola neutralità» nel Sistema bismarckiano.
[4] La Ligue d'union républicaine des droits de Paris era un partito politico francese fondato nell'aprile del 1871 per tentare la mediazione e la conciliazione tra le autorità della Comune e il governo di Versailles.
[5] Georges Jacques Danton (Arcis-sur-Aube, 26 ottobre 1759 – Parigi, 5 aprile 1794) è stato un politico e rivoluzionario francese. Ministro della Giustizia dopo gli avvenimenti del 10 agosto 1792, deputato della Convenzione nazionale, primo presidente del Comitato di salute pubblica, è tra i maggiori protagonisti della Rivoluzione francese.