JEAN-FRANÇOIS EUGÈNE ROBINET
Jean-François Eugène Robinet,
più comunemente chiamato Dottor Robinet, è nato il 24 Aprile 1825 a
Vic-sur-Seille[1] ed è
stato un medico, giornalista, storico e politico francese, membro della Ligue
d'union républicaine des droits de Paris e fece parte per pochi giorni del Consiglio
della Comune di Parigi.
Studiò medicina a Parigi e
prese parte alla Rivoluzione
del 1848, durante la quale fu ferito.
Fu convinto allievo del
positivista Auguste Comte[2],
di cui ne divenne amico e medico. Nel 1851 divenne membro della Société
positiviste. Alla morte di Comte, nel 1857, ne fu l'esecutore
testamentario.
Esercito il mestiere di
ostetrico nel 6°
arrondissement di Parigi, dove divenne molto popolare, e dove offrì
sessioni mediche gratuite più volte alla settimana.
Repubblicano e avversario del
Secondo Impero fondato da Napoleone
III
nel 1852, nel dicembre del 1851 combatté sulle barricate contro il colpo
di Stato di Luigi
Bonaparte.
Sostenne la costruzione di un
monumento in onore di Alphonse
Baudin, ucciso su una barricata mentre si opponeva al colpo
di stato 2 dicembre 1851, e nelle elezioni legislative del 1869 sostenne la
candidatura del repubblicano moderato Jules Ferry[3],
eletto nel sesto
arrondissement. Il 7 giugno 1869, il giorno del secondo turno di elezioni,
fu arrestato per "oltraggio agli agenti".
Alla proclamazione
della Repubblica, nel 1870, divenne sindaco del 6°
arrondissement di Parigi, dimettendosi per l'accusa di aver favorito
l'insurrezione del 31
ottobre.
Il 26
marzo 1871, durante le nuove elezioni
municipali messe in atto dalla Comune di Parigi, fu eletto, con 3.904 voti
su 9.499 votanti. Entrò a far parte della Commissione degli insegnanti, ma, per
motivi di salute si dimise qualche giorno dopo.
Fu parte integrante nella Ligue
d'union républicaine des droits de Paris (Lega d’unione repubblicana
dei diritti di Parigi)[4],
organizzazione politica che voleva favorire la mediazione tra i Comunardi
e Versailles;
propose la
distruzione della colonna Vendôme, monumento napoleonico, e durante la Settimana
sanguinante del maggio 1871, salvò, insieme ad altri positivisti, molti Comunardi,
favorendone la fuga dalla Francia.
In seguito alla severa
repressione della Comune,
Jean-François Robinet sfuggì incriminazione giudiziaria.
Dal 1872 collaborò alla
rivista La Politique Positive e pubblicò diversi scritti su Comte[2],
sulla Rivoluzione francese e su Danton[5]
in
particolare.
Morì 3 novembre 1899 a Parigi;
fu sepolto due giorni dopo nel cimitero di Père
Lachaise (19ª divisione).
[1] Nel dipartimento
della Mosella nella regione del Grand Est.
[2] Auguste Comte, nome completo Isidore
Marie Auguste François Xavier Comte (Montpellier, 19 gennaio 1798 – Parigi, 5 settembre
1857), è stato un filosofo francese, considerato il fondatore del Positivismo. Discepolo
di Henri de Saint-Simon, che fu il primo a usare il termine, è generalmente considerato
l'iniziatore di questa corrente filosofica. Comte coniò il termine "fisica
sociale" per indicare un nuovo campo di studi. Questa definizione era però
utilizzata anche da alcuni altri intellettuali suoi rivali e così, per differenziare
la propria disciplina, inventò la parola sociologia.
[3] Jules François Camille Ferry
(Saint-Dié-des-Vosges, 5 aprile 1832 – Parigi, 17 marzo 1893) è stato un
politico francese, oppositore di Napoleone III e tra le più eminenti
personalità del partito repubblicano nella Terza Repubblica francese.
Attraverso una serie di articoli denunciò le speculazioni finanziarie operate
dal barone Haussmann per il rinnovamento urbanistico di Parigi. Grazie a questa
sua iniziativa il barone venne successivamente estromesso dai poteri concessi.
D'altra parte egli stesso, «avvocato squattrinato», divenuto sindaco di Parigi
alla proclamazione della Repubblica nel settembre 1870,
«riuscì a spremersi un patrimonio dalla carestia» della città assediata dai prussiani. Ferry, comprendendo che la Germania era troppo
potente, per perseguire l'idea di acquistare un grande impero coloniale si fece
promotore di una politica di collaborazione con Otto von Bismarck al fine di guadagnarne
una «benevola neutralità» nel Sistema bismarckiano.
[4] La Ligue
d'union républicaine des droits de Paris era un partito politico
francese fondato nell'aprile del 1871 per tentare la mediazione e la
conciliazione tra le autorità della Comune e
il governo di Versailles.
[5] Georges
Jacques Danton (Arcis-sur-Aube, 26 ottobre 1759 – Parigi, 5 aprile 1794) è
stato un politico e rivoluzionario francese. Ministro della Giustizia dopo gli
avvenimenti del 10 agosto 1792, deputato della Convenzione nazionale, primo
presidente del Comitato di salute pubblica, è tra i maggiori protagonisti della
Rivoluzione francese.