mercoledì 25 settembre 2019

04-01-V2 – Ernest VAUGHAN

ERNEST VAUGHAN

 

 

Ernest Vaughan è nato a Saint-Germain-en-Laye[1] il 10 gennaio 1841 ed era un giornalista, scrittore e amministratore civile francese.

Iniziò la sua vita professionale come apprendista tappezziere, ma a 20 anni dirigeva già una manifattura. Politicamente, fu vicino alle idee di Proudhon e aderì alla Prima Internazionale nel 1867 e fu favorevole alla Comune di Parigi. Alla sua caduta, dovette fuggire in Belgio per sottrarsi alla repressione del governo di Versailles per aver partecipato ad una riunione in favore della Comune. A Bruxelles fondò il giornale La Bombe.

Tornato a Parigi con l'amnistia del1880, collaborò a diversi giornali, poi nel 1881 divenne il direttore responsabile de L'Intransigeant di Henri Rochefort. Le relazioni tra i due uomini furono difficili, tanto che una separazione avvenne nel 1888. Vaughan assunse allora la direzione del quotidiano socialista Le Petit Lyonnais.

Nell'ottobre del 1897 fondò L'Aurore con Urbain Gohiere[2] e Georges Clemenceau. Il quotidiano, pubblicato fino all'agosto 1914, rimase sempre fedele ai suoi impegni progressisti. Uno dei pochi giornali parigini schierato a favore dell'innocenza del maggiore Dreyfus[3], pubblicò il 13 gennaio 1898 il famoso J'accuse...!  di Émile Zola. Fu un immenso successo di stampa, che portò la diffusione del quotidiano oltre 100.000 copie per diversi mesi, diventando così uno dei giornali più letti di Francia.

Lasciata la stampa nel 1903, Vaughan divenne direttore dell'Istituto per ciechi Quinze-Vingts. Nel 1902 pubblicò le sue memorie.

È morto a Parigi il 21 gennaio 1929.



[1] Nel dipartimento degli Yvelines, nella regione dell'Île-de-France.

[2] Urbain Gohier (Versailles, 17 dicembre 1862 - Saint-Satur, 29 giugno 1951) era un avvocato, giornalista e scrittore francese dreyfussiano[3].

[3] Alfred Dreyfus (Mulhouse, 9 ottobre 1859 – Parigi, 12 luglio 1935) è stato un militare francese. Nel 1871 la Francia era reduce dalla sconfitta subita nella guerra Franco-Prussiana, ed i rapporti interni erano ancora tesi. Nonostante il processo si basasse su documenti palesemente falsi, Dreyfus fu condannato quale estensore di una lettera indirizzata ad un ufficiale tedesco in cui venivano rivelate importanti informazioni militari francesi. Nonostante l'esplodere del caso, Dreyfus non fu interamente riabilitato prima del luglio 1906, grazie a un verdetto della Corte di Cassazione.