ERNEST VAUGHAN
Ernest Vaughan è nato a Saint-Germain-en-Laye[1] il 10 gennaio 1841 ed era un
giornalista, scrittore e amministratore civile francese.
Iniziò la sua vita
professionale come apprendista tappezziere, ma a 20
anni dirigeva già una manifattura. Politicamente, fu vicino alle idee di Proudhon
e aderì alla Prima Internazionale nel 1867 e fu favorevole alla Comune di
Parigi. Alla sua caduta, dovette fuggire in Belgio per sottrarsi alla
repressione del governo di Versailles per aver
partecipato ad una riunione in favore della Comune. A Bruxelles fondò il
giornale La Bombe.
Tornato a Parigi con l'amnistia
del1880, collaborò a diversi giornali, poi nel 1881 divenne il direttore
responsabile de L'Intransigeant di Henri
Rochefort. Le relazioni tra i due uomini furono difficili, tanto
che una separazione avvenne nel 1888. Vaughan assunse allora la direzione del quotidiano socialista Le
Petit Lyonnais.
Nell'ottobre del 1897 fondò L'Aurore con
Urbain Gohiere[2] e Georges
Clemenceau. Il quotidiano, pubblicato fino all'agosto 1914, rimase sempre
fedele ai suoi impegni progressisti. Uno dei pochi giornali parigini schierato a favore
dell'innocenza del maggiore Dreyfus[3],
pubblicò il 13 gennaio 1898 il famoso J'accuse...! di Émile Zola. Fu un immenso successo di stampa, che
portò la diffusione del quotidiano oltre 100.000 copie per diversi mesi,
diventando così uno dei giornali più letti di Francia.
Lasciata la stampa nel 1903, Vaughan divenne
direttore dell'Istituto per ciechi Quinze-Vingts. Nel 1902 pubblicò le
sue memorie.
È morto a Parigi il 21 gennaio 1929.
[1] Nel
dipartimento degli Yvelines, nella regione dell'Île-de-France.
[2] Urbain Gohier (Versailles, 17
dicembre 1862 - Saint-Satur, 29 giugno 1951) era un avvocato, giornalista e
scrittore francese dreyfussiano[3].
[3] Alfred Dreyfus (Mulhouse, 9 ottobre
1859 – Parigi, 12 luglio 1935) è stato un militare francese. Nel 1871 la Francia
era reduce dalla sconfitta
subita nella guerra
Franco-Prussiana, ed i rapporti interni erano ancora tesi. Nonostante il
processo si basasse su documenti palesemente falsi, Dreyfus fu condannato quale
estensore di una lettera indirizzata ad un ufficiale tedesco in cui venivano
rivelate importanti informazioni militari francesi. Nonostante l'esplodere del
caso, Dreyfus non fu interamente riabilitato prima del luglio 1906, grazie a un
verdetto della Corte di Cassazione.