LOUIS-XAVIER
DE RICARD
Louis-Xavier de Ricard è nato il 25 gennaio 1843 a Fontenay-sous-Bois[1] ed è stato un poeta e scrittore francese, tra i più
noti del movimento Parnasse e fondatore della rivista L'Art. Era figlio
del marchese e generale, Joseph-Barthélemy de Ricard, che servì successivamente
Napoleone I, poi i Borboni e, infine, primo aiutante di campo di Re Girolamo
nel 1852.
Si dedicò alla letteratura e
nel 1862 la sua prima raccolta di poesie, Les Chants de l'aube, fu
pubblicata dall’editore Auguste Poulet-Malassis. Nel marzo 1863, grazie
all'eredità di una zia, fondò La Revue du progrès, alla quale
collaborarono Charles
Longuet, Paul
Verlaine. La rivista durò un anno; il suo ateismo manifestato gli valse,
per una denuncia di monsignor Dupanloup, un processo per aver insultato la
moralità e la morale pubblica. Sebbene difeso da un giovane avvocato di
talento, Léon
Gambetta, fu condannato a otto mesi di prigione, presto ridotta a tre, al carcere
di Sainte Pélagie, e ad una multa di 1.200 Franchi. A seguito della sua
condanna, i suoi amici gli manifestarono un sostegno attivo, e questo piccolo
gruppo fu all'origine del salotto politico-letterario che si incontrava ogni
venerdì nella casa della madre del poeta, al numero 10 di boulevard des
Batignolles. La marchesa de Ricard era molto orgogliosa di ricevere questa
gioventù repubblicana e anticlericale, ma un po’ rumorosa. Tra di loro c’erano
molti grandi poeti e scrittori: Anatole France, Sully Prudhomme, Villiers de
l'Isle-Adam, Paul
Verlaine, Francois Coppee; ma anche Raoul
Rigault, il futuro procuratore della Comune di
Parigi nel 1871.
Nel marzo 1866: Louis-Xavier
de Ricard e Catulle Mendès vennero nominati dalla casa editrice Alphonse
Lemerre come direttori della pubblicazione della rivista di raccolta di poesie Le
Parnasse contemporain (il cui nome è all'origine del movimento
poetico parnassiano)[2].
I principali contributori alla raccolta furono: Théophile
Gautier, Théodore de Banville, José-Maria de Heredia, Leconte de Lisle,
Stéphane Mallarmé, Villiers de l'Isle-Adam, Anatole France, François Coppée,
Sully Prudhomme. Nel 1867 Paul
Verlaine, che aveva molta simpatia per Ricard, "l'eccellente poeta
di linguadoca", gli dedicò il suo poema Les Vaincus, scritto in
memoria dei vinti del 1848.
Nel 1868 alla morte del generale
de Ricard, il salone de la marchesa de Ricard scomparve e il gruppo parnassiano
cominciò a riunirsi a casa di Nina de Callias, una donna di lettere. Ricard,
continuando la sua attività di giornalista, fondò nel 1870 Le Patriote
français, i cui primi tre numeri attirarono l'ira della giustizia imperiale
e, per sfuggire ai suoi attacchi, si rifugiò per qualche tempo in Svizzera.
Dopo il 4
settembre, tornò a Parigi. Durante il primo
assedio, fu incorporato nel 69° Battaglione della Guardia
Nazionale, comandato da Blanqui,
e quindi si unì al 14° Battaglione Mobile della Senna.
Fu un entusiasta sostenitore
della Comune.
Venne nominato vice delegato del Jardin des Plantes. Collaborò al Journal
officiel de la Commune. Il 7
aprile 1871 appari il suo articolo Une Révolution populaire, mise il
suo nome nella rubrica "Varieties", vivace tributo all'avvento
della classe operaia. Molto compromesso dai suoi rapporti con personalità della
Rivoluzione
del 18 marzo, dopo la sconfitta, si rifugiò di nuovo in Svizzera. Non
essendo stato oggetto di una specifica accusa, tornò in Francia e collaborò al
settimanale letterario, La Renaissance. L'anno seguente, Paul
Verlaine completò il suo poema Les Vaincus con nuove novelle
dedicate ai Comunardi.
Xavier de Ricard sposò nel
1873 un'amica d'infanzia, Lydie Wilson, di origine scozzese e fiamminga, ma
nata a Parigi nel 1850, la coppia si stabilì trasferirsi nel sud della Francia,
vicino a Montpellier[3].
A Montpellier Louis-Xavier scrisse in molti giornali repubblicani e dopo un
primo incontro con il Félibrismo[4]
fondò, con Lydie e il poeta di Aquisgrana Auguste Fourès, il Félibrige
Républicain.
Nel 1878 pubblicò la rivista L'Alliance
latine, di cui apparvero solo due numeri. Nel 1879 fondò il bisettimanale La
Commune libre di cui uscirono solo in sei numeri. L'anno seguente perse la
moglie Lydie. Abbandonò allora le poesie in francese e in linguadoca.
1881: socialista della tendenza del montpellierano Paul
Brousse[5],
si presentò alle elezioni municipali del 4 gennaio. Nel 1882, fondò L'Autonomie
communale e, dopo il grande dispiacere causato dalla morte della moglie, si
trasferì in Sud America, dove divenne redattore de L'Union française di
Buenos Aires. Si risposò con Louise Kirchner. Diresse poi diversi giornali: Rio
Paraguay in Paraguay, Sud Americano a Rio de Janeiro. Senza aver
fatto fortuna, tornò a Montpellier nel 1885 o nel 1886. Collaborò al Petit
Méridional e fondò il giornale socialista Le Languedoc. Nel 1888, ha diretto l'edizione
di La Dépêche du Midi per l'Hérault[6].
Trascorse un anno (1890) a Java, poi assunse la direzione di La Dépêche du
Midi fino al 1897. Nel Partito Socialista (numero 6 del 2 agosto
1891), fece un'intervista con Edouard
Vaillant. Raccolse le poesie di sua moglie Lydie Wilson in una raccolta Au
bord du Lez (Lemerre, 1891); nel 1897 Ricard si stabilì a Parigi, dove
continuò la sua carriera come giornalista, collaborando al Gil Blas e al
Figaro. Ha scritto Petits mémoires d'un Parnassien (Le piccole
memorie di un parnassiano), pubblicato su Le Petit Temps. Ha collaborato
a Droits de l'homme nel 1898. Ottenne un posto di curatore nel castello
di Azay-le-Rideau nel 1906, ma rapidamente le complicazioni amministrative e la
sua salute lo costrinsero a tornare al Sud.
Morì il 2 luglio 1911 a Marsiglia,
all'hôpital de la Conception.
[1] Nel
dipartimento della Valle della Marna nella regione dell'Île-de-France.
[2] Parnasso è una montagna greca, il monte sacro al dio Apollo, dove nella
mitologia abitavano le muse e quindi era la fonte dell’ispirazione poetica. I
poeti parnassiani erano caratterizzati dal rifiuto di ogni atteggiamento
sentimentale, da una concezione della poesia come arte pura che aveva come
presupposto l'impersonalità, la perfezione tecnica, le qualità pittoriche.
[3] Città del sud della
Francia, capoluogo del dipartimento dell'Hérault, nella regione dell'Occitania.
[4] Movimento letterario nato
per la difesa e la promozione della letteratura occitanica e del dialetto
provenzale, organizzato in forma di Società.
Questa società volle rendere alla lingua provenzale il suo rango letterario.
[5] Paul Brousse (Montpellier, 23 gennaio 1844 – Parigi,
1º aprile 1912) è stato un politico socialista francese, leader del gruppo dei possibilisti.
Fu attivo nella Federazione del Jura, una sezione dell'Associazione Internazionale dei Lavoratori (A.I.L.), nella Svizzera nord-occidentale e in
Alsazia. Collaborò alla pubblicazione del Bulletin de la Fédération Jurassienne, con l'anarchico Peter Kropotkin.
[6]
Dipartimento
francese della regione Occitania, al sud del paese.