mercoledì 25 settembre 2019

04-07-03 - Fratellanza Internazionale

FRATELLANZA INTERNAZIONALE

Bakunin e altri aderenti alla Fratellanza Internazionale

La Fratellanza Internazionale o Alleanza dei Socialisti Rivoluzionari è stata una delle tante organizzazioni clandestine fondate da Bakunin nel corso della sua vita, e la costruì durante il suo secondo viaggio di in Italia iniziato nel 1864. Ebbe comunque breve vita e fu poi sostituita prima dalla Lega per la Pace e la Libertà e poi dall'Alleanza Internazionale della Democrazia Socialista.
Fu di natura clandestina, come era costume nell'Italia del periodo risorgimentale, secondo dei principi intrisi di un certo romanticismo che non era stato ancora superato nonostante il movimento operaio e popolare stesse intraprendendo la strada dell'organizzazione di massa.
La Fratellanza era costituita da una «famiglia internazionale» e da «famiglie» nazionali, raggruppati in circoli locali. I «familiari» erano tutti dei rivoluzionari convinti, completamente devoti alla causa della libertà e la cui discrezione era assicurata.
Il programma, fondato su principi antiautoritari, che poi porterà alla stesura del Catechismo rivoluzionario di Sergei Nechaev[1] e de Il programma della Fratellanza internazionale, cementava l'organizzazione del gruppo e orientava il comportamento dei militanti. Facevano parte della Fratellanza: tra gli italiani, Giuseppe Fanelli[2], Saverio Friscia[3]; tra i francesi i fratelli Élie ed Élisée Reclus (nel 1865), Benoît Malon, Alfred Naquet[4]; fra gli svizzeri Charles Perron[5] (nel 1868), James Guillaume (nel 1869); fra i polacchi Valérien Mroczkowski[6]; fra i russi Nikolaï Ivanovitch Joukovski[7].




[1] Sergej Gennadievič Nečaev, (2 Ottobre 1847 – 21 Novembre o 3 Dicembrer 1882) è stato un un filosofo e un rivoluzionario russo, esponente del movimento nichilista russo e noto per la sua risoluta ricerca della rivoluzione con ogni mezzo necessario, incluso il terrore rivoluzionario. È l'autore de Il catechismo radicale del rivoluzionario.
[2] Giuseppe Fanelli (Napoli, 13 ottobre 1827 - Nocera Inferiore, 5 gennaio 1877), inizialmente repubblicano rivoluzionario, partecipò ai Moti del 1848, alla spedizione dei Mille e a diverse imprese garibaldine. Fu deputato al Parlamento italiano poi anarchico, membro della Internazionale e propagandista dell'anarchismo in Spagna. Aderì giovanissimo alla Giovine Italia di Giuseppe Mazzini: partecipò ai combattimenti per la repubblica romana (1848-49) e nel 1857 era affianco di Carlo Pisacane nel tentativo rivoluzionario intrapreso nel sud Italia. Nonostante i fallimenti non si perse d'animo e nel 1860 con Garibaldi partecipò all'impresa dei Mille. Dal 1865 al 1874 fu deputato al Parlamento italiano venendo eletto nel Collegio di Monopoli. Partecipò con Garibaldi alla terza guerra d'indipendenza del 1866 e alla spedizione a Roma del 1867. La svolta della sua vita la ebbe quando incontrò Bakunin a Ischia nel 1866, che lo portò a schierarsi con l'internazionalismo, il federalismo e l'anarchismo. . Nel 1868 assistette a Berna (Svizzera) al "Congresso della Lega della Pace" quindi partecipò alla creazione dell'"Alleanza Internazionale della Democrazia Socialista". Entrò a far parte della Prima Internazionale, dove giocò un ruolo importante soprattutto nella diffusione delle concezioni anarchiche in Spagna. Nello scontro tra Marx e Bakunin prese con decisione posizione a favore del secondo partecipando attivamente alla Conferenza di Rimini e al successivo Congresso Internazionale di Saint-Imier.
[3] Saverio Friscia (Sciacca, 11 novembre 1813 – Sciacca, 22 febbraio 1886) è stato un patriota, politico e anarchico italiano. Attivo nei Moti del 1848 in Sicilia e nella Spedizione dei Mille ricoprì in entrambi i casi importanti ruoli di governo nell'isola. Deputato per 7 legislature dopo l'Unità fu tra i più stretti collaboratori di Bakunin  nella diffusione delle idee socialiste della Prima Internazionale. Medico, fu tra i pionieri in Italia della medicina omeopatica. La nascita della Prima Internazionale, la conoscenza di Proudhon e soprattutto l'amicizia con Bakunin, che all'epoca si trovava a Napoli, lo portano ad abbracciare le idee federaliste e antiautoritarie, auspicando un'Italia non unificata e ritenendo si potesse concretizzare una Sicilia indipendente o al limite federata con altre regioni. Divenuto organizzatore della sezione di Catania dell'A.I.L., nel settembre 1868 partecipò a Berna al secondo congresso della Lega per la Pace e la Libertà, durante il quale i bakunisti (tra cui Giuseppe Fanelli[1], Carlo Gambuzzi, Umberto Tucci), messi in minoranza, abbandonarono i lavori per dar vita all'Alleanza internazionale per la Democrazia Socialista. Nel 1871 il giornale internazionalista L'Eguaglianza, di Agrigento, pubblicò «L'Internazionale e Mazzini», un articolo scritto da Friscia, o comunque da lui ispirato, nel quale si polemizzava contro lo statalismo di Mazzini e il suo attacco alla Comune di Parigi. Nell'agosto 1872 era delegato al congresso di Rimini delle sezioni italiane dell'Internazionale, che sancì l'adesione degli internazionalisti italiani alle posizioni di Bakunin  e il rifiuto della linea di Marx ed Engels.
[4] Alfred Naquet (Carpentras, 6 ottobre 1834 - 11 novembre 1916) era un militante blanquista. Nel 1867, a quel tempo era già in contatto con Blanqui, partecipò ad alcuni incontri a Chouteau e sembra "essere stato l'agente principale e il consigliere" del gruppo «Comune rivoluzionaria lavoratori francesi» di tendenza blanquista. Arrestato, fu condannato, il 23 dicembre, dalla sesta Sezione del tribunale penale della Senna, a quindici mesi di carcere, una multa di 500 franchi e cinque anni di privazione dei diritti civili. Tre mesi prima aveva partecipato al 1° congresso della Lega per la Pace e la Libertà che si era tenuto a Ginevra dal 9 al 12 settembre 1867. Con Élie ed Élisée Reclus, era membro nel 1868 di la società segreta di Bakunin, la «Fratellanza Internazionale».
[5] Charles Perron (Ginevra,6 dicembre 1837 - 7 marzo 1909) incisore e cartografo; membro dell'A.I.T. e della Federazione del Giura. Frequentò la colonia di rifugiati russi e presto si unì a Michel Bakunin, quindi a James Guillaume[6]. Fu tra i fondatori dell'Alleanza Internazionale della Democrazia Socialista; ha collaborato a Le Progrès di Le Locre e a La Solidarité. Nel 1868 pubblicò un opuscolo, De l’obligation en matière d’instruction, dedicato a Varlin che si trovava in prigione, dove affermava la necessità di un'istruzione gratuita per la liberazione sociale e la fine dello sfruttamento. Dopo la Comune di Parigi, inviò (tramite Schwitzguébel) un numero di passaporti svizzeri agli attivisti costretti a nascondersi o andare in esilio.
[6] Valérien Mroczkowski (1840 - 1889) fu un insorto polacco nella rivolta di gennaio del 1863. Fu arrestato e imprigionato dalle autorità prussiane. Dopo essere stato rilasciato nel 1865, fu mandato in esilio e viaggiò in Italia, Svizzera, Londra e infine si stabilì in Francia.
[7] Nikolai Ivanovich Zhukovsky (Ufa, 21 ottobre 1833 - Ginevra, 11 maggio 1895) era un rivoluzionario russo. Visse dal 1864 principalmente a Ginevra, dove ebbe contatti con Alexandre Ivanovitch Herzen, Nikolai Platonovitch Ogarev e la giovane emigrazione russa. Membro della Lega per la Pace e la Libertà (1867-1868), compagno di lotta di Michail Bakunin, partecipò alla creazione della sua Alleanza internazionale per la democrazia socialista (1868). Nel 1871 pubblicò La Solidarité, organo della Federazione Francese dell'Associazione Internazionale dei Lavoratori. Lasciò l'Internazionale nel 1872, fu uno dei fondatori della stampa anarchica Rabotnik (Il lavoratore) nel 1874 e fu editore dell'omonimo giornale dal 1875 al 1876, nonché di Obchtchina (La Commune) nel 1878.