venerdì 6 settembre 2019

03-12 - Parigi la fine di tutto

PARIGI: LA FINE DI TUTTO


Barricade al boulevard de Clichy (photo d'Eugène Fabius)
Si apre il sipario sull'ultimo atto del dramma, il 21 maggio, quando le truppe di Versailles comandate da Mac-Mahon, lo sconfitto di Sedan, entrarono a Parigi per la porta di Saint-Cloud. L'esercito di Versailles, forte di 130000 uomini, era in gran parte composto da provinciali e contadini che avevano poco rispetto per gli abitanti delle città e degli anticlericali. Decine di migliaia di loro, prigionieri dei prussiani, furono rilasciati da Bismark per aiutare i versagliesi a riconquistare la capitale. I combattimenti durarono una settimana, quartiere per quartiere, casa per casa, barricata per barricata. I versagliesi, attraversando i quartieri, fucilavano tutti quelli che prendono con le armi in mano. Mancando, nel momento decisivo, di una seria strategia militare e di un comandante preparato e deciso, l’esercito federale, comandato da Jaroslaw Dombrowski, lottò con la forza della disperazione. Barricate furono costruite nella rue Auber, nella piazza Saint-Jacques, in rue Châteaudun, al Faubourg Montmartre, nelle parti di Notre-Dame de Lorette, sul boulevard Saint-Michel, al Pantheon ... Combattimenti ci furono in place Clichy.
Le ultime difese al cimitero di Père Lachaise
Il 22 maggio, i Batignolles furono presi alla sprovvista dagli aggressori. Il giorno successivo, l'eroico Dombrowski fu ferito alla barricata di rue Mirrha. Al Pantheon, Maxime Lisbonne continuava la lotta. Al Butte-aux-Cailles, Walery Wroblewski resisteva ancora. Man mano che avanzano a Parigi, i versagliesi effettuavano fucilazioni di massa. Nel Quartiere Latino furono massacrati 700 difensori. I Comunardi replicarono passando per le armi alcuni ostaggi tra cui l’arcivescovo Darboy. Il palazzo delle Tuileries, l'Hôtel de Ville, il Palazzo di Giustizia, la Questura, la Corte dei conti ... erano in preda alle fiamme. Il 25 maggio, presso lo Château-d'eau, Charles Delescluze, disperato marciò per incontrare la morte su una barricata. Il 26 Maggio, in rue Haxo, cinquanta ostaggi furono uccisi dalla folla parigina, nonostante l'intervento di Varlin. I Comunardi mantenevano ancora un "quadrilatero" formato dal: canale Ourcq, il bacino della Villette, il canale Saint Martin, Boulevard Richard-Lenoir, rue du Faubourg Saint-Antoine e le porte de Vincennes. Al cimitero di Père Lachaise, combattenti si svolsero fra le tombe. Il 28, Ferrè, Varlin, Gambon lottavano ancora tra rue du Faubourg-du-Temple e il boulevard de Belleville. L'ultima barricata, in rue Ramponneau cadde nel primo pomeriggio.

Gli ultimi combattimenti lasciarono a terra più di 4000 morti. Più di 20000 Comunardi furono uccisi a margine dei combattimenti. 36309 furono i detenuti (tra cui 819 donne e 538 bambini) furono portati davanti a ventiquattro tribunali di guerra. Ci furono ancora 93 condanne a morte e 175 condanne in contumacia, 251 condanne ai lavori forzati e migliaia di deportazioni ...


La barricade ou l'attente (La barricata o l’attesa) - André Devambez, 1911
Une rue à  Paris en Mai 1871 ou La Commune (Una strada a Parigi nel maggio 1871 o la Comune) - Maximilien Luce