PARIGI: LA FINE DI TUTTO
Barricade al boulevard de Clichy (photo d'Eugène Fabius) |
Si apre il sipario sull'ultimo
atto del dramma, il 21
maggio, quando le truppe di Versailles
comandate da Mac-Mahon,
lo sconfitto di Sedan,
entrarono a Parigi per la porta di Saint-Cloud. L'esercito di Versailles,
forte di 130000 uomini, era in gran parte composto da provinciali e contadini
che avevano poco rispetto per gli abitanti delle città e degli anticlericali.
Decine di migliaia di loro, prigionieri dei prussiani, furono rilasciati da Bismark
per aiutare i versagliesi a riconquistare la capitale. I combattimenti durarono
una settimana, quartiere per quartiere, casa per casa, barricata per barricata.
I versagliesi, attraversando i quartieri, fucilavano tutti quelli che prendono con
le armi in mano. Mancando, nel momento decisivo, di una seria strategia
militare e di un comandante preparato e deciso, l’esercito federale, comandato
da Jaroslaw
Dombrowski, lottò con la forza della disperazione. Barricate furono
costruite nella rue Auber, nella piazza Saint-Jacques, in rue Châteaudun, al
Faubourg Montmartre, nelle parti di Notre-Dame de Lorette, sul
boulevard Saint-Michel, al Pantheon ... Combattimenti ci furono in place
Clichy.
Le ultime difese al cimitero di Père Lachaise |
Il 22 maggio, i Batignolles furono
presi alla sprovvista dagli aggressori. Il giorno successivo, l'eroico Dombrowski
fu ferito alla barricata di rue Mirrha. Al Pantheon, Maxime
Lisbonne continuava la lotta. Al Butte-aux-Cailles, Walery
Wroblewski resisteva ancora. Man mano che avanzano a Parigi, i versagliesi effettuavano
fucilazioni di massa. Nel Quartiere Latino furono massacrati 700 difensori. I Comunardi
replicarono passando per le armi alcuni ostaggi tra cui l’arcivescovo
Darboy. Il palazzo delle Tuileries,
l'Hôtel de Ville, il Palazzo
di Giustizia, la Questura, la Corte dei conti ... erano in preda alle fiamme.
Il 25
maggio, presso lo Château-d'eau, Charles
Delescluze, disperato marciò per incontrare la morte su una barricata. Il 26
Maggio, in rue Haxo, cinquanta ostaggi furono uccisi dalla folla parigina,
nonostante l'intervento di Varlin.
I Comunardi
mantenevano ancora un "quadrilatero" formato dal: canale Ourcq, il bacino
della Villette, il canale Saint Martin, Boulevard Richard-Lenoir, rue du
Faubourg Saint-Antoine e le porte de Vincennes. Al cimitero di Père
Lachaise, combattenti si svolsero fra le tombe. Il 28,
Ferrè,
Varlin,
Gambon
lottavano ancora tra rue du Faubourg-du-Temple e il boulevard de Belleville.
L'ultima barricata, in rue
Ramponneau cadde nel primo pomeriggio.
Gli ultimi combattimenti
lasciarono a terra più di 4000 morti. Più di 20000 Comunardi
furono uccisi a margine dei combattimenti. 36309 furono i detenuti (tra cui 819
donne e 538 bambini) furono portati davanti a ventiquattro
tribunali di guerra. Ci furono ancora 93 condanne a morte e 175 condanne in
contumacia, 251 condanne ai lavori forzati e migliaia di deportazioni ...
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