FREDERIC COURNET
Frédéric Étienne Cournet è nato il 25 dicembre 1839 a
Parigi, ed è stato un giornalista noto soprattutto per il suo ruolo durante la Comune di
Parigi.
Era figlio naturale dell'ex ufficiale navale Frederic
Constant Cournet, deputato nella Saone-et-Loire[1] nel 1848,
principale istigatore della resistenza al colpo
di stato del 2 dicembre 1851, promotore della Prima Internazionale, al quale Victor
Hugo dedicò parte del suo Histoire d'un crime, e dell'attrice
Jeanne Sophie Joséphine Delanoy (1814-1881).
Dopo aver praticato diversi mestieri (ferroviere,
commerciante viaggiatore, ecc.), Frédéric Cournet è diventato redattore al Réveil
di Charles
Delescluze nel 1868.
Durante l'assedio
di Parigi da parte dei prussiani (settembre 1870, marzo 1871) fu capo di un
battaglione della Guardia
Nazionale di Montmartre.
Ha partecipato al movimento insurrezionale del 31
ottobre 1870, contro la politica considerata capitolante del Governo
di Difesa Nazionale. L'8 febbraio è stato eletto all'Assemblea Nazionale
come deputato del 19°
arrondissement di Parigi. Dopo la rivolta
parigina del 18 marzo, ha tentato, con altri deputati e sindaci di Parigi,
una conciliazione (fallita) tra la Comune e
il governo di Adolphe
Thiers. Il 26
marzo 1871, è stato eletto al Consiglio
del Comune del 19°
arrondissement e si è dimesso dal suo incarico di deputato. È stato
membro della Commissione di Sicurezza Generale, e della Commissione Esecutiva (3
aprile) e poi della Commissione di Guerra (15
maggio). Il 24
aprile è diventato delegato alla Sûreté générale. Votò per la creazione del
Comitato
di Salute Pubblica. Il 26
maggio, durante la Settimana
sanguinante, ha cercato di opporsi al massacro degli ostaggi di rue Haxo.
Rifugiatosi a Londra, viene condannato a morte in contumacia dal 6°
Consiglio di Guerra. Tornato in Francia dopo l'amnistia
del 1880, continuò a militare nei ranghi Blanquisti[2] e
riprese il giornalismo. Ne L'Intransigeant ha guidato la campagna dei Comunardi
contro il torturatore Marcerou, direttore, nel 1871, della prigione di
Chantiers a Versailles.
È morto a Parigi il 23 maggio 1885, ed è sepolto nel cimitero di Pere-Lachaise
(95ª Divisione).
[1] Dipartimento
francese della regione Borgogna-Franca Contea.
[2] Il blanquismo fu un movimento dottrinale e
attivista a favore, in primo luogo, della Repubblica e, una volta raggiunta,
del comunismo in Francia, che era in vigore durante il diciannovesimo
secolo, penetrò fino in fondo in modo dominante ed eccitante tra intellettuali
e studenti, e fu anche caratterizzato da una forte disciplina rivoluzionaria
combattiva. Deve il suo nome allo
scrittore, politico e leader di questa fazione, il francese Louis
Auguste Blanqui.