ÉMILE
LANDRIN
Émile Landrin è nato a Parigi
il 3 luglio 1841; era un operaio incisore su bronzo; membro dell'Internazionale;
blanquista,
socialista militante, e consigliere municipale di Parigi.
Emile Landrin, "operaio
intelligente e operoso", secondo un rapporto della polizia, apparteneva a
quella schiera di operai specializzati che si mise in evidenza per la lotta
proletaria alla fine del Secondo
Impero. Dal 1863, fece parte dei gruppi che sostenevano le candidature di Blanc
e Tolain.
Fu uno degli organizzatori della «sociétés de résistance (società di resistenza)»,
embrione delle organizzazioni sindacali, la cui azione portò all'abrogazione
delle leggi sul crimine di coalizione[1]. Nel corso di
questi primi anni di lotta, Landrin completò, grazie alla sua volontà, la sua
formazione di base che aveva acquisito all’École mutuelle (una scuola mutuale),
ai corsi che davano Jules
Andrieu, e Pierre
Denis. Nel 1867 partecipò attivamente allo sciopero dell'industria del
bronzo. Nello stesso anno, sotto l'influenza di Zéphirin
Rémy Camélinat, aderì all'Internazionale,
di cui divenne presto uno dei più importanti militanti.
Dopo le dimissioni il 19
febbraio 1868, a causa dell’incriminazione cui furono oggetto i quindici membri
che componevano il comitato dirigente della sezione di Parigi dell'Internazionale,
un nuovo comitato venne eletto l'8 marzo che comprendeva Antoine Bourdon[2], Pierre
Charbonneau, Amédée
Combault, Léopold Granjon[3], Jean-Baptiste
Humbert[4], Gabriel Mollin[5] e tre segretari
corrispondenti: Émile
Landrin, Benoît
Malon ed Eugène
Varlin. Per l'appartenenza all’Internazionale,
società non autorizzata che raggruppava più di venti persone, tutti e nove sono
stati condannati, il 22 maggio, a tre mesi di carcere e ad una multa di 100
Franchi. Questa condanna venne confermata in appello il 24 giugno.
Detenuto nel carcere di Sainte-Pelagie,
Emile Landrin firmò, il 17 settembre 1868, la dichiarazione che i suoi compagni
di prigionia e lui stesso, unendosi a Gustave
Paul Cluseret, avevano elaborato un comunicato per protestare contro la
risoluzione adottata dal 3° Congresso dell'Internazionale (Bruxelles, 6-13 settembre 1868) sostenendo
che la Lega
della pace e della libertà non aveva più motivo di esistere. I detenuti
avevano ritenuto che "il diritto di credersi come l'unica espressione
delle aspirazioni di un'epoca non può appartenere a nessuna associazione
isolata" (Bourdon e Charbonneau
non hanno firmato per ragioni sconosciute).
Nel settembre del 1870
apparteneva, come suo fratello Léon,
alla commissione dirigente della società degli operai del bronzo aderenti dell'Internazionale.
Durante la Comune,
Émile Landrin era impiegato nell'amministrazione postale. Ferito negli ultimi
combattimenti, è riuscito a fuggire e sembra che non sia stato perseguito.
Sappiamo molto poco della sua
vita a Londra, dove lui e suo
fratello si erano rifugiati. Senza dubbio le sue qualifiche professionali
hanno reso il suo esilio materialmente sopportabile. Socialmente, ha fatto
parte, nel 1877, della commissione che aveva organizzato una raccolta a
beneficio dei deportati in Nuova
Caledonia. Tornato a Parigi nel 1883, tre anni dopo l'amnistia,
"si stabilì nel 20°
arrondissement, in avenue de la République numero 257, poi in avenue
Gambetta.
Émile Landrin fu un membro dei
gruppi blanquisti
del Comitato rivoluzionario centrale, di cui divenne segretario nel 1888 e che
rappresentò come delegato al Congresso di Bruxelles della Seconda
Internazionale. Al Congresso di tutte le organizzazioni socialiste nella sala
Japy di Parigi (1899), rappresentò il gruppo l’Avanguardia socialista
rivoluzionaria di Saint-Laurent d'Aigouze[6] e la 2°
circoscrizione del 19°
arrondissement da Parigi. Egli si schierò per l'unità, ma "tra
socialisti sinceri e rivoluzionari".
Il Comitato rivoluzionario
centrale ha cambiato il suo nome in Partito socialista rivoluzionario, il 1°
luglio 1898. Entrò a far parte del Partito socialista francese nel 1901 e, nel
1905, il Partito socialista S.F.I.O..
Sotto le successive etichette
socialiste, Landrin conobbe solo il successo, sempre primo alle elezioni
comunali di Parigi, nella zona di Père-Lachaise
(20°
arrondissement)
Al consiglio comunale, così
come al consiglio generale della Senna, dove la sua azione è stata grande, si è
concentrato sull'assistenza, l'igiene e l'istruzione. Fu segretario del
consiglio comunale nel 1895, vice presidente nel 1896. Dopo la vittoria dei
partiti di sinistra, nel 1904, è stato eletto Presidente per le sessioni del
1904 e del 1905.
La paralisi delle corde vocali
lo ha condannato all'inerzia verso la fine della sua vita. Un mese prima della
sua morte, avendo trovato per poco l'uso della parola, intervenne un'ultima
volta all'Hotel
de Ville.
È morto a Parigi il 6 febbraio
1914.
Émile Landrin è stato un
collaboratore regolare del Socialiste, il settimanale ufficiale del
partito socialista.
[1] La legge Le Chapelier (in
francese: Loi Le Chapelier) fu promulgata dall'Assemblea costituente il
14 giugno 1791 durante la fase iniziale, ancora monarchica, della rivoluzione
francese. Essa abolì le organizzazione di mestiere, innanzitutto le
corporazioni, ma anche le prime forme di sindacato, così come il compagnonnage
(gestito da associazioni come i Compagnons du Tour de France) e il
diritto di sciopero, di fatto proclamando il principio della libertà d'impresa.
La legge fu scritta e promossa da Isaac René Guy le Chapelier, avvocato al
parlamento di Bretagna, poi deputato patriota agli Stati generali del 1789. La
legge Le Chapelier fu abrogata in due tempi: nel 1864 la legge Ollivier abolì
il reato di coalizione, e nel 1884 la legge Waldeck-Rousseau legalizzò il
sindacato.
[2] Antoine Bourdon è nato il 6
novembre 1842 a Fleurieu-sur-Saône (Rodano). Incisore di metallo, viveva a Parigi, in rue Louis-le-Grand numero 7. Apparteneva al sottocomitato aggiunto al primo ufficio
internazionale di Pargi installato l'8 gennaio 1865, in rue des Gravilliers
numero 44. Fu quindi uno dei primi
seguaci dell'Internazionale.
[3] Léopold Granjon è nato a Metz
(Mosella) il 27 agosto 1845, morto a Parigi il 2 luglio 1874; operaio costruttore di
spazzole; membro dell'Internazionale.
[4] Jean-Baptiste Humbert è nato ad
Abreschviller (Meurthe) il 29 aprile 1832. Era operaio tagliatore di cristallo
e membro dell'Internazionale.
[5] Gabriel Mollin, nato il 15 settembre 1835 a Bourges – morto
18 ottobre 1912, fu un rivoluzionario francese che successivamente sostenne il
comunismo, il positivismo e l'anarchismo. Era un commerciante di metalli e
aderente all'Internazionale. Fu membro del Circolo dei proletari positivisti e
fu delegato al Congresso di Basilea dell'Associazione Internazionale dei
Lavoratori (ovvero la prima internazionale) tenutasi nel 1869.
[6] Nel dipartimento del Gard
nella regione dell'Occitania.