DOMENICA 30 APRILE 1871
(10 FIORILE
ANNO 79)
La tregua di una notte ottenuta dai massoni non
durerà a lungo! La delegazione ha incontrato il rifiuto categorico di Thiers,
che li ha rimandati a Parigi. Stamani, il bombardamento è ripreso, danneggiando
gli stendardi che i fratelli avevano sistemato sui bastioni. Il Fort Issy,
tenuto da una manciata di Federati, si è svegliato circondato dai fucilieri di Versailles.
Il comandante Megy,
che non riceve i rinforzi che aveva richiesto, decide di evacuare la fortezza.
La voce si diffonde rapidamente, e nel pomeriggio Cluseret
e La
Cecilia arrivarono alla testa di alcune compagnie. Prima della fine della
giornata rioccupano le posizioni abbandonate dai Federati.
Il generale Gustave
Cluseret, delegato alla guerra, viene immediatamente arrestato al suo
ritorno e trasferito nella prigione di
Mazas.
All'Hôtel
de Ville, la Comune
divisa alla fine votò per la costituzione di un Comitato
di Salute pubblica, che avrebbe dovuto riprendere il controllo della
situazione militare, lasciata in condizioni disastrose dal generale Cluseret.
Per rimpiazzarlo, la Commissione
esecutiva nomina il colonnello Louis
Rossel a sostituirlo.
Al generale Cluseret
viene rimproverato di non aver fatto nulla per difendere Parigi. Dal 20
aprile ciascuna commissione è rappresentata da un delegato, nominato dalla Comune a
maggioranza. I delegati prendono le decisioni che ritengono siano giustificate
e riferiscono all'Assemblea
comunale in sessione. Ma la situazione non migliora e le attribuzioni
reciproche non sono chiare. La commissione della guerra, in particolare, si
scontra con l'onnipotente potere del Comitato
centrale della Guardia Nazionale e dei sottocomitati distrettuali che sono
stati creati spontaneamente.
Numerosi erano i lavoratori Parigini nati in
provincia, costretti a emigrare per trovar di che vivere. Per iniziativa di Millière,
si costituisce una «Alliance republicaine des departements». L'obiettivo
principale di questa organizzazione è quello di far si che ogni aderente
informi il suo paese d'origine degli avvenimenti di Parigi, smentendo così la
propaganda versagliese.
Una grande manifestazione dell'Alliance si svolge
oggi nella piazza del Louvre con la partecipazione di circa 50.000 persone.
Ogni sezione che rappresenta un dipartimento, rinnova solennemente la sua
adesione alla Comune.
Martial Senisse scrisse l'11
aprile allo zio Limousine: “Dovete
essere ben inquieto per tutto il chiasso che si fa su Parigi. Posso dirvi,
perché possiate rasserenarvi, che certe sere Parigi è così tranquilla che,
guardando rue Mouge, si fa fatica a credere che si combatta fra l'Arco di
Trionfo e il ponte di Neuilly... Laggiù a Sussec, non devono sapere che Versailles
sgozza e massacra. Voglio dirvi, zio, che sui manifesti, i vostri etnici
massoni scrivono, nero su bianco, che Thiers
e i suoi sono degli assassini, dei vigliacchi e dei traditori”.
Alla porta di Issy è in corso un durissimo scontro;
nonostante un incessante bombardamento di artiglieria, i Federati
mantengono le loro posizioni. Purtroppo, per mancanza di ordini precisi, nella
notte hanno abbandonato il forte che, scrive Lissagaray,
“non era più un forte, ma a malapena una posizione
fortificata, un groviglio di terra e di pietre martoriato dalle bombe”.
Questa mattina i versagliesi non hanno notato che il
forte è deserto; allora qualche compagnia di Federati è tornata dentro. Potrà
resistere ancora una settimana in condizioni disastrose.
“Una dozzina di pezzi al massimo rispondevano
a 60 bocche da fuoco versagliesi; i fucilieri, ch'erano nelle trincee nemiche,
mirando attraverso i varchi aperti dai cannoni, abbattevano quasi tutti gli
artiglieri superstiti”.
Batteria di cannoni immagazzinata al
Fort d'Issy