giovedì 6 dicembre 2018

02-11-44 - Domenica 30 aprile 1871

DOMENICA 30 APRILE 1871
(10 FIORILE ANNO 79)


La tregua di una notte ottenuta dai massoni non durerà a lungo! La delegazione ha incontrato il rifiuto categorico di Thiers, che li ha rimandati a Parigi. Stamani, il bombardamento è ripreso, danneggiando gli stendardi che i fratelli avevano sistemato sui bastioni. Il Fort Issy, tenuto da una manciata di Federati, si è svegliato circondato dai fucilieri di Versailles. Il comandante Megy, che non riceve i rinforzi che aveva richiesto, decide di evacuare la fortezza. La voce si diffonde rapidamente, e nel pomeriggio Cluseret e La Cecilia arrivarono alla testa di alcune compagnie. Prima della fine della giornata rioccupano le posizioni abbandonate dai Federati. Il generale Gustave Cluseret, delegato alla guerra, viene immediatamente arrestato al suo ritorno e trasferito nella prigione di Mazas.
All'Hôtel de Ville, la Comune divisa alla fine votò per la costituzione di un Comitato di Salute pubblica, che avrebbe dovuto riprendere il controllo della situazione militare, lasciata in condizioni disastrose dal generale Cluseret. Per rimpiazzarlo, la Commissione esecutiva nomina il colonnello Louis Rossel a sostituirlo.
Al generale Cluseret viene rimproverato di non aver fatto nulla per difendere Parigi. Dal 20 aprile ciascuna commissione è rappresentata da un delegato, nominato dalla Comune a maggioranza. I delegati prendono le decisioni che ritengono siano giustificate e riferiscono all'Assemblea comunale in sessione. Ma la situazione non migliora e le attribuzioni reciproche non sono chiare. La commissione della guerra, in particolare, si scontra con l'onnipotente potere del Comitato centrale della Guardia Nazionale e dei sottocomitati distrettuali che sono stati creati spontaneamente.
Numerosi erano i lavoratori Parigini nati in provincia, costretti a emigrare per trovar di che vivere. Per iniziativa di Millière, si costituisce una «Alliance republicaine des departements». L'obiettivo principale di questa organizzazione è quello di far si che ogni aderente informi il suo paese d'origine degli avvenimenti di Parigi, smentendo così la propaganda versagliese.
Una grande manifestazione dell'Alliance si svolge oggi nella piazza del Louvre con la partecipazione di circa 50.000 persone. Ogni sezione che rappresenta un dipartimento, rinnova solennemente la sua adesione alla Comune.
Martial Senisse scrisse l'11 aprile allo zio Limousine: “Dovete essere ben inquieto per tutto il chiasso che si fa su Parigi. Posso dirvi, perché possiate rasserenarvi, che certe sere Parigi è così tranquilla che, guardando rue Mouge, si fa fatica a credere che si combatta fra l'Arco di Trionfo e il ponte di Neuilly... Laggiù a Sussec, non devono sapere che Versailles sgozza e massacra. Voglio dirvi, zio, che sui manifesti, i vostri etnici massoni scrivono, nero su bianco, che Thiers e i suoi sono degli assassini, dei vigliacchi e dei traditori”.
Alla porta di Issy è in corso un durissimo scontro; nonostante un incessante bombardamento di artiglieria, i Federati mantengono le loro posizioni. Purtroppo, per mancanza di ordini precisi, nella notte hanno abbandonato il forte che, scrive Lissagaray, “non era più un forte, ma a malapena una posizione fortificata, un groviglio di terra e di pietre martoriato dalle bombe”.
Questa mattina i versagliesi non hanno notato che il forte è deserto; allora qualche compagnia di Federati è tornata dentro. Potrà resistere ancora una settimana in condizioni disastrose. 
Una dozzina di pezzi al massimo rispondevano a 60 bocche da fuoco versagliesi; i fucilieri, ch'erano nelle trincee nemiche, mirando attraverso i varchi aperti dai cannoni, abbattevano quasi tutti gli artiglieri superstiti”.

Batteria di cannoni immagazzinata al Fort d'Issy