sabato 8 dicembre 2018

02-11-67 - Martedì 23 maggio 1871

MARTEDÌ 23 MAGGIO 1871
(3 PRATILE ANNO 79)


All'alba, il bombardamento è ripreso. I soldati di Ladmirault sono avanzati lungo i bastioni a nord, evitando così le posizioni federate, mentre gli uomini di Clinchant si sono precipitati ad attaccare i Batignolles. La resistenza è rapidamente sconfitta alle barricate di rue Cardinet, Nollet e La Condamine. Ma le truppe si sono scontrate alla barricata di place Clichy. Lì, una cinquantina di guardie nazionali si sono rifugiate dietro una barricata improvvisata ed hanno trattenuto per diverse ore i versagliesi. A corto di obici, hanno caricato i cannoni di pietre e bitume. Quando la polvere si è esaurita, si sono ritirati in rue des Carrières. Sono rimasti venti Federati per difendere la barricata. La barricata viene conquista e i soldati di Versailles hanno fucilato i suoi ultimi difensori.
II Consiglio della Comune lancia un ultimo, fraterno appello alla fanteria versagliese. Si tratta di uomini selezionati, indottrinati, di estrazione prevalentemente rurale, quando non addirittura veterani della repressione nelle colonie. Essi non terranno in alcun conto l'appello della Comune.
Proseguono la loro avanzata, prendendo tutte le «precauzioni», dato che temono gli insorti: prima di affrontare i Comunardi sulle barricate, arrivano in massa occupano e bruciano le case circostanti.
Presto i Batignolles sono sotto il controllo dell'esercito. Benoît Malon, che dirige le operazioni militari nel distretto, è circondato nel municipio del 17° arrondissement, dove viene tagliato fuori con un centinaio di Federati. Raggiunto da una trentina di donne, tra cui Louise Michel ed Elizabeth Dmitrieff che hanno dovuto evacuare place Blanche, gli ultimi difensori dei Batignolles si ritirano sulla collina di Montmartre.
A Montmartre, la situazione è critica. Rinforzi e munizioni promesse non ci sono, poche centinaia di uomini tengono a malapena la posizione. Peggio ancora, gli artiglieri sono fuggiti. Dalla cima della collina, i Federati non riescono a fermare il versagliesi in avvicinamento. Il maresciallo Mac-Mahon invia i suoi migliori soldati all'assalto.
I battaglioni di linea salgono la collina per rue Lepic e rue Marcadet. La divisione Montaudon, entrata dalla porta di Saint Ouen con la complicità dei prussiani, che tradiscono così il loro voto di neutralità, sorprende i Federati da dietro. L'artiglieria di Versailles bombarda le loro posizioni. Tutte le case dalle quali vengono sparati colpi verso i versagliesi vengono bruciate, i loro occupanti uccisi. A mezzogiorno, i soldati si stabiliscono nel mulino di Galette, prendono il municipio e occupano senza difficoltà tutto il 18° arrondissement. Il generale Dombrowski, che combatte a fianco di Vermorel, cade mortalmente ferito in rue Myrrha. 
Montmartre è caduta! La grande fortezza, presa da dietro dalla divisione di Montaudon, e frontalmente dagli uomini dei generali Clinchant e Ladmirault che avevano assicurato il controllo dei Batignolles, non ha resistito all'assalto dei versagliesi. Immediatamente i soldati iniziano esecuzioni sommarie: i pochi Federati ancora in vita sono condotti in rue des Rosiers, dove i generali Lecomte e Thomas furono giustiziati il 18 marzo. Federati e abitanti del quartiere vengono massacrati a caso: cinquanta uomini, donne e bambini, senza distinzione, sono stati riuniti a caso, costretti ad inginocchiarsi ai piedi del muro. Poi li hanno fucilati tutti.
Le Tuilleries bruciano la sera del 23
Lissagaray: “Lo stato maggiore versagliese appena insediatosi a Montmartre dà inizio agli olocausti in memoria dei due generali fucilati dai Comunardi: Lecomte e Thomas. Quarantadue uomini, tre donne e quattro fanciulli, rastrellati a caso, sono condotti al n° 6 di Rue des Rosiers (dove Lecomte e Thomas vennero fucilati il 18 marzo) e costretti a inginocchiarsi a capo scoperto per essere ammazzati”. Una donna, che tiene fra le braccia il suo bambino, si rifiuta di inginocchiarsi, e grida ai compagni: “Fate. vedere a questi miserabili che sapete morire in piedi”.
A place Pigalle avviene un episodio emblematicamente rivelatore del disprezzo della classe dominante per i proletari: una barricata è espugnata. Il responsabile è condotto davanti al generale versagliese Clinchat. “Chi sei?gli chiede il generale. “Levéque, muratore, membro del Comitato Centrale”. “Ah! Sono i muratori che vogliono comandare!” e gli scarica il revolver in faccia.
Al centro le barricate di rue Royale, la ridotta Saint Florentin e la Concordia resistono ancora
Alla riva sinistra della Senna la resistenza è esemplare, lì c’è la resistenza più dura, meglio organizzata dei Federati. Riceviamo notizie di Varlin che con alcuni uomini coraggiosi respingono vigorosamente i versagliesi al quadrivio de la Croix-Rouge. Wroblewski fortifica il Pantheon, la butte au Cailles e tiene sotto controllo i versagliesi.
Scrive LissagarayVarlin ferma i versagliesi al quadrivio della croix rouge, che rimarrà famoso nella storia della difesa di Parigi. Le strade che portano a questo crocevia sono state barricate, e questa postazione non sarà abbandonata fino a quando bombe e incendi non l'avranno trasformata in un ammasso di rovine”.
I versagliesi salgono per la rue de Rennes, mentre in rue Vavin si spara da tutte le parti. Stasera, il quartiere di Luxembourg rimarrà nelle mani della Comune. Le barricate di rue Royale, Saint Florentin e place de la Concorde sono ancora in piedi.
Wroblewski ei suoi uomini contendono il Pantheon ai versagliesi, aiutati dai cannoni della butte-aux-cailles. 
Mentre cala la notte, i barlumi inquietanti di diversi incendi si innalzano nell'oscurità. Il Consiglio di Stato, la Legion d'onore, la Corte dei conti, tutti questi simboli del potere imperiale che nessuno aveva disturbato sotto la Comune, furono dati alle fiamme. Le Tuilleries sono un grande fuoco. Se la Versailles vuole ridurre Parigi con la forza, gli insorti non lasceranno intatta la grande città nelle mani della reazione.
Barricata in rue de Rivoli e rue Saint-Florentin


Appello ai soldati versagliesi dal Comitato Salute Pubblica
Appello ai soldati versagliesi da parte della Comune