ACHILLE BALLIÈRE
Hotel des Invalides |
Achille Ballière, è nato il 17 ottobre 1840 a
Sannerville[1] da Jean-François Ballière e Hermine
Lucas; era architetto; massone; capitano dello stato maggiore sotto la Comune
di Parigi, deportato in Nuova
Caledonia, reso famoso dalla sua fuga da Noumea
con Rochefort.
Ha preso parte al lavoro della cupola dell’Hôtel national des Invalides[2].
Ballière ha studiato alla Scuola delle Belle Arti e
rimase per un po' in Normandia, dove nel 1865 era «segretario dei comitati
democratici del Calvados» e, nel 1868, divenne massone, maestro dell’Oriente di
Caen. Solo nell'aprile 1870 si stabilì a Parigi, in rue Jouge 9; godeva di una
certa notorietà, poiché insieme a Crépinet gli fu affidato il lavoro della
cupola degli Invalides.
Arruolato durante l'assedio
di Parigi al 173° battaglione della Guardia
Nazionale, dalla semplice guardia, divenne caporale, poi aiutante e pagatore,
funzioni che furono soppresse alla fine di marzo 1871.
Il suo ruolo fu piuttosto modesto sotto la Comune; è
stato capitano dello stato maggiore di Rossel
e, in considerazione delle sue capacità, fu indubbiamente incaricato di
distruggere le inutili barricate di marzo. Aveva chiesto di essere impiegato
attivamente per la Comune; il
suo dossier al decimo consiglio di guerra includeva una lettera scritta a Cluseret
intorno al 15
aprile, in cui diceva: "Voglio servire la repubblica nella crisi che
stiamo attraversando, io rinuncio a tutti i gradi e chiedimi semplicemente di
essere ammesso come soldato o geniere”. Il 29
aprile, sostenne il tentativo di mediazione massonica, prese parte, in
abiti borghesi, alla dimostrazione dei massoni[3]. che piantarono il loro vessillo sui
bastioni; rassegnò le dimissioni il 20
maggio. Si nascose una quindicina di giorni a Belleville
prima di essere arrestato il 18 giugno e portato davanti al 10°
Consiglio di guerra, che il 7 novembre 1871 lo condannò alla semplice
deportazione e al degrado civico[4]. Fu incarcerato al campo militare di Satory,
al forte
di Issy e al forte Boyard[5].
Gli fu rifiutata la grazia. Fu imbarcato sull'Orne
nel gennaio 1873 per essere deportato sull'Isola
dei Pini, luogo di deportazione semplice, dove arrivò nel maggio 1873.
A Ballière fu consentito di recarsi a Noumea
il 19 ottobre 1874 dove trovò un lavoro come contabile da un commerciante di
legname. Esercitò anche il suo mestiere di architetto; fece progetti per
diverse case, il teatro di Noumea
- fatto di legno.
Il 20 marzo 1874 partecipò alla fuga organizzata da Jourde,
finanziata principalmente da Rochefort,
Si unirono a loro Charles
Bastien, Paschal
Grousset, Olivier
Pain.
Dopo aver raggiunto l'Australia si separò dai suoi
compagni preferendo attendere l'esposizione intercoloniale di Sydney dove il
suo progetto del teatro per Noumea
sarebbe stato presentato. Sembra che Ballière fosse stato aiutato dai fratelli
della Massoneria; il verbale del 10° Consiglio di guerra, in ogni caso, notò
che il suo "brevetto del massone" gli fu restituito.
Successivamente si recò a Melbourne dove attese di
partire per l’Inghilterra giungendovi il 30 luglio.
Dopo andò a Bruxelles, ma fu espulso e raggiunse Rochefort
a Ginevra. Lavorò per qualche tempo a Schiltigheim[6].
Con una lettera datata 14 aprile 1879, da Strasburgo indirizzata al Presidente
della Repubblica, chiese il permesso di tornare in Francia, in conformità con
la promessa fatta da Dufaure, Ministro della Giustizia, a coloro che all'estero
hanno tenuto alto l’onorare del loro paese; nella primavera del 1879 venne a
Parigi, col permesso dal prefetto di polizia; poi è stato amnistiato
e ha ripreso i suoi lavoro di architetto in Francia.
Nelle elezioni parlamentari del settembre 1889, si è
presentato come candidato boulangista di fronte al radicale Clemenceau
ed un altro radicale, l’avvocato, Louis Martin, a Draguignan nel dipartimento
del Varo nella regione della Provenza-Alpi-Costa Azzurra. Louis Martin, che
giunse secondo dietro Clemenceau
si ritirò, ma Ballière si candidò alle elezioni a Belleville
nel 1890, ma non venne eletto. Tornò a Noumea
dove diresse il giornale la Bataille, poi si trasferì a Clermont-Ferrand[7] e Parigi. Era sposato, padre di un
bambino.
È morto a Parigi il 4 novembre 1905.
[1] Nel dipartimento del Calvados nella regione della
Bassa Normandia.
[2] L'Hôtel national des Invalides è un grande complesso di edifici del classicismo barocco francese e ospita oggi al suo interno la tomba di Napoleone.
[3] Nella
manifestazione del 29 Aprile 1871, la massoneria di Parigi ha sostenuto la
Comune, nella loro marcia i massoni hanno depositato le loro bandiere sulle barricate
comunarde.
[4] Nella legge penale
francese, il degrado civico era una pena criminale e infame, privando i diritti
civili e politici e certi diritti civili.
[5] Fort Boyard è un forte collocato tra l’Isola d'Aix e
l'Isola d'Oléron nella costa occidentale della Francia.
[6] Nel dipartimento del Basso Reno nella regione del
Grand Est.
[7] Capoluogo del dipartimento del Puy-de-Dôme nella
regione dell'Alvernia-Rodano-Alpi.