LA
FEDERAZIONE DEGLI AUTORI E DEGLI ARTISTI DEI TEATRI E CONCERTI
La "Fédération
des Artistes", organizzata il 14
aprile e la "Fédération des Autores et des Artistes des Théâtres et
Concerts" organizzata il 16
e 18
aprile, nonché il tardivo tentativo del 20
maggio di federare il Conservatorio sono stati prodotti delle particolari
esigenze degli artisti coinvolti, derivati dai problemi irrisolvibili che hanno
affrontato sotto l'Impero.
Sono stati creati come parti di un movimento molto più ampio che è stato un
movimento fondamentale della classe operaia. Nella misura in cui le loro storie
possono essere rintracciate e i loro statuti studiati, il loro principale interesse
era l'organizzazione, l’istruzione e la piazza, difficilmente erano le
questioni artistiche, si rappresentavano come una potenziale fonte di
rigenerazione artistica. La Federazione
degli artisti era anche un'organizzazione di abili artigiani, come Pottier.
I loro statuti mostrano che il modo di pensare degli artigiani era come quello
degli artisti "eccellenti", e dimostrano l'esistenza di una base
oggettiva nella vita economica e sociale che li avvicina agli artisti. Se gli
artisti professionisti e gli artigiani si sono separati dopo quel periodo,
questo deve essere compreso in relazione alla rapida trasformazione e
industrializzazione della classe operaia rispetto all'artista, che ha
continuato ad essere un produttore individuale. Poiché le Federazioni erano
fondate in reazione ad un apparato statale repressivo, prevedevano la libertà
per le arti e la totale libertà da qualsiasi tipo di sussidio statale, senza
alcun riferimento al loro possibile controllo da parte della Comune
stessa. La sovvenzione, che era stata un mezzo per promuovere un artista a
discapito di un altro o di un teatro su gli altri, era intesa come una forma di
asservimento, un mezzo per limitare quella "libertà dell'individuo"
che la borghesia sosteneva e promuoveva. Daniel
Salvador ha dato una potente formulazione a questa visione in una serie di
articoli che ha scritto alla vigilia della Comune. Se
gli imprenditori dei teatri erano inorriditi per la perdita di sussidi, gli
artisti cercavano la cooperazione come strada da seguire, e il Café Eldorado fu
riorganizzato come associazione.
La Fédération des Autores et des Artistes des
Théâtres et Concerts fu incaricata dell'organizzazione di vari concerti ed
eventi culturali, ma il loro carattere era già determinato dallo sviluppo del
movimento politico. I mesi dopo lo scoppio della guerra
franco-prussiana assistettero ad un'ondata di nazionalismo e patriottismo
nei caffè e nei teatri, che di per sé assunsero un carattere più sociale e
popolare con il crescente predominio della classe operaia. Canzoni a favore del
popolo, come La
Canaille, e canzoni contro l'Impero
e la borghesia, Le
Sire de Fisch-Ton Kan e Paris
pour un beefsteak sono state cantate largamente, e gli artisti che le
hanno maggiormente promosse hanno trovato il favore del popolo. Prima della Comune, la
polizia e i censori della Terza
Repubblica erano determinati a eliminare l’esecuzione di tali canzoni e
l'uso dei caffè-concerto per le riunioni politiche. Lo ristabilirsi dei caffè
come luoghi sicuri ha richiesto ancora diversi anni a causa della sorveglianza,
della repressione e della propaganda politica e culturale.
Anche le
autorità della Terza
Repubblica guardavano con sospetto ai tentativi dei piccoli artisti di
organizzarsi da soli. La riforma dell'Académie nel 1863, l'estensione dei
diritti d'autore degli artisti realizzati dal 1861 al 1864, e i Salons des
Refusés[1] erano
stati tutti sforzi per persuadere gli artisti a stare con il governo imperiale
e non aderire ai rigori del mercato borghese. Nondimeno, alcuni di loro si
orientavano verso il socialismo e simpatizzavano per la classe operaia, e
quindi parteciparono al tentativo dei Comunardi
di abolire le relazioni sociali borghesi. Lo schiacciamento della Comune e
tutte le sue innovazioni, le molestie politiche di Pichio
e di Courbet,
insieme a cambiamenti economici e sociali fondamentali, hanno contribuito a
sciogliere questa alleanza. In ogni caso, l'arte sociale cominciò a svilupparsi
dopo la Comune,
era più nel pensiero di alcuni degli artisti della classe operaia che in quello
dei loro colleghi più professionali. Jules
Dalou non ha mai rinunciato a un'arte sociale, ma erano uomini come quelli
di J.B.
Clement e Gaillard,
così come molti degli esuli in Nuova
Caledonia, che hanno prodotto qualcosa di simile a un movimento culturale
rivoluzionario.