FORTUNÉ
HENRY
Fortuné Henry è nato a Nîmes[1],
il 21 luglio 1821 ed è stato un giornalista e scrittore francese. Fu seguace
del filosofo Charles Fourier[2],
poi socialista e, in seguito, anarchico. Pur essendo una delle figure più
importanti della Comune, ai
più Henry è ancora sconosciuto. Il suo cognome (talvolta scritto Henri) e il
suo nome sono spesso confusi. Gli storici di Versailles
lo confondono con un altro Comunardo,
il colonnello Lucien
Henry e con Sixte-Casse
Henry. Fortuné viene a volte anche confuso con il figlio maggiore,
Jean-Charles Fortuné Henry[3].
Infine, nella sua carriera letteraria, Fortuné ha usato diversi pseudonimi come
Esther Rigny o Henry de Beze.
Fortuné proviene da una
famiglia di produttori di stivali a Nîmes. I genitori, Jean Henry e Marie
Bancel erano di origine modesta, ma hanno fatto crescere bene i loro figli. I
fratelli e le sorelle di Fortuné riuscirono socialmente e si stabilirono in uno
dei quartieri più belli di Parigi, nel 16°
arrondissement. Il fratello maggiore era un giornalista, la sorella ha
sposato un ricco marchese, il fratello più giovane ha fatto carriera come
ufficiale del genio e poi come ingegnere. Nobili o borghesi, i bambini di
Fortuné Henry rimasero impregnati delle idee rivoluzionarie lasciate in eredità
dai loro genitori, due dei suoi figli, Jean-Charles Fortuné ed Émile[4],
diventeranno famosi anarchici.
Fortuné Henry (a sinistra con il cappello in mano) e il fumettista Oscar Avrial (a destra con i pennelli in mano) dopo il secondo process |
Trasferitosi a Parigi nel
1846, Fortuné conobbe il fourierista Jean Journet[5]
che divenne il suo padre spirituale. Collaborò all'Almanach phalanstérien,
al quotidiano La Démocratie pacifique diretto da Victor Considerant[6],
all'Almanach des opprimés, diretto dal socialista Hippolyte Magen[7]
e alla Revue de l'éducation nouvelle diretta dal fourierista Jules
Delbruck. Vi scrisse poesie ispirate alla filosofia di Fourier, denunciando la
miseria sociale, la schiavitù, le guerre, la superstizione.
La sua produzione letteraria
era essenzialmente composta da poesie in cui Fortuné espresse le sue
convinzioni filosofiche, sociali e politiche.
Per il filosofo, economista e
scrittore francese Victor Considerant, Fortuné scriveva poemi mistici
impregnate dalla cosmologia fourierista. Scrisse anche canzoni per bambini.
Mise il valore fourerista dell’attrazione al servizio di una nuova pedagogia,
era un sostenitore di una "pedagogia attrattiva" attraverso i giochi
e l'immagine. Questi scritti avevano lo scopo di istruire, ma soprattutto di
impregnarsi in una morale. Il lavoro degli operai e dei contadini, della
fraternità sono apprezzati. La miseria sociale, la schiavitù, le superstizioni
e la guerra sono denunciate. L'esigenza morale e l'interesse portato
all'istruzione per Fortuné prefiguravano le preoccupazioni dei Comunardi.
Queste sue pubblicazioni permettono di localizzare politicamente Fortuné: in
quel periodo era repubblicano, socialista utopico e fourierista, probabilmente
massone, ma non sembra ancora rivoluzionario.
Fortuné, tuttavia, combatté
sulle barricate nel 1848.
Considerato un avversario di Napoleone
III,
dopo il colpo
di Stato di Luigi Bonaparte, fu arrestato e internato nella prigione
di St. Pelagie. Da quel momento si perdono le sue tracce.
Dal 1859 Fortuné si stabilì a
Carcassonne[8] dove
nel 1861 fondò, diventandone redattore capo, la rivista satirica illustrata Panurge,
facendosi notare negli ambienti repubblicani e socialisti, ma anche dalla
polizia. Attraverso caricature, articoli e poesie con lo spirito rabelesiano[9],
criticò, con molto umorismo, la società di Carcassonne e la società francese.
Grazie a questo giornale, divenne popolare negli ambienti socialisti e
repubblicani. Ma le sue critiche, fatte per mezzo di articoli di una violenza
straordinaria, non piacquero alle autorità. Ebbe a sostenere numerosi processi
che portarono alla morte del suo giornale. Fortuné fu condannato per la prima
volta "per insulto pubblico" al direttore del teatro di Carcassonne,
e la seconda volta per «oltraggio alla religione» "per il disprezzo e la
presa in giro della religione cattolica". Dopo aver trascorso il mese di
febbraio 1862 in prigione, lasciò Carcassonne per Parigi.
A Parigi, Fortuné si stabilì
nel 10°
arrondissement. Si integrò con la società letteraria parigina e riprese le
pubblicazioni di Panurge. Ma un articolo descritto come osceno gli valse
una nuova condanna: nel gennaio 1863 fu condannato ad un mese di prigione.
Rinunciando alla sua carriera letteraria, Fortuné si procurò allora da vivere
lavorando come operaio pellettiere e calzolaio. Nel 1867 sposò Rose Caubet, con
cui ebbe tre figli.
Con Louise
Michel e Marguerite
Tinayre fondò la Société des équitables de Paris, una cooperativa di
consumo e di istruzione, ed aderì alla 1a
Internazionale. La sua attività politica valse un nuovo soggiorno
nella prigione
di St. Pelagie.
Con la Comune di
Parigi Fortuné ebbe per la prima volta delle responsabilità politiche che
gli consentirono di mettere in pratica le sue idee.
Dopo la proclamazione
della Repubblica nel settembre del 1870, divenne delegato al Comitato
centrale dei venti arrondissements e si legò d'amicizia con Edmond-Alfred
Goupy. Fu tra i firmatari, il 6 gennaio 1871, dell'Affiche
Rouge, il manifesto con il quale si reclamava, contro il governo, la
costituzione della Comune di
Parigi. Il 3 marzo fu eletto al Comitato
centrale della Guardia Nazionale e il 26
marzo al Consiglio
della Comune, dal 10°
arrondissement, divenendo commissario alla sussistenza. Con Vermorel
e Rigault
fece parte della commissione d'inchiesta sull'operato del governo
di Difesa nazionale.
Comunardi che posano vicino alle rovine della colonna di Vendome. Fortuné Henry (che indossa una bombetta) è 5 ° da destra |
Inizialmente, sebbene fosse
uno dei fondatori del movimento comunardo, Fortuné non si poteva definire un
estremista. Chiese l'apertura di trattative con il governo di Versailles
partecipando anche, a questo scopo, alla manifestazione dei massoni del 29
aprile che chiedevano una tregua, ma capì presto che Thiers
voleva unicamente la distruzione della Comune.
Votò per la creazione del Comitato
di Salute pubblica, il 16
maggio partecipò alla demolizione
della Colonna Vendôme sulle cui rovine pronunciò un discorso vendicatore
contro Versailles.
Il giorno dopo votò per l'esecuzione del decreto degli ostaggi.
Durante la Settimana
sanguinante Fortuné fu uno degli ultimi a combattere sulle barricate.
Occupò l’Hôtel
de Ville dove ne diresse la difesa con Pindy.
Il 27
maggio combatté ancora in rue Haxo a Belleville
e riuscì a sfuggire alla repressione
di Versailles travestendosi da imbianchino.
Ricercato, Fortuné si rifugiò
con sua moglie Rose e suo figlio Jean-Charles Fortuné in Spagna, nei sobborghi
di Barcellona, mentre la corte
marziale lo condannava a morte in contumacia.
A Barcellona nacquero i figli
Émile e Jules. Per sostenere la sua famiglia, Fortuné lavorò come impiegato e
poi direttore di una miniera e di una fabbrica di mercurio a Bayarque vicino ad
Almería. La famiglia conobbe un momento di facilità, ma l'istinto
rivoluzionario di Fortuné prese il sopravvento legandosi agli ambienti
anarchici. Aderì al Comitato di propaganda socialista rivoluzionario della
Francia meridionale creato dal militante anarchico Paul Brousse[10]
nel 1873 a Barcellona. Partecipò alla Rivoluzione cantonale[11]
e prese parte allo sviluppo dei movimenti anarchici spagnoli. Il suo attivismo
rivoluzionario gli fruttò diverse processi e la confisca delle sue proprietà.
Fortuné dovette attendere l'amnistia
del 1880 per tornare in Francia. Malato e senza reddito, fu fortunatamente
aiutato economicamente dal suo amico Edmond
Goupil che si occupò di lui e lo assunse come segretario. Fortuné morì il
28 maggio 1882 nella sua casa parigina per una congestione cerebrale dovuta al
vapore di mercurio che aveva respirato nella sua fabbrica. Fu sepolto nel
cimitero di Ivry in presenza di diversi Comunardi
tra cui il Edmond
Goupil e Benoît
Malon. La signora Henry si trasferì poi a Brévannes[12]
dove trasferì il corpo di suo marito. Priva di tutto, aprì un bar di ristoro
chiamato L'Esperance in una casa che la coppia aveva venduto alla zia
prima dell'esilio. Qui è dove lei crebbe i suoi tre figli. Jean-Charles Fortuné
ed Émile, vicini all'attivista Paul Brousse, diventarono anarchici.
[1] Nel
dipartimento del Gard nella regione dell'Occitania.
[2] François
Marie Charles Fourier (Besançon, 7 aprile 1772 – Parigi, 10 ottobre 1837) è
stato un filosofo francese, che ispirò la fondazione della comunità socialista
utopista chiamata La Reunion sorta presso l'attuale Dallas in Texas, oltre a
diverse altre comunità negli Stati Uniti d'America (tra le quali ricordiamo
Brook Farm, fondata nel 1841 vicino Boston e sciolta a seguito d'un incendio,
nel 1849).
[3] Jean-Charles Fortuné Henry, nato il
21 agosto 1869 a Limeil-Brévannes, deceduto il 21 novembre 1931 a
Champigny-sur-Marne, è stato un anarchico francese, fondatore della comunità
libertaria L'Essai, situata ad Aiglemont, nelle Ardenne, dal 1903 al 1909.
[4] Émile
Henry (Barcellona, 26 Settembre 1872 – Parigi, 21 Maggio 1894), è stato un
anarchico illegalista e insurrezionalista francese. Fautore dell'azione diretta
e della propaganda col fatto*, come Auguste Vaillant prima e Sante Caserio poi
fu condannato a morte tramite ghigliottina. … [* L’Internazionale
anti-autoritaria, cioè coloro che preferirono Bakunin a Marx/Engels, preconizzò
il ricorso ad una tattica che venne qualificata dalla propaganda del fatto:
“Propagare per mezzo di atti l’idea rivoluzionaria … Portare l’azione sul
territorio dell’illegalità … Ricorrere a mezzi che sono in conformità con
questo scopo ...” Di conseguenza l’internazionale consigliò, a tutti i
rivoluzionari, lo studio delle scienze tecniche e chimiche: I lavoratori
pratici non tardarono: gli anni ’90 del 19° secolo furono anni rumorosi.]
[5] Jean Journet, nato il 23 giugno 1799
a Carcassonne (Aude) e morto il 22 ottobre 1861 a Tolosa1, è un utopista
francese che si definisce un "apostolo fourierista". Questo
instancabile predicatore vagava per le strade di Parigi, attraversava la
Francia, il Belgio, ma anche il Texas per portare la buona parola di Charles
Fourier. Frequentò numerosi illustri contemporanei come Alexandre Dumas, George
Sand o Victor Hugo e ebbe una solida amicizia con Gustave Courbet, Nadar e
Fortuné Henry.
[6] Victor
Prosper Considerant (Salins-les-Bains, 12 ottobre 1808 – Parigi, 27 dicembre
1893) è stato un filosofo, economista e scrittore francese. È stato discepolo di Charles Fourier e
adepto del socialismo utopico.
[7] Nato il 15 maggio 1816 ad Agen
(Lot-et-Garonne), morì a Parigi il 24 aprile 1886. Poeta, repubblicano
democratico e repubblicano, membro della Società Academica di Agen.
[8] Nella
regione della Linguadoca nel sud della Francia.
[9] François Rabelais (Chinon, 4
febbraio 1493 o 1494 – Parigi, 9 aprile 1553) è stato uno scrittore e umanista
francese. Considerato uno dei più importanti protagonisti del Rinascimento
francese, Rabelais è noto soprattutto per Pantagruel (1532) e Gargantua (1534).
Tra gli umanisti più noti del XVI secolo, lo scrittore francese riprende e
rinnova alcuni dei temi e delle figure letterarie arricchendoli con una
straordinaria inventiva linguistica in larga parte attribuibile alla sua
cultura di intellettuale del Rinascimento, cultura assai varia e tutt'altro che
superficiale. L'opera di Rabelais incorrerà più volte nelle aspre censure della
Sorbona. È considerato dalla critica come il maggior esponente di quel
particolare filone della cultura rinascimentale definito come anti-classicismo
o anti-rinascimento, che rifiutando le norme tematiche e linguistiche dei
generi "alti" come la lirica amorosa petrarchista o l'epica
cavalleresca, sceglie invece come argomento tutto ciò che è "basso",
come il corpo e le sue funzioni, il cibo, il vino, il sesso,
contraddistinguendosi, sul piano linguistico, per una grande ricchezza e creatività
verbale.
[10] Paul Brousse (Montpellier, 23
gennaio 1844 – Parigi, 1º aprile 1912) è stato un politico francese francese, ,
anarchico militante e poi leader del gruppo dei possibilisti. Fu attivo nella
Federazione del Jura, una sezione dell'Associazione internazionale dei
lavoratori (A.I.L.), nella Svizzera nord-occidentale e in Alsazia. Nel 1870, il
destino di Paul Brousse cambiò in favore della guerra franco-prussiana e della
Comune di Parigi. Lui stesso non partecipò agli eventi della Comune, ma fu
profondamente segnato da questa esperienza politica e sociale che sarà il suo
modello per gli anni a venire.
[11] La Rivoluzione cantonale fu un
movimento politico che ebbe luogo durante la prima Repubblica di Spagna. È
iniziato con uno sciopero rivoluzionario ad Alcoy pochi giorni prima del 12
luglio 1873, quando la rivolta scoppiò a Cartagena come Revolución cantonale.
Si è diffusa nei giorni successivi in molte zone di Valencia, Murcia, Andalusia
e nella provincia di Salamanca. In tutti questi luoghi, sono stati organizzati
cantoni (Stati indipendenti volontariamente federati nella Federación española,
leggermente sul modello svizzero. Questo movimento era a favore di un
federalismo radicale e cercò di stabilire una serie di città o confederazioni
di città indipendenti (cantoni) che potevano federarsi liberamente. L’ideologia
cantonale ebbe una grande influenza sul nascente movimento operaio, e
specialmente sull’anarchismo.
[12] Nel
dipartimento della Valle della Marna nella regione dell'Île-de-France.