venerdì 19 luglio 2019

02-14-HEN36 – Fortuné HENRY

FORTUNÉ HENRY


Fortuné Henry è nato a Nîmes[1], il 21 luglio 1821 ed è stato un giornalista e scrittore francese. Fu seguace del filosofo Charles Fourier[2], poi socialista e, in seguito, anarchico. Pur essendo una delle figure più importanti della Comune, ai più Henry è ancora sconosciuto. Il suo cognome (talvolta scritto Henri) e il suo nome sono spesso confusi. Gli storici di Versailles lo confondono con un altro Comunardo, il colonnello Lucien Henry e con Sixte-Casse Henry. Fortuné viene a volte anche confuso con il figlio maggiore, Jean-Charles Fortuné Henry[3]. Infine, nella sua carriera letteraria, Fortuné ha usato diversi pseudonimi come Esther Rigny o Henry de Beze.


La famiglia

Fortuné proviene da una famiglia di produttori di stivali a Nîmes. I genitori, Jean Henry e Marie Bancel erano di origine modesta, ma hanno fatto crescere bene i loro figli. I fratelli e le sorelle di Fortuné riuscirono socialmente e si stabilirono in uno dei quartieri più belli di Parigi, nel 16° arrondissement. Il fratello maggiore era un giornalista, la sorella ha sposato un ricco marchese, il fratello più giovane ha fatto carriera come ufficiale del genio e poi come ingegnere. Nobili o borghesi, i bambini di Fortuné Henry rimasero impregnati delle idee rivoluzionarie lasciate in eredità dai loro genitori, due dei suoi figli, Jean-Charles Fortuné ed Émile[4], diventeranno famosi anarchici.


Il poeta fourierista

Fortuné Henry (a sinistra con il cappello in mano) e il fumettista
Oscar Avrial (a destra con i pennelli in mano) dopo il secondo process
Trasferitosi a Parigi nel 1846, Fortuné conobbe il fourierista Jean Journet[5] che divenne il suo padre spirituale. Collaborò all'Almanach phalanstérien, al quotidiano La Démocratie pacifique diretto da Victor Considerant[6], all'Almanach des opprimés, diretto dal socialista Hippolyte Magen[7] e alla Revue de l'éducation nouvelle diretta dal fourierista Jules Delbruck. Vi scrisse poesie ispirate alla filosofia di Fourier, denunciando la miseria sociale, la schiavitù, le guerre, la superstizione.
La sua produzione letteraria era essenzialmente composta da poesie in cui Fortuné espresse le sue convinzioni filosofiche, sociali e politiche.
Per il filosofo, economista e scrittore francese Victor Considerant, Fortuné scriveva poemi mistici impregnate dalla cosmologia fourierista. Scrisse anche canzoni per bambini. Mise il valore fourerista dell’attrazione al servizio di una nuova pedagogia, era un sostenitore di una "pedagogia attrattiva" attraverso i giochi e l'immagine. Questi scritti avevano lo scopo di istruire, ma soprattutto di impregnarsi in una morale. Il lavoro degli operai e dei contadini, della fraternità sono apprezzati. La miseria sociale, la schiavitù, le superstizioni e la guerra sono denunciate. L'esigenza morale e l'interesse portato all'istruzione per Fortuné prefiguravano le preoccupazioni dei Comunardi. Queste sue pubblicazioni permettono di localizzare politicamente Fortuné: in quel periodo era repubblicano, socialista utopico e fourierista, probabilmente massone, ma non sembra ancora rivoluzionario.
Fortuné, tuttavia, combatté sulle barricate nel 1848. Considerato un avversario di Napoleone III, dopo il colpo di Stato di Luigi Bonaparte, fu arrestato e internato nella prigione di St. Pelagie. Da quel momento si perdono le sue tracce.


Il giornalista dell’Aude

Dal 1859 Fortuné si stabilì a Carcassonne[8] dove nel 1861 fondò, diventandone redattore capo, la rivista satirica illustrata Panurge, facendosi notare negli ambienti repubblicani e socialisti, ma anche dalla polizia. Attraverso caricature, articoli e poesie con lo spirito rabelesiano[9], criticò, con molto umorismo, la società di Carcassonne e la società francese. Grazie a questo giornale, divenne popolare negli ambienti socialisti e repubblicani. Ma le sue critiche, fatte per mezzo di articoli di una violenza straordinaria, non piacquero alle autorità. Ebbe a sostenere numerosi processi che portarono alla morte del suo giornale. Fortuné fu condannato per la prima volta "per insulto pubblico" al direttore del teatro di Carcassonne, e la seconda volta per «oltraggio alla religione» "per il disprezzo e la presa in giro della religione cattolica". Dopo aver trascorso il mese di febbraio 1862 in prigione, lasciò Carcassonne per Parigi.


Il militante socialista di Parigi

A Parigi, Fortuné si stabilì nel 10° arrondissement. Si integrò con la società letteraria parigina e riprese le pubblicazioni di Panurge. Ma un articolo descritto come osceno gli valse una nuova condanna: nel gennaio 1863 fu condannato ad un mese di prigione. Rinunciando alla sua carriera letteraria, Fortuné si procurò allora da vivere lavorando come operaio pellettiere e calzolaio. Nel 1867 sposò Rose Caubet, con cui ebbe tre figli.
Con Louise Michel e Marguerite Tinayre fondò la Société des équitables de Paris, una cooperativa di consumo e di istruzione, ed aderì alla 1a Internazionale. La sua attività politica valse un nuovo soggiorno nella prigione di St. Pelagie.



Con la Comune di Parigi Fortuné ebbe per la prima volta delle responsabilità politiche che gli consentirono di mettere in pratica le sue idee.
Dopo la proclamazione della Repubblica nel settembre del 1870, divenne delegato al Comitato centrale dei venti arrondissements e si legò d'amicizia con Edmond-Alfred Goupy. Fu tra i firmatari, il 6 gennaio 1871, dell'Affiche Rouge, il manifesto con il quale si reclamava, contro il governo, la costituzione della Comune di Parigi. Il 3 marzo fu eletto al Comitato centrale della Guardia Nazionale e il 26 marzo al Consiglio della Comune, dal 10° arrondissement, divenendo commissario alla sussistenza. Con Vermorel e Rigault fece parte della commissione d'inchiesta sull'operato del governo di Difesa nazionale.
Comunardi che posano vicino alle rovine della colonna di Vendome.
Fortuné Henry (che indossa una bombetta) è 5 ° da destra
Inizialmente, sebbene fosse uno dei fondatori del movimento comunardo, Fortuné non si poteva definire un estremista. Chiese l'apertura di trattative con il governo di Versailles partecipando anche, a questo scopo, alla manifestazione dei massoni del 29 aprile che chiedevano una tregua, ma capì presto che Thiers voleva unicamente la distruzione della Comune.
Votò per la creazione del Comitato di Salute pubblica, il 16 maggio partecipò alla demolizione della Colonna Vendôme sulle cui rovine pronunciò un discorso vendicatore contro Versailles. Il giorno dopo votò per l'esecuzione del decreto degli ostaggi.
Durante la Settimana sanguinante Fortuné fu uno degli ultimi a combattere sulle barricate. Occupò l’Hôtel de Ville dove ne diresse la difesa con Pindy. Il 27 maggio combatté ancora in rue Haxo a Belleville e riuscì a sfuggire alla repressione di Versailles travestendosi da imbianchino.


L'esilio anarchico

Ricercato, Fortuné si rifugiò con sua moglie Rose e suo figlio Jean-Charles Fortuné in Spagna, nei sobborghi di Barcellona, mentre la corte marziale lo condannava a morte in contumacia.
A Barcellona nacquero i figli Émile e Jules. Per sostenere la sua famiglia, Fortuné lavorò come impiegato e poi direttore di una miniera e di una fabbrica di mercurio a Bayarque vicino ad Almería. La famiglia conobbe un momento di facilità, ma l'istinto rivoluzionario di Fortuné prese il sopravvento legandosi agli ambienti anarchici. Aderì al Comitato di propaganda socialista rivoluzionario della Francia meridionale creato dal militante anarchico Paul Brousse[10] nel 1873 a Barcellona. Partecipò alla Rivoluzione cantonale[11] e prese parte allo sviluppo dei movimenti anarchici spagnoli. Il suo attivismo rivoluzionario gli fruttò diverse processi e la confisca delle sue proprietà.


Il ritorno dall'esilio

Fortuné dovette attendere l'amnistia del 1880 per tornare in Francia. Malato e senza reddito, fu fortunatamente aiutato economicamente dal suo amico Edmond Goupil che si occupò di lui e lo assunse come segretario. Fortuné morì il 28 maggio 1882 nella sua casa parigina per una congestione cerebrale dovuta al vapore di mercurio che aveva respirato nella sua fabbrica. Fu sepolto nel cimitero di Ivry in presenza di diversi Comunardi tra cui il Edmond Goupil e Benoît Malon. La signora Henry si trasferì poi a Brévannes[12] dove trasferì il corpo di suo marito. Priva di tutto, aprì un bar di ristoro chiamato L'Esperance in una casa che la coppia aveva venduto alla zia prima dell'esilio. Qui è dove lei crebbe i suoi tre figli. Jean-Charles Fortuné ed Émile, vicini all'attivista Paul Brousse, diventarono anarchici.




[1] Nel dipartimento del Gard nella regione dell'Occitania.
[2] François Marie Charles Fourier (Besançon, 7 aprile 1772 – Parigi, 10 ottobre 1837) è stato un filosofo francese, che ispirò la fondazione della comunità socialista utopista chiamata La Reunion sorta presso l'attuale Dallas in Texas, oltre a diverse altre comunità negli Stati Uniti d'America (tra le quali ricordiamo Brook Farm, fondata nel 1841 vicino Boston e sciolta a seguito d'un incendio, nel 1849).
[3] Jean-Charles Fortuné Henry, nato il 21 agosto 1869 a Limeil-Brévannes, deceduto il 21 novembre 1931 a Champigny-sur-Marne, è stato un anarchico francese, fondatore della comunità libertaria L'Essai, situata ad Aiglemont, nelle Ardenne, dal 1903 al 1909.
[4] Émile Henry (Barcellona, 26 Settembre 1872 – Parigi, 21 Maggio 1894), è stato un anarchico illegalista e insurrezionalista francese. Fautore dell'azione diretta e della propaganda col fatto*, come Auguste Vaillant prima e Sante Caserio poi fu condannato a morte tramite ghigliottina. … [* L’Internazionale anti-autoritaria, cioè coloro che preferirono Bakunin a Marx/Engels, preconizzò il ricorso ad una tattica che venne qualificata dalla propaganda del fatto: “Propagare per mezzo di atti l’idea rivoluzionaria … Portare l’azione sul territorio dell’illegalità … Ricorrere a mezzi che sono in conformità con questo scopo ...” Di conseguenza l’internazionale consigliò, a tutti i rivoluzionari, lo studio delle scienze tecniche e chimiche: I lavoratori pratici non tardarono: gli anni ’90 del 19° secolo furono anni rumorosi.]
[5] Jean Journet, nato il 23 giugno 1799 a Carcassonne (Aude) e morto il 22 ottobre 1861 a Tolosa1, è un utopista francese che si definisce un "apostolo fourierista". Questo instancabile predicatore vagava per le strade di Parigi, attraversava la Francia, il Belgio, ma anche il Texas per portare la buona parola di Charles Fourier. Frequentò numerosi illustri contemporanei come Alexandre Dumas, George Sand o Victor Hugo e ebbe una solida amicizia con Gustave Courbet, Nadar e Fortuné Henry.
[6] Victor Prosper Considerant (Salins-les-Bains, 12 ottobre 1808 – Parigi, 27 dicembre 1893) è stato un filosofo, economista e scrittore francese. È stato discepolo di Charles Fourier e adepto del socialismo utopico.
[7] Nato il 15 maggio 1816 ad Agen (Lot-et-Garonne), morì a Parigi il 24 aprile 1886. Poeta, repubblicano democratico e repubblicano, membro della Società Academica di Agen.
[8] Nella regione della Linguadoca nel sud della Francia.
[9] François Rabelais (Chinon, 4 febbraio 1493 o 1494 – Parigi, 9 aprile 1553) è stato uno scrittore e umanista francese. Considerato uno dei più importanti protagonisti del Rinascimento francese, Rabelais è noto soprattutto per Pantagruel (1532) e Gargantua (1534). Tra gli umanisti più noti del XVI secolo, lo scrittore francese riprende e rinnova alcuni dei temi e delle figure letterarie arricchendoli con una straordinaria inventiva linguistica in larga parte attribuibile alla sua cultura di intellettuale del Rinascimento, cultura assai varia e tutt'altro che superficiale. L'opera di Rabelais incorrerà più volte nelle aspre censure della Sorbona. È considerato dalla critica come il maggior esponente di quel particolare filone della cultura rinascimentale definito come anti-classicismo o anti-rinascimento, che rifiutando le norme tematiche e linguistiche dei generi "alti" come la lirica amorosa petrarchista o l'epica cavalleresca, sceglie invece come argomento tutto ciò che è "basso", come il corpo e le sue funzioni, il cibo, il vino, il sesso, contraddistinguendosi, sul piano linguistico, per una grande ricchezza e creatività verbale.
[10] Paul Brousse (Montpellier, 23 gennaio 1844 – Parigi, 1º aprile 1912) è stato un politico francese francese, , anarchico militante e poi leader del gruppo dei possibilisti. Fu attivo nella Federazione del Jura, una sezione dell'Associazione internazionale dei lavoratori (A.I.L.), nella Svizzera nord-occidentale e in Alsazia. Nel 1870, il destino di Paul Brousse cambiò in favore della guerra franco-prussiana e della Comune di Parigi. Lui stesso non partecipò agli eventi della Comune, ma fu profondamente segnato da questa esperienza politica e sociale che sarà il suo modello per gli anni a venire.
[11] La Rivoluzione cantonale fu un movimento politico che ebbe luogo durante la prima Repubblica di Spagna. È iniziato con uno sciopero rivoluzionario ad Alcoy pochi giorni prima del 12 luglio 1873, quando la rivolta scoppiò a Cartagena come Revolución cantonale. Si è diffusa nei giorni successivi in molte zone di Valencia, Murcia, Andalusia e nella provincia di Salamanca. In tutti questi luoghi, sono stati organizzati cantoni (Stati indipendenti volontariamente federati nella Federación española, leggermente sul modello svizzero. Questo movimento era a favore di un federalismo radicale e cercò di stabilire una serie di città o confederazioni di città indipendenti (cantoni) che potevano federarsi liberamente. L’ideologia cantonale ebbe una grande influenza sul nascente movimento operaio, e specialmente sull’anarchismo.
[12] Nel dipartimento della Valle della Marna nella regione dell'Île-de-France.