venerdì 26 luglio 2019

02-14-PA06 – François PARISEL

FRANÇOIS LOUIS PARISEL


François Louis Parisel è nato a La Guillotière, un quartiere della città di Lione, situato sulla riva sinistra del fiume Rodano, il 15 ottobre 1841. Fu un attivista nelle principali organizzazioni socialiste francofone, poi membro del Partito dei Lavoratori degli Stati Uniti dopo la scomparsa dell'A.I.T..
Figlio di un fabbricante di prodotti chimici, studiò medicina e farmacia, laureandosi nel 1866 con la tesi De l'acide phénique au point de vue pharmaceutique (L'acido fenolico dal punto di vista farmaceutico). Stabilitosi a Parigi in Avenue de La Motte-Picquet (15° arrondissement), esercitò la professione di medico e farmacista a Parigi. Aiutò le classi popolari nel suo quartiere, tanto che si parlava della sua casa come una "farmacia popolare".
Nel 1870, durante l'assedio di Parigi, fu delegato al Comitato centrale dei venti arrondissements e il 6 gennaio1871 fu tra i firmatari dell'Affiche rouge, il Manifesto rosso, , proclama al popolo di Parigi che denunciava il "tradimento" del governo di Difesa nazionale del 4 settembre, che ne richiedeva le dimissioni e la proclamazione della Comune.
Chirurgo-maggiore del 105° battaglione, Parisel fu eletto, il 26 marzo, al Consiglio della Comune dal 7° arrondissement di Parigi, con 3.367 voti su 5.065 votanti. Il secondo eletto, Ernest Lefèvre, ebbe 2.859 voti; il terzo, Raoul Urbain, 2.803 voti; il quarto, Antoine Brunel, 2163 voti.
Alla prima seduta, fu relatore della commissione elettorale.
Membro del Commissione di sussistenza il 29 marzo, delegato al ministero del Commercio il 2 aprile, è tornato il 21 aprile alla commissione per la sussistenza, poi il 2 maggio è stato nominato alla delegazione scientifica. Già nella seconda sessione, il 29 marzo, chiese che fosse fatto un appello, un manifesto, per le province, e suggerì, il 22 aprile, che i delegati fossero inviati fuori Parigi per diffondere il manifesto alle province e invogliare il resto della Francia. Il 16 aprile presentò un progetto che sospendeva le scadenze dei debiti fino a tre mesi dopo la guerra; il 22, propose la creazione di una commissione scientifica che si sarebbe occupa di veleni, mezzi di distruzione, aerostati, generi alimentari (questo il motivo per cui venne incriminato a maggio dalla corte marziale). Il 3 maggio, propose di trasformare la casa dei Gesuiti, rue Lhomond, in un di asilo per anziani la cui gestione fu affidata alla madre di Noury, un ragazzo deportato nel 1949, all’età di diciotto anni, per l'esecuzione del generale Jean Baptiste Faithful Brea avvenuta nei moti del ’48[1]. L'8 maggio, Parisel volle una commissione di tre membri, chiamata "l'iniziativa di incontri pubblici", per sostenere le proposte dei club e delle assemblee pubbliche prima della Comune.
Venne condannato in contumacia, dal 5° Consiglio di guerra il 31 luglio 1872, alla pena di morte.
Fu travestito da prete che Parisel riuscì a lasciare Parigi il giorno dopo la Settimana sanguinante e ad andare a rifugiarsi in Inghilterra, a Londra. Da Liverpool, dove aveva cercato senza successo di aprire uno studio medico, Parisel andò a New York, dove si stabilì con i fratelli Gustave e Elijah May. All'inizio lavorò in una fabbrica di sapone, ricevendo come salario 6 dollari a settimana. Abbandonò rapidamente questo lavoro ingrato e tornò alla pratica della medicina. All'inizio del maggio 1872, dava consulenze nella sua casa, al numero 23 di Wooster str.
Ben presto si unì ai ranghi dei socialisti franco-americani. Nel settembre 1872, in una riunione per commemorare l'anniversario della Prima Repubblica, prese la parola per difendere il bilancio della Comune. Ha anche partecipato all'incontro tenutosi a novembrena Newark, nel New Jersey, dove vi si stabilì un anno dopo il suo arrivo negli Stati Uniti, per decidere il lancio di una sottoscrizione nazionale per le vedove e gli orfani dei combattenti della Comune. Fu ancora uno dei creatori della fondazione della Società dei Rifugiati della Comune, della quale fu responsabile del sezione locale di Newark.
Nel 1875 Parisel ha raccolto una piccola somma per i deportati in Nuova Caledonia, e l'anno successivo è stato uno degli organizzatori, a Newark, della commemorazione dell’anniversario della Comune. L'evento produsse 54 dollari di profitto, che vennero assegnati ad Eugene Pottier, tesoriere della Società dei Rifugiati.
Con la costituzione del Partito dei Lavoratori degli Stati Uniti nel luglio 1876 (dopo la dissoluzione dell’A.I.T.) Parisel è stato uno dei pochi socialisti francesi a diventare un membro di questo partito operaio anglofono, che fu anche il primo partito fondato negli Stati Uniti che sostenne il marxismo. In questa veste, fece parte della delegazione che accolse i delegati francesi alla mostra di Filadelfia quando arrivarono a New York.
Accusato di ricatto da una ragazza tedesca nell'aprile del 1877, fu assolto all'unanimità. Ma moralmente molto colpito da questa vicenda, morì all'età di 36 anni il 5 luglio 1877 a Newark. È stato sepolto in una bara avvolta da una bandiera rossa in presenza di più di 200 amici.



[1] Durante le giornate di giugno del 1848, il generale Jean Baptiste Faithful Brea fu incaricato di operare contro gli insorti della riva sinistra della Senna, che egli riuscì a respingere oltre le mura, ma nella speranza di ricondurli con mezzi pacifici, avanzò verso di loro al di fuori della porta di Fontainebleau per parlare: catturato come ostaggio, venne fucilato il 25 giugno.